Il primo PREDATOR, grazie alla presenza di Schwarzenegger ma soprattutto all’originalità delle forme dell’alieno nemico (una sorta di uomo invisibile semiriflettente), era stato un ottimo film d'azione a ingenuo sfondo fantascientifico. In questo pessimo seguito invece, in cui il regista Hopkins calca ancor più la mano sulla dipendenza filmica dal celebre TERMINATOR (simile la vista in soggettiva, copiato il modo di autocurarsi dell'alieno...), il copione risulta essere tra i più consunti che si ricordino. Il soggetto, privo di una sola idea nuova, suggerisce un facile spettacolarismo attraverso...Leggi tutto una truculenza programmatica piatta e priva di fascino, la sceneggiatura azzarda vanamente qualche timido tocco ironico e più in generale ricalca ogni stereotipo possibile dai peggiori action movies all'americana. Danny Glover, fuori dal simpatico contesto di ARMA LETALE, perde quasi del tutto l’ironia e, passando dalla parte che in quel film era di Mel Gibson, si ritrova a naufragare in una mediocrità avvilente. La sua insofferenza per gli agenti federali (riassunti nella persona del sempre professionale Gary Busey), la sua abilità negli scontri a fuoco, la sua inverosimile immortalità sono i connotati del più tipico eroe poliziesco yankee. Così sappiamo già come finirà ogni scena, chi morirà e chi si salverà e ogni azione si dilata finendo per annientare anche il ritmo, definitivamente ucciso nel lunghissimo e noiosissimo duello finale. Niente da fare: in questo mix di TERMINATOR e ALIENS si salva solo il make-up del mostro. Vietato ai minori di 18 anni, comunque.
Un seguito senz'altro più che dignitoso. Cambiano completamente le location e ora ci troviamo in città e non più nella giungla. L'inizio è subito col botto: appena comincia il film ci troviamo già immersi nell'azione più frenetica. Gli attori sono credibili e bravi; non sono pezzi da novanta ma c'è una schiera di bravi caratteristi. Sicuramente non regge il confronto col primo episodio, però ha il pregio di non avere difetti evidenti e di conseguenza si lascia vedere molto bene.
Il classico minestrone, non per palati fini o puristi di uno o dell’altro genere, che rischia di scontentare tutti. Si passa da bande vs poliziotti, a bande vs alieno, per finire con poliziotto vs alieno. Ricompaiono anche i cadaveri appesi a testa in giù, come nel primo Predator (se le idee latitano, meglio riciclare). Ma nonostante una certa banalità e dialoghi al limite del passabile, questa pellicola ha comunque un suo perchè, grazie al discreto ritmo e all'elevato grado di violenza. Nota di merito per la vecchia con scopa, che ha sentito dei rumori in bagno.
MEMORABILE: "Vuoi una caramella?"; Nel mattatoio; Il lungo inseguimento per tetti e case; I trofei, uno in particolare nell’astronave.
Qualche anno dopo ci si ritrova in una Los Angeles messa a ferro e fuoco dalle gang criminali, e un altro Predator ha scelto la metropoli come suo terreno di caccia. Danny "Lethal Weapon" Glover si mette alla ricerca dell'alieno ostacolato dal solito antipaticissimo Gary Busey, ma aiutato da Bill Paxton nella parte di un FNG. Difficile fare un seguito di un film perfetto come Predator, eppure a mio avviso qui il risultato è stato raggiunto. Il film tiene, ha ritmo, e il passaggio dalla giungla latino-americana a quella metropolitana funziona.
Guardando questo sequel si prova una grande nostalgia per il Predator originale: mancano Arnold e i suoi compagni di ventura e soprattutto la foresta che si prestava meglio alle mimetizzazioni dell'alieno. Totale mancanza di idee (e le poche aggiunte sono deprimenti, si veda il finale). Eppure... è un film che si lascia guardare fino alla fine (forse sperando in un colpo di reni che raddrizzi la situazione). Danny Glover totalmente inadatto alla parte. Inutili vari personaggi, primo su tutti il giornalista. Da vedere una volta e mai più.
