Claudio Bisio: Tersa repubblica - Spettacolo teatrale (1994)

Scimmiottando un (programma) politico (indovinate quale?), Bisio svuota le fosse del senno di poi per colmarle di ingenuo idealismo e innocua utopia; da bravo dietrologo rimpiange i bei tempi andati come se non fossero stati il seme dell'attuale marciume, e da bravo moralista vagheggia un futuribile eden in terra, ironizzando amaramente su falle e zozzume del presente senza mai l'auspicio messianico di un dies irae. Verbosità egemone (oltre 2 ore di blablabla) e le tediose parentesi canore strangolano una vis comica stopposa, che vede ampiamente sacrificata l'estrosa surrealtà degli esordi.

Bisio non si discosta dal suo stile consueto sparando a raffica battute, doppi sensi e calembour con l'intento principale di ironizzare sulle contraddizioni della società contemporanea. In questo caso i riferimenti politici sono piuttosto vaghi e non preponderanti, lasciando spazio alla satira di costume, più o meno brillante, penalizzata a tratti dalla velocità dell'eloquio che non permette la giusta riflessione. L'ironia diventa intellligente sarcasmo nell'efficace finale impreziosito dalla presenza più vistosa sul palco del polistrumentista Feiez. Tutto sommato buono.