Robinet aviatore - Corto (1911)

Cortometraggio italiano di inizio Novecento. Davvero molto simpatico (anche se devo dire che mi ricorda qualcosa di non meglio identificato, probabilmente o di Méliès o di Segundo de Chomòn). Carini gli effetti speciali causati dal disastroso pilota dell'aereo (a forma di pesce!), fino al gran finale, con trovata carceraria conclusiva. ***

È decisamente catastrofico l’exploit aereo di Robinet, inventore di un improbabile velivolo a forma di pesce fumante, che abbatte tetti e abbaini. Una comica che parte in modo un po’ farraginoso per scatenarsi nel volo impazzito e soprattutto nelle conseguenze dei crolli causati dall’improvvisato aviatore. Qui abbiamo un buon ritmo, con trovate non geniali, ma pur sempre efficaci: da risata grassa, per intenderci. Ma il finale, riporta tutto a un sorriso più ironico, concludendo in bellezza.

Emulo dei fratelli Wright, ed erede del genio di Leonardo, il nostro Robinet si prepara alla sua trasvolata studiando il volo degli uccelli... sì, quelli impagliati, nel suo salotto! Ma un aereomobile, a forma di pesce, con tanto di ancora, riesce comunque a costruirlo... Méliès avrebbe guardato in alto, inventando mostri e meraviglie celesti, creando una mitologia del viaggio, Maggi guarda in basso, sulla terra, descrivendo le conseguenze molto concrete, e abbastanza disastrose, delle velleità aviatorie dell'antieroe Robinet... Comicità molto semplice, la tecnica è buona, ma si vola bassi!

Robinet (Marcel Perez) decide di diventare aviatore, naturalmente la cosa creerà numerosi problemi. La comica fa un po' fatica ad ingranare, infatti la prima parte risulta discretamente insipida; poi una volta che il protagonista è in volo col suo "pesce" volante, incominciano i disastri e con essi il divertimento. Discreto anche il finale con lettera agli amici. Considerata l'epoca della realizzazione, gli effetti speciali sono più che dignitosi. Non male.