Si riunisce la coppia di Wagon Lits Con Omicidi per un'altra commedia a sfondo giallo un tantino particolare. Infatti i due protagonisti sono rispettivamente sordo e cieco e giocando su questa situazione si innestano diverse gag riuscite. Grazie alla mano felice di Hiller, di un ritmo elevato e di un cast di supporto di valore (da segnalare tra gli altri le belle prove di Zerbe e di Spacey) si ha un'opera forse un poco prevedibile ma divertente.
Una delle migliori commedie degli anni '80, con degli irresistibili Gene Wilder e Richard Pryor. Battute a non finire che lasciano il segno e che sono difficili da dimenticare. La pecca è che ci sono troppi alti e bassi, come i momenti thriller che forse danneggiano questa bella commedia.
Divertente commedia con due straordinari protagonisti. Negli anni '80 era ancora possibile fare un film in cui si scherza allegramente con gli handicap di sordi e ciechi, senza troppe menate e con tutto il dovuto rispetto. E difatti tutte le gag più belle girano sempre lì intorno, ma sempre senza esagerare. L'ottimo Kevin Spacey ha qui uno dei suoi primi ruoli rilevanti.
La collaudata coppia Gene Wilder-Richard Pryor torna in questa commedia che "sfrutta" in senso comico gli handicap dei due protagonisti (un cieco e un sordo) per una serie di gag non sempre riuscite. Il film è caratterizzato infatti da momenti divertenti alternati ad altri non così spassosi. Buona l'intesa tra i due attori.
Commedia vecchio stile che punta molto sulla coppia di protagonisti (in buona forma) riuscendo a raggiungere lo scopo di divertire lo spettatore. Alcuni momenti sono particolarmente riusciti, altri un po' meno. In ogni caso una pellicola molto godibile e gradevole.
Sulla carta, una coppia comica coi fiocchi e uno spunto originale quanto politicamente scorretto come quello di scherzare su handicap gravissimi raccontando le avventure in cui incorrono un cieco ed un sordo involontari (e parziali) testimoni di un delitto.
In realtà, nonostante la simpatia di Pryor e soprattutto di Wilder ed anche se le scene divertenti non mancano, la commedia non può dirsi del tutto riuscita, per colpa soprattutto di una sceneggiatura fiacca e risaputa, con una parte gialla davvero poco convincente. 2 pallini e 1/2
MEMORABILE: La fuga in macchina con il cieco Pryor al volante, "guidato" dal sordo Wilder con le mani ammanettate.
La coppia Wilder-Pryor funziona e permette a questa commediola di mantenersi su buoni livelli, grazie a coloriti scambi di battute e ad assurde situazioni create dai problemi dei due (uno sordo, l'altro cieco). Il resto della banda attorica è più che altro contorno, anche se tutti hanno la loro utilità, da Spacey, al commissario, alla bellona, poichè danno spesso il la ai due protagonisti, che si equivalgono in quanto a bravura e collaborano (il cieco dà i pugni e il sordo gli comunica le coordinate; il cieco guida e il sordo ammanettato dà indicazioni). Qua e là scade un po', ma funziona.
MEMORABILE: Pryor, finto ginecologo a una conferenza, si sente domandare: "Quale ginnastica suggerisce per la sessualità geriatrica?; Pryor: "Oh Santa Claus!".
Erano anni che non lo vedevo ma proprio in questi mesi mi era tornato alla mente. E la cosa che mi balzava in testa era l’originale soggetto: un sordo e un cieco che assistono a un omicidio e sono inseguiti dagli assassini. Una commedia il cui meccanismo comico reggerebbe ovunque, ma l’idea poteva sicuramente dar vita a un film migliore. Alla fine, hai la sensazione che sia un'occasione sprecata con troppi alti e bassi. I due protagonisti sono ben in parte e il film è giocato sui loro caratteri molto diversi (ma raramente in contrasto).
Uno è sordo, l'altro è cieco; però, al di là della differenza a livello di handicap fisici, caratterialmente sono simili: una maggiore "incompatibilità" avrebbe reso la loro dinamica più interessante. E avrebbe reso più brillante il film, che comunque si regge quasi tutto sulle solide spalle di Wilder e Pryor. La sceneggiatura è esile, opaca, l'intrigo elementare, alcune gag sono divertenti, abbastanza assurde ma, appunto, dipendono dalla particolare condizione fisica dei protagonisti che dall'originalità del loro carattere. Discreto, comunque.
Film brillante di fine anni '80, con una coppia d'attori che, all'epoca, erano un po' fuori dal giro dei grandi film e dalle grandi produzioni, Gene Wilder e Richard Pryor. Non so veramente chi sia il più divertente, se il sordo Wilder o il cieco Pryor, ma entrambi sono una vera forza, specie quando devono guidare un'auto e ne combinano di tutti i colori. Il duo è affiacanto dalla perfida ma bella Joan Severance e dal bravo caratterista Anthony Zerbe. Commedia-gialla che strappa più d'una risata e dove spunta anche un giovane Kevin Spacey nel ruolo di un killer.
