Black comedy norvegese estremamente dura e scorretta, tutta avvitata sul tema pesantissimo dell'handicap, inteso sia come disabilità fisica sia come debilitazione morale. Un kammerspiel corrosivamente vontrieriano che reclude i suoi 7 personaggi nelle loro solitudini reciproche, abbandonandoli ognuno al proprio micro-mondo d'inadeguatezze, egoismi, odi repressi e frustrazioni esistenziali, per poi infine ripescarli dalle ceneri con l'arma del sarcasmo. Un'arma puntata contro tutte quelle terapie riabilitative improntate alla positività, al buonismo forzato e all'ottimismo più di facciata.
MEMORABILE: Il violentissimo cazzottone sferrato da Geirr all'insopportabile guida del gruppo Tori; Geirr vestito come un veterano del Vietnam fuso di cervello...
Un gruppo di sostegno va a trovare un paraplegico. Il tema della disabilità è trattato con sincerità d’intenti includendo anche la sofferenza di chi assiste. Il clima man mano diviene più pesante, anche se involontariamente, a volte, si alleggerisce con cadute nel grottesco. Nella seconda parte, quando la responsabile esce di scena, alcune situazioni sembrano portate al limite. Nel complesso un film coraggioso che riesce a chiudere con un velo di ottimismo senza tirare in ballo contenuti religiosi.
MEMORABILE: L’estintore per farli andare via; Vestito da reduce; La spinta fuori dalla finestra; L’elio.
Un gruppo di terapia di sostegno per persone disabili improntata all'ottimismo e alla positività si scontra con una visione opposta, sostenuta da Geirr, invalido a causa di un incidente. Dalla Norvegia un ritratto impietoso di una realtà complessa che spesso esclude l'individualità e la libertà in nome dell'interazione, riducendo di fatto lo spazio vitale di chi si vorrebbe aiutare. Una visione controcorrente, caustica e nichilista che il regista ha saputo gestire grazie all'impostazione teatrale e alla forza dei dialoghi tra aggressività e disillusione. Interpretazione partecipata.
MEMORABILE: Il pugno in faccia alla terapeuta; La sfuriata di Marte; La serata alcolica e fumosa; La roulette russa come ne "Il cacciatore".
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DiscussioneRaremirko • 11/11/12 16:12 Call center Davinotti - 3862 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: perchè "rarissima"?
Mirko, poi te lo sei più visto il film?
no, vedo di procurarmelo
DiscussioneRaremirko • 15/11/12 23:13 Call center Davinotti - 3862 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: perchè "rarissima"?
Mirko, poi te lo sei più visto il film?
appena visto; veramente buono.
Me lo aspettavo più cattivo, invece credo sia più incline alla riflessione.
Veramente un film maturo che vede i suoi punti forti nei dialoghi e negli attori.
Semicitazione a Il cacciatore e ho ragione se dico che l'attrice bionda sulla sedia a rotelle, quella che sorride sempre, già l'ho vista anche da altre parti?
Raremirko ebbe a dire: appena visto; veramente buono.
Me lo aspettavo più cattivo, invece credo sia più incline alla riflessione.
Veramente un film maturo che vede i suoi punti forti nei dialoghi e negli attori.
Si, in un certo senso son d'accordo con te.
La cattiveria l'ho vista concentrata soprattutto nei primi due terzi del film, quando l'autore sprofonda le sue marionette umane in un tutti contro tutti fisico e psicologico dalle forti valenze cinefile; alla fine però, allorchè il cerchio va chiudendosi le "risolleva dal pozzo" una ad una concendendo a ciascuna un motivo di riscatto aperto alla riflessione tematica (tanto sul livello odierno di comunicazione tra uomo e uomo quanto su argomenti etici e metodologie terapeutiche ipocrite).
P.S.: E quanta soddisfazione nel sucker-punch rifilato senza premure all'insopportabile e sdolcinata dottorina...
DiscussioneRaremirko • 16/11/12 21:14 Call center Davinotti - 3862 interventi
Regà, parlate troppo complicato per me; che significa sucker punch?
Il "sucker-punch" è il classico cazzottone sferrato a tradimento, cioè quando meno la vittima potrebbe aspettarselo (se vai su THEYNC.COM c'è l'imbarazzo della scelta tra gli esempi-video a disposizione).
P.S.: Quell'attrice la ricordo solo in Fia la piccola maga, filmettino per bambini ben poco memorabile...
DiscussioneRaremirko • 17/11/12 00:17 Call center Davinotti - 3862 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Il "sucker-punch" è il classico cazzottone sferrato a tradimento, cioè quando meno la vittima potrebbe aspettarselo (se vai su THEYNC.COM c'è l'imbarazzo della scelta tra gli esempi-video a disposizione).
P.S.: Quell'attrice la ricordo solo in Fia la piccola maga, filmettino per bambini ben poco memorabile...
Nel film, senza spoilerare, credo proprio di si, come dimostrano le ultime immagini di chiusura.
Spostandoci invece alla vita di tutti i giorni, se ciò serve come training autogeno per preparare la mente alle peggiori situazioni possibili, credo che "pensare negativo" sia utilissimo ad alleggerire la vita.
Se poi si va su un territorio più complesso e filosofico, le cose si complicano un pochettino: lì il metodo si intreccia all'ideologia e ognuno può reagire come meglio crede per se stesso.
Son stato criptico? :D
DiscussioneRaremirko • 20/11/12 23:43 Call center Davinotti - 3862 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire:
ma alla fine pensare negativo aiuta?
nel film, almeno?
Nel film, senza spoilerare, credo proprio di si, come dimostrano le ultime immagini di chiusura.
Spostandoci invece alla vita di tutti i giorni, se ciò serve come training autogeno per preparare la mente alle peggiori situazioni possibili, credo che "pensare negativo" sia utilissimo ad alleggerire la vita.
Se poi si va su un territorio più complesso e filosofico, le cose si complicano un pochettino: lì il metodo si intreccia all'ideologia e ognuno può reagire come meglio crede per se stesso.