Colour from the dark - Film (2008)

Colour from the dark
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Anno: 2008
Genere: horror (colore)
Note: E non "Colours from the dark" o "Colors from the dark".
APPROFONDIMENTI: intervista a Ivan Zuccon

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/03/12 DAL BENEMERITO GREYMOUSER
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Greymouser 10/03/12 10:25 - 1458 commenti

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Zuccon ha talento, gran senso visionario dell'immagine, ma si ostina a cimentarsi con temi lovecraftiani che puntualmente stravolge: qui abbiamo la rivisitazione - riambientata in Italia durante la II guerra mondiale - di "The colour out of space", uno dei migliori racconti fanta-horror del maestro di Providence, in cui lo script introduce elementi diabolico-soprannaturali ovviamente assenti dalla penna e dalla mente di Lovecraft. E' comunque il lavoro più organico e compatto del regista, e non manca di scene e sequenze macabre e suggestive.

Paulystone 4/04/12 19:27 - 19 commenti

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Alle prese con un altro lavoro tratto da Lovecraft (seppure molto rimaneggiato, tant'è che solo lo spunto rimane), Zuccon conferma il talento dimostrato nelle sue opere precedenti. Il budget maggiore si vede e il regista dimostra di essere più a suo agio con la macchina da presa. Qualche ripetizione in meno di elementi già visti nei film precedenti avrebbe giovato. Rimane comunque un punto di arrivo veramente interessante, in attesa di lavori futuri speriamo baciati da maggiore fortuna con il pubblico.

Cinno88 1/06/12 20:53 - 5 commenti

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Zuccon, qui alla sesta regia, si impegna finalmente con un budget maggiore rispetto ai lavori precedenti e la differenza si vede. Ma se la messa in scena è molto debitrice di Avati, con il quale Zuccon ha lavorato, è la eccessiva derivazione da film come L'esorcista che fanno sembrare il film la solita variazione sulla possessione demoniaca, tanto in voga in questi ultimi anni, rendendo purtroppo il film troppo vecchio e già visto.

Danny83 2/02/13 18:42 - 5 commenti

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Includere un tema religioso "cattolico" nel più devoto al "pagano" degli autori è stata una scelta coraggiosa, ma che delude. Una strizzatina d'occhi al commerciale e commerciabile avrebbe giovato molto, a questo film! Zuccon è comunque uno dei registi italiani di genere più interessanti, ingiustamente sottovalutato in patria.

Corinne 5/05/14 20:46 - 420 commenti

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Esteticamente è sublime e fa le scarpe a tante produzioni mainstream dal budget più elevato. A difettare è proprio la storia, che oltre ad avere molto poco di lovecraftiano, a dispetto delle premesse (e a non sfruttarne la variazione sul tema), non avvince e non colpisce, riducendosi a una sequenza di scene e situazioni a volte anche suggestive ma poco incisive. A fine visione rimane comunque l'impressione che Zuccon ci sappia fare e la voglia di vedere altre sue opere.

Hackett 23/10/16 10:54 - 1865 commenti

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Film della maturità espressiva del bravo Ivan Zuccon, "Colour from the dark" può contare su una messa in scena convincente, una fotografia curata, con colori dal bruciato al cupo e una tensione che cresce tra immagini e suoni che sanno inquietare. La sceneggiatura passa in secondo piano, ma la natura visiva del regista ha in questo un marchio di fabbrica. Convincente.

Deepred89 25/10/16 11:48 - 3704 commenti

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Tediosissima imitazione anglofona delle atmosfere avatiane. Si può chiudere un occhio sulla triste fotografia in digitale (dovuta probabilmente a un budget risicato), ma è difficile sostenere una sceneggiatura in cui tutto ciò che non scade nella ripetitività scivola irreversibilmente nella più buia e trita banalità (splatter compreso), il tutto con imbarazzanti riferimenti alti (il nazismo) che danno il definitivo colpo di grazia. Dispiace stroncare una simile operazione, tutto sommato umile e volenterosa, ma purtroppo ancora non ci siamo.

Rufus68 21/12/19 18:03 - 3825 commenti

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Il mio regno per uno sceneggiatore! Dispiace infierire, ma il talento visivo non basta se non c'è una storia sotto (qualunque storia: se è buona tanto meglio). Qui siamo all'accozzaglia di scene diaboliche o quasi, di stampo videoclip, con personaggi dallo spessore assolutamente irrilevante. Non si capisce, poi, l'insistere su Lovecraft (diluito o frainteso sacrilegamente) che, invece, era un facitore di storie di prim'ordine... Mezzo pallino d'incoraggiamento in più.

Anthonyvm 14/05/20 03:09 - 5637 commenti

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Zuccon prende il racconto di Lovecraft, lo priva dell'elemento sci-fi (niente meteorite) e lo ambienta in una zona rurale italiana. Il contesto bellico (siamo nel '43) lascia spazio ad analogie simboliche fra il malefico degrado del "colore" e gli orrori della guerra. Idea discreta, banalizzata però dalla svolta esplicitamente demoniaca con abuso di cliché esorcistici, che i dozzinali effetti visivi rendono ancor più fastidiosi. Notevoli regia e fotografia, per quanto siano legate a una paura "di maniera", più un paio di sequenze disturbanti.
MEMORABILE: Il taglio sulla guancia dilatato a mani nude; La mela coi vermi che richiama La fattoria maledetta; La seduzione del prete; Le pareti si liquefanno.

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