La rivincita del campione - Film (2007)

Reporter in cerca di una "storia" scopre casualmente che un campione di boxe, considerato da tutti morto, è in realtà diventato un senzatetto. Farà in modo di resuscitarne, come dice il titolo originale, il ricordo e la fama. Arrivata in italia con notevole ritardo, una bella storia di disincanto e disillusioni, dalla costruzione molto classica e a tratti convenzionale e dallo script non proprio originale ma che tuttavia funziona, anche grazie a un Samuel L. Jackson credibile e convincente e a un'amarezza di fondo che pervade tutto il film.

Realizzato nel 2007, arriva da noi direttamente in home video questo film di Rod Lurie. Non molto originale dal punto di vista narrativo (anche se presenta qualche risvolto inaspettato), è tuttavia un film ben realizzato grazie alla storia accattivante e alla prova del sempre valido Samuel L. Jackson; meno incisiva la prova degli altri attori, peraltro penalizzati da un doppiaggio italiano davvero mediocre.

Giovane giornalista ambizioso azzecca lo scoop intervistando un vecchio ex campione di boxe diventato senzatetto, ma... Film non molto originale nel plot e nelo svolgimento, con tematiche - l'etica professionale, il rapporto padre/figlio - già affrontate in modo più grintoso in altre pellicole, che tuttavia finisce per convincere proprio grazie al suo tono sommesso, malinconico, il suo stare dalla parte dei perdenti. Un apporto decisivo al buon risultato lo dà Jackson, invecchiato per il ruolo, che riesce a dare credibilità al suo ingenuo impostore.

Tutto fila liscio nella prima parte ed è lecito sospettare che qualcosa stia bollendo in pentola fino ad arrivare a scoperchiare la verità. Verità (e di conseguenza le bugie) e ironia sono i soggetti di un buon film che però non ha riscosso il successo che meritava. Anche i personaggi sono in parte reali e in parte inventati; un buon modo per ricordare un uomo, uno sportivo, dimenticato da tutti. Le vite di the Champ e del giornalista in un qualche modo si assomigliano, ma è il giornalista che ha più da perdere nel tentare di essere un campione.