Alterato completamente il senso del primo film, Predator 2 fa leva sull'ottima realizzazione: cupa e ricca di tensione, amplificata dagli effetti rivoltanti del "Predator" sui deboli e fragili corpi umani. Tanto da rientrare, a pieno titolo, nel genere horror puro, per via di amputazioni e ferite esibite con compiaciuto accanimento. La regia di Hopkins (l'anno prima aveva diretto Nightmare 5: il Mito) è garanzia di buona riuscita, grazie al solidissimo reparto spfx e ad attori discretamente calati nella parte. Ottima la fotografia.
Evitabile e non riuscito sequel di un piccolo classico del fanta-action, Predator 2 ricicla con poca fantasia (e una regia quanto mai banale e didascalica) i temi del primo film trasformandosi in uno strano ibrido tra fantasy, horror e poliziesco. Autori e regista sembrano continuamente indecisi sul tono da dare al film e il risultato è involontariamente kitch. Appena salvabili poche scene d'azione.
Un sequel tranquillamente evitabile, comunque non privo di qualche buona scena e in generale abbastanza godibile. Presenta alcuni momenti di stanca e in generale l'atmosfera da guerra urbana tra bande e i soliti poliziotti-eroi all'americana fanno un po' ridere, ma il film nel complesso è un discreto action-movie con tocchi horror. Certo il prototipo era un'altra cosa, ma rivedere il predatore in azione è sempre bello. Buona la sfida finale, fuori luogo alcune trovate ironiche, belle le scenografie e gli effetti speciali.
Dalla giungla amazzonica alla giungla d'asfalto: il grande predatore stavolta è a caccia di criminale nella L.A. del futuro di allora (il 1997). Ma un poliziotto tutto d'un pezzo gli dà la caccia per vendicare il suo compagno. Un'agente del FBI invece vuole carpirne i segreti. Deriva tutta action per un discreto fanta-war movie originale (questa puntata in realtà si inserisce pienamente nell'action movie di fine anni 80, non a caso ci sono Glover e Busey, reduci da Arma Letale. Spessore zero ma il divertimento c'è tutto.
MEMORABILE: Tra i trofei del Predator spicca un teschio di Alien...
Caruccio, non male. Torna l'alieno del primo capitolo (caratterizzato da un buon make-up) e comincia a fare fuori trafficanti e company nella corrotta Los Angeles. Ben curati gli effetti speciali, con delitti cruenti, una buona tensione e un buon ritmo. Da citare la corsa sui tetti.
Ottimo sequel che risente di una preparazione statica ma comunque finalizzata alla messa in scena dell'inseguimento finale, che da solo vale il biglietto. Molto simile come costruzione drammaturgica ai western vecchio stampo, in cui lo svolgimento è finalizzato alla catarsi conclusiva, quindi anche i mediocri inserti polizieschi sono da considerare nell'ottica di un cinema classico. La grande metropoli diventa terreno ancora più fertile della giungla per lo scontro fra l'essere umano e l'alieno, diretto con sagacia e molto coinvolgente. Tre pallini.
Benchè la qualità del primo episodio non sia nemmeno lambita di striscio, Predator 2 è un sequel dignitoso. La sceneggiatura non è poi così brillante, ma ci sono buoni momenti action e qualche gradevole spruzzata di horror. Il fim scorre liscio senza troppi sussulti qualitativi, perlomeno fino al finale - il duello tra Danny Glover e il predator - di discreta fattura. In fondo è un film trascurabile, ma per i fan dell'alieno-cacciatore può essere un sufficiente passatempo. Due pallini e mezzo.
Premessa: col primo film non ha niente a che vedere eccetto per l'alieno (che qui torna con una diversa missione). Ottimi effetti speciali, azione a livelli adrenalinici (sono davvero pochi i momenti di stasi); non si può poi non fare il tifo per il simpatico alieno che sembra invincibile e che uccide chiunque sia armato o gli si frapponga. Simpatica la trovata delle frasi memorizzate.
