Il mondo nuovo - Film (1982)

Il mondo nuovo
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Titolo originale: La nuit de Varennes
Anno: 1982
Genere: commedia (colore)
Note: Tratto dal libro "La Nuit de Varennes ou l'Impossible n'est pas français" di Catherine Rihoit.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/12/11 DAL BENEMERITO KANON
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Kanon 27/12/11 22:24 - 604 commenti

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Altra giornata particolare per Scola, quella del 21 Giugno 1791. Gli umori, le curiosità e le sensazioni di un'eterogenea comitiva còlte a bordo di una carrozza, all'alba di un episodio spartiacque, zeitgeist di un'epoca dove macro e microstoria s'intrecciano in un mirabile crescendo di ineluttabili eventi. Si procede a tappe, con pause e ripartenze, commiati ed accoglienze, tra furore ribelle e disilluso scetticismo, devozione servile e tumulti liberali. L'arca è salpata, pronta ad affrontare il diluvio che la sommergerà.
MEMORABILE: L'inchino di Hanna Schygulla.

Lupoprezzo 1/09/12 23:54 - 635 commenti

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Secondo film in costume per il regista campano, che tenta di infilare in un periodo storico che vide il passaggio di consegne tra nobiltà e borghesia, un po' troppe riflessioni filosofeggianti su esistenza, amore e politica. Il quadro d'insieme risulta prolisso e anestetizzato da un ritmo narrativo che si prende un po' troppe pause. Un po' ambizioso negli intenti, troppo letterario e difficile da portare agevolmente a termine. Personaggi come dipinti sullo sfondo in un film che cerca nei dialoghi la sua ragion d'essere. Magnifico Jean Luis Barrault.

Pinhead80 2/09/12 23:42 - 4715 commenti

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Un momento molto particolare della storia francese rappresentata da Scola a modo suo. La scelta narrativa è quella del viaggio con personaggi celebri (Casanova) e altri meno. Scola riesce nell'intento di creare la giusta atmosfera di febbricitante cambiamento e di rivolta, andando a scavare nell'animo della nobiltà oramai ferita e agonizzante. Tra il cast si segnalano le prove di Barrault e della sempre bellissima Schygulla.

Rocchiola 5/02/16 16:02 - 952 commenti

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Ritenuto dalla critica ufficiale un film minore nella filmografia di Scola, è invece un'interessante produzione italo-francese di carattere storico dedicata a un episodio chiave della rivoluzione francese come la fuga a Varennes del Re Luigi XVI, che il regista narra con una vena amara e crepuscolare. La fine di un'epoca simbolizzata da un Casanova che non ce la fa più e da un Restif de la Bretonne libertino attempato. Superbi attori per un cast internazionale e bei costumi di Gabriella Pescucci futuro premio Oscar per l'età dell'innocenza.
MEMORABILE: L'incontro di Restif e Casanova sulla strada; Restif al bordello; Il parrucchiere di corte interpretato da Brialy.

Ryo 3/05/20 21:00 - 2169 commenti

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Il film è significativo soprattutto per i cittadini francesi, che senza dubbio conoscono molto di più la storia della transizione del loro paese dalla monarchia alla repubblica. Le scene sono costruite sia dal punto di vista scenografico che dei costumi in maniera stupenda e catturano ottimamente lo spirito dell'epoca. Gli attori rendono i loro personaggi interessanti e appropriati, ma per apprezzarlo al meglio ci vorrebbe una conoscenza ampia dell'epoca e dei suoi eventi.

Silvia75 24/08/21 16:41 - 154 commenti

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Bellissimo film di Scola con alcuni personaggi che attraversano la Francia in carrozza nel fatidico anno 1793 della Rivoluzione. Barrault interpreta uno scrittore, Hanna Schygulla una austriaca dama di corte di Maria Antonietta, Marcello Mastroianni il veneziano Giacomo Casanova invecchiato e gentiluomo. Splendida ricostruzione di un mondo in bilico tra antico e nuovo e metafora della vita come viaggio. C'é anche Trintignant in un piccolo ruolo.

B. Legnani 13/09/21 14:45 - 5519 commenti

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Film buono, senza dubbio, che non è ottimo per alcuni momenti di gigantismo, per una mezzora iniziale inutilmente prolissa, per la brutta cornice con Jannacci, per non aver rinunciato ad almeno un paio dei troppi personaggi di viaggio. Tutto il resto è bello; piacevolissimi i dilettosi dialoghi che Casanova (Mastroianni) intreccia un po’ con tutti e magistrale il triplice punto di vista nel prefinale. Sugli scudi la Ferréol, la Schygulla e Brialy. Nelle terze linee Annie Belle (la prostituta minorenne), Fangareggi (un soldato francese) e Didi Perego (fa la moglie di Trintignant).
MEMORABILE: Il prefinale visto da: 1) il popolo in rivolta; 2) la nobile che capisce che è la fine del suo mondo; 3) liberali che osservano.

Paulaster 4/10/22 10:07 - 4375 commenti

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Diligenza di viaggiatori si trova casualmente dietro a quella del Re Luigi XVI in fuga dalla Rivoluzione Francese. Produzione franco/italiana di pregio nelle ricostruzioni che mostra un intreccio in bilico tra storia e fantasia. La compagine poteva essere sforbiciata, così come la durata complessiva, perché non tutti hanno la grazia di Mastroianni (sebbene in decadenza). Discreta l’ultima parte, con una conclusione che richiama la modernità già vista in altre pellicole dello stesso Scola. A recitare meglio è Barrault, mentre la Schygulla si dimostra adatta ai film in costume.
MEMORABILE: Il parrucchiere sulla cassetta; Casanova appiedato; Il vestito del Re.

Giùan 12/02/23 16:37 - 4528 commenti

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Paga pegno a certa magniloquenza produttiva che in taluni momenti fa ristagnare il racconto per mostrare i muscoli della ricostruzione d'epoca, ma è un affresco che evita e aggira l'aleatorio grazie a un'incisiva scrittura capace di riflettere un tempo storico e alludere al presente. Eccellenti i dialoghi e deliziosi i rimandi "rappresentativi" di Mastroianni (che "vendica" il mancato Casanova felliniano) e Barrault, mentre la Schygulla (specchiandosi nel gigionismo di Brialy) è superba nel palesare la terrorizzante presa d'atto della fine di un mondo. Un film a suo modo di classe.

Pigro 8/07/23 10:18 - 9623 commenti

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La fuga del re di Francia è punto di svolta della Storia, nella quale si incrociano diverse umanità in crisi, tra senso del tramonto e della decadenza e febbrili fibrillazioni verso un futuro ignoto. Film corale (notevole cast), romanzo picaresco o road movie settecentesco, dall’affascinante sceneggiatura che mescola fatti storici, personaggi reali (Restif, Casanova, Paine) e fittizi che si perdono e ritrovano proprio come i loro discorsi, libertini o politici, e le loro azioni, sempre difettose. Grande importante apologo sull’oggi.

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