Piccolo thriller spagnolo che cerca di costruire la tensione gradualmente, senza inutili e copiosi schizzi di sangue e che ha il merito di non ricorrere al colpo di scena sensazionalistico e scorretto. Il risultato è abbastanza soddisfacente nonostante i ritmi non siano certo frenetici: succede poco ma riesce comunque ad interessare e coinvolgere. Si arriva così al finale, beffardo e discretamente imprevedibile, senza particolari sussulti ma in modo sicuramente piacevole.
Stimato professore viene dimesso dalla clinica psichiatrica in cui era stato ricoverato d'urgenza dopo un raptus di violenza paranoica. L'uomo sembra tranquillo ma la moglie sospetta che non sia veramente guarito... Thriller familiare psicologico fatto di poco, dato che buona parte della vicenda ruota attorno alla scomparsa del gatto di casa ed il sangue viene dosato col contagocce, ma quel poco intriga e si fa seguire con interesse fino alla fine, imprevista per quanto ben preparata. Molto convincente Spelzini nel ruolo della moglie.
MEMORABILE: La suoneria telefonica di uno dei personaggi si piazza nella top-ten delle più brutte mai udite, nel solo sullo schermo ma anche nella vita reale.
Quando si ha a che fare con una resa interpretativa di tale livello (Beatriz Spelzini è semplicemente immensa), con una scrittura così sottile e raffinata da simulare la realtà in modo tanto studiato da sembrare naturale, quando la direzione degli attori è così sensibile e accurata... allora la storia passa in secondo piano. Qui il plot non accumula eventi ma ne approfondisce uno solo: il thriller viene solo sfiorato, siamo dalle parti del dramma psicologico con un finale denso di humour nero. Ma che finezza! Un applauso a Carlos Sorin.
MEMORABILE: Due immagini ferme: la ciotola del gatto intonsa e il viso di Beatriz dietro la finestra.
Mi è piaciuto molto questo film argentino di Carlos Sorin che affronta in maniera thriller la questione della riabilitazione post ricovero in clinica psichiatrica. Nella fattispecie si cerca, senza mostrare alcun tipo di truculenza, di alimentare nello spettatore la tensione attraverso l'insinuazione del dubbio, del sospetto. Un film per niente scontato.
MEMORABILE: Le varie espressioni del protagonista agli attachi d'ansia della moglie.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Visto su consiglio di Daniela. Come detto nel
commento, interessante ed abbastanza piacevole,
pur nella sua "pochezza".
Per Zender: Piccolo errore nella data: non 2911 ma 2011.
DiscussioneDaniela • 9/12/11 15:29 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Cotola ebbe a dire: Visto su consiglio di Daniela. Come detto nel
commento, interessante ed abbastanza piacevole,
pur nella sua "pochezza".
Per Zender: Piccolo errore nella data: non 2911 ma 2011.
Caro Cotolino, chiamato piccolo, ho sbagliato di nove secoli.... :o(
per punizione vado a mettermi da sola in un cantuccio oppure - meglio ancora - mi sacrifico per l completezza del sacro database davinottiano vedendo un film ancora non inserito e che NON mi tira per nulla?
Ti farò sapere
DiscussioneZender • 9/12/11 16:44 Capo scrivano - 47728 interventi
Sì, effettivamente qualche secolo di differenza... Direttamente dal futuro che neanche John Titor. Esatto Daniela, sacrificati per un film non presente che non t'attira, penso sia la giusta punizione :)
DiscussioneDaniela • 10/12/11 09:20 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Chi di gatto ferisce....
Credo di aver scontato il castigo, mediante "Go-hyang-i: Jook-eum-eul Bo-neun Doo Gae-eui Noon", recente horror sud coreano il cui titolo scarsamente mnemonico è stato opportunamente sintetizzato per il mercato occidentale in "The cat".
Mi riprendo dalla terrorizzante visione e poi vado ad inserire ;o)
DiscussioneZender • 10/12/11 09:41 Capo scrivano - 47728 interventi
Brava Daniela, al gatto hai risposto col gatto, perfetto.
Il solito titolo coreano: facile da imparare a
memoria. Ne vale la pena Daniela? Passo alle "ricerche"?
DiscussioneDaniela • 10/12/11 10:32 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Cotola ebbe a dire: Il solito titolo coreano: facile da imparare a
memoria. Ne vale la pena Daniela? Passo alle "ricerche"?
non ti affrettare Cotolino, la "terrorizzante visione" era per modo di dire, c'è da slogarsi le mascelle dalla noia, a meno che tu non sia un patito dei fantasmi in salsa orientale e non voglia perdertene neppure uno.
Ah! Grazie della dritta, my dear. Me lo risparmio volentieri. Già il genere oriental-ghost non mi garba più di tanto, poi
se è pure brutto.
DiscussioneDaniela • 11/12/11 10:14 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Cotola ebbe a dire: Ah! Grazie della dritta, my dear. Me lo risparmio volentieri. Già il genere oriental-ghost non mi garba più di tanto, poi
se è pure brutto.
garba poco poco anche a me... ed è per questo che ho affrontato la visione di "Le Cat", se sceglievo qualcosa di invitante, che razza di penitenza sarebbe stata? ;o)
Il film poi non è proprio brutto, piuttosto è insignificante, il che per conto mio è pure peggio. Ci sono film brutti-brutti cui sono davvero affezionata....