MEMORABILE: Le frasi che l'alieno memorizza e ripete nei momenti più impensabili.
Non è all'altezza del primo capitolo, anche se non è nemmeno così brutto come in tanti sostengono sia. Certo, qui manca tutto il mistero del primo film, l'ambientazione urbana non è suggestiva come quella nella giungla e soprattutto il protagonista, pur bravo, non ha il carisma di Schwarzenegger. Il primo era un curioso "horror di guerra", qui si vira più sull'azione fantascientifica. Il risultato non è male, ma forse non era così necessario, come film.
MEMORABILE: La morte del santone; L'astronave aliena.
Il sequel di Predator cambia scenari (prima la giungla, ora Los Angeles) e attore protagonista (il sempre efficace Danny Glover): il risultato è più che buono. Non siamo ai livelli del precedente ma comunque il ritmo tiene e la suspence è tanta. Ottime sequenze d'azione e grandissimo duello finale. Invariata la colonna sonora appassionante di Alan Silvestri e buoni attori di contorno (tra cui Bill Paxton).
Semi-sconosciuto sequel del più famoso film con Schwarzy. La regia certo non brilla ma tutto sommato non è poi così da buttar via. Cast discreto con Glover che comunque riesce sempre a dare un certo spessore alle cose che fa. Anche Busey e Paxton non guastano. L'idea di trasferire l'alieno da una giungla deserta ad una Los Angeles come sempre infestata da criminali in fondo non era poi così malvagia. Probabilmente con mezzi più adeguati il film avrebbe avuto tutta altra storia.
Diverso rispetto al primo capitolo. Si parte subito in medias res ed il cambiamento più evidente e riuscito sta nell'ambientazione: Los Angeles è una giungla urbana pericolosa e violenta dove Predator non è il solo a creare problemi. L'alieno rasta fa da comparsa nei primi minuti per poi salire in cattedra strada facendo con urla animalesche e uccisioni sanguinolente. Le scene d'azione sono piuttosto spassose così come qualche battutaccia da caserma inserita nei dialoghi. Tangibile il climax che porta allo scontro finale. Bravi Glover e la Alonso.
MEMORABILE: Paxton: "Il medico mi chiede le analisi di liquido seminale, feci e urine. Io gli rispondo che non ho tempo ma che posso lasciargli le mie mutande!"
Apoteosi dei corpi appesi, Predator 2 riesce anche a divertire nella prima parte, ma poi si perde in un finale ridicolo. Danny Glover è all'altezza del ruolo di protagonista, a tratti direi davvero convincente. Scrittura del film troppo ridicola, regia ai limite del passabile.
Inconfrontabile con il primo episodio, in quanto nulla è paragonabile, mostro(i) a parte. Non per questo il film è così male, ha la sua storia e legittima una visione. Siamo nel ricorrente contesto urbano ultraviolento e drogatissimo, con bidoni pieni di coca pronti a ricaricare i tossici/guerrieri prima degli scontri con la polizia. La legge fatica a sostenere l'ordine pubblico e l'arrivo dell'avversario; io non l'avrei valutato così negativamente, se fossi stato al posto dei buoni. Ci sono anche dei tosti momenti d'azione e la violenza non latita certo.
Mediocre sequel di Predator, questa volta con viraggi polizieschi e ambientazioni da giungla d'asfalto: la violenza è onnipresente a Los Angeles e i cacciatori invisibili non sono gli unici predatori. La trama è piatta, la regia assolutamente anonima e la messa in scena confusa, le scene d'azione non sono sempre impressionanti come si vorrebbe. L'unico autentico motivo di interesse sono gli effetti speciali. Glover è un discreto protagonista.
Seguito con idee limitate e budget stringato (che sarà stato speso tutto per l'astronave), Predator 2 zoppica e si trascina stancamente per una prima ora totalmente inutile e priva di ritmo, con tanto di galleria di personaggi stereotipati che paiono usciti da un copione bocciato per Robocop 3. Poi la mezz'ora finale comincia a metter su qualche aggiunta al mito del Predator e diventa minimamente interessante. Glover, poi, non è certo attore che regge un film; grande Busey, invece. Soundtrack totalmente riciclata dal primo. Perdibile.