Parto dalla premessa che Pryor e Wilder siano due attori di straordinaria bravura, pensando che lo stesso film nelle mani di altri sarebbe stato un mezzo fiasco (pur partendo da un soggetto interessante). Invece non posso che rimanere ammirato da una performance così debordante (Pryor in particolare) da riuscire a coprire i punti morti della pellicola. Perfettamente integrati, circondati da grandi promesse (Spacey) e grandi bellezze (Severance) e guidati da un Hiller in palla, ci regalano un bel film che riesce ancora a far sorridere. ***1/2
MEMORABILE: Wilder a Pryor che guida: "Non guardare me, guarda la strada!" Pryor: "Se ti senti più sicuro!" Braddock: "Io voglio ucciderli"; La foto segnaletica
Quante risate mi sono fatto con questo film da ragazzino e anche ultimamente, rivedendolo dopo tanti anni; quelle risate sono sempre le stesse! La coppia Wilder-Pryor, due attori davvero straordinari, va davvero come un treno dall'inizio fino alla fine del flim. Originale anche la storia: uno cieco, l'altro sordo, insieme in un intrigo di gangster ne combinano di tutte i colori. Anche se qualche buco c'è, i due riescono a colmarli con gag e sketch eccezionali. Uno dei migliori prodotti degli anni 80 (periodo un po' loffio).
A tratti un po' lento, a tratti esilarante. Se non fosse per i due protagonisti non lo riterrei un film degno di nota, ma l'interpretazione riuscitissima nei panni del sordo e del cieco rende la coppia Wilder-Pryor memorabile. Forse un po' troppo sopravvalutato; c'è anche Kevin Spacey in un ruolo di seconda fascia.
Brillantissimo rendez-vous comico con due pilastri della risata americana: Pryor e Wilder si divertono e divertono il pubblico mondiale. Gli equivoci sono all'ordine del giorno, così come le tantissime gag che si susseguono durante i canonici 90 minuti. Punto di forza sono naturalmente le espressioni dei due protagonisti: in questo campo, veramente due assi USA!
Commedia simpatica, a tratti esilarante che prende spunto dall'invalidità dei due protagonisti, uno sordo l'altro muto. Gli attori si amalgamano bene e il ritmo raramente cade di tono nonostante una sceneggiatura esile esile. È qui che si denota la bravura dei grandi comici, supperire a tale deficit. Ora come all'epoca il divertimento è assicurato.
Senza dubbio è uno dei film manifesto della commedia fine anni 80, e altrettanto indubbia è la spassosità dello stesso, merito più della bravura delle coppia che della sceneggiatura stessa. A Pryor, cieco, viene lasciata la parte più di grana grossa, con battute maggiormente volgari e incentrate sul sesso, mentre Wilder si ritaglia la parte maggiormente colta dei due. Molto divertenti le gag dovute ai rispettivi handicap. Pur non essendo un capolavoro si riguarda sempre con enorme piacere.
Divertente e geniale commedia che ha come protagonisti un ceco e un sordo in fuga dalla polizia e da una coppia di pericolosi assassini. La collaudatissima coppia Pryor/Wilder non delude e mette in siete una serie infinita di divertentissime gag tutte incentrate sulla sordità di uno e la cecità dell'altro. Qualche rallentamento qua e là lo si nota, alcune trovate risultano meno convincenti di altre, ma nel complesso il film funziona e le risate sono assicurate.
MEMORABILE: La scazzottata e l'inseguimento in auto.
Commedia molto ottantiana ma che è invecchiata benissimo, con il duo Pryor-Wilder veramente in forma. L'inizio è scoppiettante: gli equivoci e le gag tra il sordo e il cieco si susseguono senza soluzione di continuità, fin dal primo minuto. Quando comincia il "giallo" (la cui trama è molto esile) qua e là si perde un po' di ritmo, ma il film resta molto piacevole fino alla fine. Detto dei due protagonisti, nemmeno gli attori di contorno deludono: dalla patinata Severance all' "inglese" Spacey ognuno fa il suo dovere.
La storia para-spionistica con doppia caccia ai due poveretti (in fuga dalla polizia e da un Kevin Spacey con femme fatale al seguito) vale poco o niente, ma quando Wilder e Pryor interagiscono stravolgendo ogni schema del normale dialogo il film vola alto: entrambi straordinari nei rispettivi ruoli, scontano una sceneggiatura con troppe pause e cadute di gusto (terribile quando si fingono un tedesco e uno svedese), ma producono anche duetti esilaranti, rivoluzionari che da soli valgono il film. Pryor, argento vivo, strabuzza gli occhi; Wilder, più pacato, lo completa.
MEMORABILE: Le foto segnaletiche che la poliziotta non riesce a scattare, sintesi della bravura di attori affiatatissimi nel fingere in scena il contrario.
Divertente e vincente l'abbinamento dei due meravigliosi attori comici: Richard Pryor e Gene Wilder sono entrambi talenti meravigliosi con una chimica insostituibile utilizzata molto bene in tutte le scene. Naturalmente, anche la premessa brillantemente originale aiuta: un cieco e un sordo che si accoppiano per risolvere un omicidio? Una premessa usata meravigliosamente. Non è una commedia perfetta: alcune gag sono piatte, ma davvero poche. Ottimo Kevin Spacey, che si destreggia bene anche nella commedia.
MEMORABILE: "In due avete visto e sentito tutto!".
Era difficile sbagliare un film del genere, disponendo non soltanto di una sceneggiatura basata sull’idea vincente di un sordo e un cieco che assistono a un omicidio, ma anche per aver potuto schierare due comici in forma e ben amalgamati assieme. È la commedia degli equivoci calata all’interno di una storiella di gangster abbastanza pretestuosa, ma funzionale quanto basta a fornire occasioni ai due per dare il meglio. Non manca nulla per divertire e scoprire uno stile comico americano fino al midollo. Bellissima Joan Severance.
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