Due settimane in un'altra città - Film (1962)

Due settimane in un'altra città
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Titolo originale: Two weeks in another town
Anno: 1962
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "2 settimane in un'altra città". Tratto da un romanzo di Irwin Shaw e sorta di seguito de Il bruto e la bella, film che Minnelli diresse nel 1952.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/12/11 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 9/12/11 10:07 - 4562 commenti

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Regista e attore sul viale del tramonto, in trasferta a Cinecittà, si giocano l'ultima opportunità della vita. Film "maledetto" di Minnelli, vessato dalla MGM per i suoi intenti di critica senza venature romantiche al sistema produttivo degli studios. Il padre di Liza (e marito di Judy Garland) ci mette la giunta di molte vicende personali (l'alcoolismo di Douglas, la storia con Cyd Charisse) e, al di là dei tagli, ne risulta un film troppo "livido", in cui il materiale filmico è grigio e non ha possibilità di decantare visivamente. Coraggioso ma inerte.

Daniela 11/12/16 15:14 - 12670 commenti

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L'altra città del titolo è Roma, decadente e caotica: qui si trasferisce un attore in declino per girare un film, forse la sua ultima occasione di rilancio. Aperto e chiuso da due tentativi di suicidio, una parabola in cui la crisi professionale si salda con quella professionale in un cortocircuito autoreferenziale: tradito dalla moglie e alcolizzato, il protagonista de Il bruto e la bella ha smarrito la fiducia in se stesso. Pur attenuato rispetto al testo di partenza, un melodramma vigoroso e passionale, interpretato da un cast notevole, anche se talvolta un poco forzato.

Paulaster 9/10/23 18:02 - 4425 commenti

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Attore in crisi individuale viene convocato a Cinecittà per un piccolo ruolo. Minnelli racconta la fine di un certo cinema americano, che ora si appoggia in Europa, mischiando senza amalgama vicende personali (carichi i ruoli del regista, della moglie e pure dell’attore geloso) e di produzione cinematografica. Anche il ruolo di Douglas vive di momenti altalenanti (gli attimi con la giovane attrice sono i migliori del film). Roma fornisce sempre un certo fascino romantico e la regia ne approfitta per stemperare i toni perlopiù accesi.
MEMORABILE: Il doppiaggio della scena della barca; L’attore che si presenta armato di coltello.

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