MEMORABILE: Le nuove armi del Predator; il look dell'astronave.
Sottotono rispetto al precedente, Predator 2 si sposta dalla giungla dell'America Centrale alla giungla metropolitana di Los Angeles. L'ambientazione è futuristica, ma per quanto mi riguarda preferivo la giungla "vera". Il sequel mostra aspetti inediti rispetto al primo film: c'è un'astronave ad esempio e inoltre (come succede anche in Aliens - Scontro finale) vengono a galla nuove funzioni e caratteristiche dei Predator. Probabilmente Predator 2 deluderà i fan del primo, ma resta comunque un buon prodotto cinematografico.
Sequel assai sottovalutato e denigrato, che sposta l'azione dalle giungle ad una Los Angeles dilaniata dagli scontri tra polizia e criminali. A vedersela con Predator stavolta è Danny Glover nei panni di un brutale ma onesto poliziotto. Meno tensione rispetto al capostipite, ma uguale tasso di azione e di violenza e un'ambientazione urbana assai cupa. Sotto la maschera di Predator appare per l'ultima volta lo scomparso Kevin Peter Hall. Ricchissimo il resto del cast. Da rivalutare.
MEMORABILE: Gli scatti di ira di Glover; L'alieno che ripete le frasi che sente; Il teschio di Alien nell'astronave.
Non ci sono confronti con il fascino originale del primo, che condiva un film d'azione e guerriglia con la fantascienza. Qesto sequel si annuncia subito in un contesto stracolmo di stili (a volte forzatamente), e c'è davvero di troppo: dall'agente del governo finto idiota alla Los Angeles campo di scontro tra anarchia e forze dell'ordine. Tolto questo, Glover si muove bene, Kevin Peter Hall (Predator) ha molte più occasioni di essere adorato, il film ha ritmo e viene approfondito di piu il tema del "predatore nella giungla". Perciò è divertente.
Non mi è affatto dispiaciuto, anche se non lo metterei mai al livello del primo film. Glover, che è sempre bravissimo, non è però lo Schwarzenegger spaccatutto che in certe parti del primo film sembrava essere il vero predator; e io, pur sforzandomi, ho difficoltà a dissociare il poliziotto Harrigan dal poliziotto Murtaugh. Il ritmo abbastanza alto, la compartecipazione di validi attori e una buona ricostruzione dei peggiori bassifondi urbani lo rendono comunque un film pienamente sufficiente. Sono buono e gli do **!
MEMORABILE: La figura quasi mistica di King Willie; Glover alle prese... coi piccioni.
Visto in rapida successione dopo il primo Predator palesa immediatamente tutta la sua pochezza. Il calo di tensione appare evidente fin dopo i primi minuti, nonostante la gran macelleria che di fatto ci introduce al nuovo episodio. La location metropolitana, la fusione col poliziesco, il personaggio di Busey, lo stesso Glover sembrano fin da subito fuori posto. La fusione tra generi qui fallisce senza se e senza ma e anche le scene che dovrebbero suscitare il "thrilling" alla fine risultano più che altro rumorose. Manca la mano di McTiernan.
MEMORABILE: Domanda: perché un predatore arrivato dallo spazio per collezionare teschi dovrebbe perder tempo a far terra bruciata intorno a Glover?
Io l'ho trovato superiore al primo se non altro a livello di suspence (e sono uno che rimase estasiato dalla pellicola di McTiernan). Il Predator (Kevin Peter Hall, scomparso nel '91 a soli 36 anni) ha una giungla diversa, più grande, con maggiore libertà d'azione. Impareggiabile il cast, con Glover e Busey su tutti. Un film che merita di essere visto e rivisto, con una colonna sonora d'atmosfera e una buona dose di suspence e di umorismo.
