Timido casellante si convince d'aver assistito a un incidente stradale, ma forse la vittima è stata uccisa e quando si mette a indagare finisce davvero nei guai. Plot dal ritmo discontinuo dove una giovanissima De Rossi cerca vanamente d'impreziosire una trama di per sè banale e scontata giocando alla seduttrice. L'improvvisato detective sembra un collegiale e il colpevole si può facilmente intuire dai mille indizi che si è lasciato dietro. Mediocre e recitato a fatica, non esce dagli stereotipi del giallo televisivo di quegli anni.
I primi 25 minuti notturni sono notevoli per gusto visivo, c'è un'atmosfera natalizia che richiama gli slasher americani anni 80, poi invece si ritorna nella banale normalità. Il protagonista Rino Cassano si impegna molto, ma al film avrebbero giovato consistenti tagli nella durata, viste le diverse lungaggini. Simpatico l'espediente della radio privata che ci permette di ascoltare diversa musica interessante e buonissima la fotografia, per un film televisivo. Grosso punto debole l'estrema facilita nell'individuare il colpevole.
Uno strano incidente automobilistico che ha il sapore di un omicidio e uno strano urlo ascoltato alla radio; c'è un filo conduttore tra questi due avvenimenti? Per un timido casellante autostradale (che assistite ad entrambi i fatti) sì, dunque indaga incontrando una dj; da lì la storia prende un'altra piega... L'atmosfera grigia e invernale fa da ottima cornice a una vicenda inquietante e avvincente. Poeti realizza un giallo puntando sulle personalità e i sentimenti tralasciando i connotati del genere.
Da una "strana coppia" di sceneggiatori (Ferrini specialista in thriller, Oldoini in commedie), un film tv dall'ambientazione dicembrina e dall'atmosfera solitaria che si può dire inizi veramente nella seconda parte, quando la storia d'amore viene soppiantata dalla trama poliziesca in seguito all'uscita di scena a sorpresa di quella che sembrava la protagonista. Bravi Cassano, uomo comune coinvolto in eventi più grandi di lui, e l'imperturbabile Diberti; allo stuntman Beltramme l'incarico di menar le mani. Colonna sonora notturna dei Nocenzi, frammista a hit radiofonici del periodo.
MEMORABILE: L'urlo in diretta radio della De Rossi; la solitudine nel casello; le due telefonate dell'assassino.
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Visto! Devo dire che questo sceneggiato mi è piaciuto alquanto: una bella atmosfera invernale e solitaria che da valore aggiunto al giallo (qua condito da aspetti sentimentali che sono un noto valore aggiunto “markussiano”). Sono anni che lo dico: gli sceneggiati-Rai “ottantiani” d’ambientazione attuale (tantissimi) sono spariti e continuano propinarci quelli in b/n a carattere storico che ci hanno sfrantuamato!
Beh, Markus, come sai, il pubblico generalista e maggioritario è composto da gente anziana che ama riandare con la mente ai gloriosi sceneggiati degli anni 60....
Un po' di giustizia in tal senso è stata fatta negli ultimi due o tre anni con le uscite dvd della Elleu Multimedia e sopratutto con la Fabbri (penso per puro esempio a TRE ENIGMI o a POCO A POCO), ma molto è ancora da fare. Buono per questa Class-Tv… teniamola d’occhio!
Vero, è da tenere in considerazione: ho intravisto anche io sceneggiati, o fiction che dir si voglia di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza :-)
DiscussioneDusso • 29/10/12 20:08 Archivista in seconda - 1830 interventi
Insomma Markus io come ho scritto l'ho trovato molto interessante solamente nei primi 30 minuti diciamo(cioè quando avviene il fattaccio) poi il colpevole si capisce subito... L'atmosfera un po' c'è ma anche quella poi a mio avviso va scemando...