Brutto sequel che si segnala per un alto grado di tamarraggine e poco altro: nessuna idea, tensione inesistente, attori non pervenuti o quasi. Si procede blandamente verso
la parte finale con tanto di scontro e chiusa involontariamente trash (sono in tanti e che fanno? Se ne vanno. Bah!). Da salvare poco o nulla: giusto qualche momento qua e là. Filmaccio o forse anche meno.
Dalla giungla alla giungla d'asfalto il passo non è breve e così Predator s'aggira come un King Kong futurista fra i grattacieli di Los Angeles. Come quasi tutti i secondi capitoli, anche questo non brilla, trasformato in una specie di poliziesco tutto spari e cannonate, per di più con effetti "poco" speciali. Cosa desiderare di più? La tentazione di premere il tasto stop del telecomando è fortissima, sin dal suo inizio.
Il sequel punta sull'atmosfera urbana (giungla d'asfalto...), sul ritmo e sul prevaricante senso di pericolo. L'alieno è svelato man mano fino ad arrivare al suo nido nascosto. Gli attori di livello mancano, ma con una trama così non se ne sente la mancanza. Non un capolavoro, ma tutto sommato è godibile, anche per alcune scene forzate che restano impresse.
MEMORABILE: La prima parte con i pippatissimi e scatenati narcotrafficanti; L'agguato dell'FBI.
Nell'inferno metropolitano di una Los Angeles messa a ferro e fuoco dalle bande criminali il Predator ha deciso di andare a caccia, trovando nel poliziotto Danny Glover un validissimo antagonista. Fiammeggiante sequel del classico di McTiernan che miscela e plasma diversi elementi come guerra tra bande, magia nera, riti voodoo e ambientazione da poliziesco urbano che puzza di cemento e piombo. Regia di Hopkins pirotecnica e robusta. Glover giganteggia, affiancato dal massiccio pallone gonfiato e ottimo caratterista Gary Busey.
All'epoca sottovalutato per l'assenza del grande Schwarzy, non è affatto male, pur non raggiungendo i livelli assoluti del capostipite. Hopkins sforna un ritmo forsennato e adrenalinico che dà l'idea della nuova "giungla" di cemento in cui opera il predator; il livello di violenza è estremo (cuori strappati, tipi infilzati e scuoiati, carneficine varie) con un paio di ideuzze veramente buone (il voodo, la camera dei trofei). Glover in versione "die hard" molto tosto e restante cast da urlo: Gary Busey, Alonso, Bill paxton, Robert Davi..
MEMORABILE: Il sacrificio voodo e successiva strage; L'incredibile scontro finale nell'astronave.
Un film senza trama, con una miriade di personaggi buttati lì un po' a caso e senza che nessuno di questi venga un minimo approfondito. Possiamo dire che è un film scritto e diretto male, lontano anni luce del primo capitolo. Non si capisce neanche a che genere appartenga: è un film di fantascienza? un poliziesco? mancava solo che da un momento all'altro il protagonista Danny Glover urlasse "Riggs"... Il predator è messo li solo per far presenza e non si capisce il metodo con cui scelga le sue vittime. Non pessimo, ma mediocre.
Dalla giungla del primo Predator alla giungla metropolitana di L.A. il cacciatore alieno si mette in mezzo alla guerra tra sbirri e spacciatori di droga facendo vittime da entrambe le parti. Hopkins dirige bene sfornando un onesto fanta-action con un buon cast: Glover, Busey, Paxton e la bella Maria Conchita Alonso. Il Predator inoltre sfoggia nuove armi, nuovi spettri visivi e riesce persino a imitare la voce umana. Non ai livelli del capitolo precedente ma un ottimo intrattenimento.
MEMORABILE: Il massacro dei governativi al mattatoio; Il teschio di Alien tra i trofei del Predator; Il Predator regala a Harrigan una pistola settecentesca.
Decente ma poco incisivo sequel di un bel fanta-horror. I parallelismi tra la giungla di quello e la giungla urbana di Los Angeles sono molto ovvi ma piuttosto efficaci. Certo, dopo aver capito i meccanismi dietro i comportamenti del Predator, questo sequel sa tanto di ripetizione e a parte il finale (che dato l'ambiente e le luci sa molto di dark fantasy più che di sci-fi) non aggiunge molto a ciò che già si era appreso. Non violento come ci si può aspettare, conta comunque un paio di scenette divertenti e di buona azione. Trascurabile ma vedibile.
Non raggiunge nemmeno lontanamente i livelli del suo predecessore. Innanzitutto non ha un cast all'altezza: Danny Glover è bravino, ma evidentemente non è diretto bene o non ha delle spalle all'altezza, gli altri sono anonimi. Spostare il predator dalla giungla alla città poteva anche essere interessante, ma non convince l'esagerato scontro fra bande cittadine esagerato alla Robocop 3. Peccato per l'assenza totale di collegamenti alle vicende viste nel primo film. Pessima idea sfruttata male il predator che sintetizza le voci.
La giungla rimane ma è metropolitana, con lingue d'asfalto che dominano una L.A. violentissima e in cui la polizia fatica a far mantenere l'ordine. Bande criminali si fronteggiano ed è qui che banchetta beatamente il Predatore. Certo la pellicola è leggermente inferiore al film che diede il via alla saga, ma tutta la mitologia viene rispettatata e lo splatter non manca di certo. Grande merito a Glover che di fatto tiene su quasi tutta la parte lottata da solo. Ottimo il resto del cast. Magistrale la navicella aliena. Spettacolo assicurato.
Sequel che consente di approfondire alcune peculiarità comportamentali Yautja, oltre a qualche variazione sull'armamentario (c'è pure la cassetta del pronto soccorso!); dopotutto, quale luogo è migliore di una città per cacciare con profitto? Le note dolenti vengono semmai dal contesto di sfondo (una Los Angeles distopica a dir poco balzana) e dal ritmo mal dosato; tutta la prima parte, che calca discutibilmente la mano sulle beghe del protagonista, risulta fuori contesto. Meglio il prosieguo, sebbene non ai livelli del capostipite (c'è pure dell'umorismo...). Mal sviluppato.
MEMORABILE: L'imitazione del linguaggio umano; Nella nave Yautja c'è un trofeo particolare; "E' tua!"
Un seguito che più sopra le righe non si può immaginare. Il predatore non è cambiato di una virgola e non c’è alcuna possibilità di saperne qualcosa. Ci si concentra solo sulle sparatorie e gli scontri con la creatura, trasferitasi in una Los Angeles dipinta come una città perennemente sotto assiedo. Inutile cercare un senso che vada oltre il puro intrattenimento adrenalinico, né lamentarsi del limite di inverosimiglianza, non preso nemmeno in considerazione.
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HomevideoGestarsh99 • 21/08/11 15:01 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Spagnolo
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Spagnolo Inglese Arabo Croato Ceco Greco Ebraico Ungherese Polacco Russo Sloveno Turco
* Extra Commento del regista e degli sceneggiatori
I cacciatori e la preda
Evoluzioni
Armi preferite
Elementi di Hard Core
Galleria promozionale
Galleria fotografica
DiscussioneMaxx g • 4/09/13 15:54 Servizio caffè - 26 interventi
Nel cast dovrebbe esserci anche Ronn Moss, il
Ridge di " Beautiful " ma non si riesce a trovare..
MusicheMaxx g • 25/09/13 00:02 Servizio caffè - 26 interventi
Non è malvagia, ma come scrissi per Terminator 2, è quella colonna sonora che senza il video perde molto.
La migliore è senz'altro " Main title " ma anche le altre non demeritano: ancora oggi è un pezzo raro. Musiche di Alan Silvestri.
"Per le composizioni delle scene e lo stile di montaggio mi sono ispirato ai fumetti. I fumetti sono sempre stati la mia passione, ne ho più di 20.000 incluso il primo numero di Batman"
Dichiarazione di Stephen Hopkins, anteprima di "Predator 2", CIAK, gennaio 1991, pg. 65
DiscussioneCaveman • 12/09/21 22:10 Servizio caffè - 403 interventi
Un sequel di poco inferiore al film di partenza, certo; ma non ho mai perché di questa scarna considerazione.