Giocando con l'assassino - Film (1988)

Giocando con l'assassino
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Titolo originale: Juillet en Septembre
Anno: 1988
Genere: drammatico (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/10/11 DAL BENEMERITO DESIMAX
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Desimax 19/10/11 15:18 - 11 commenti

I gusti di Desimax

Poco conosciuto film giallo del 1988 per la regia di Sébastien Japrisot, è la storia di uno psicopatico che commette una serie di delitti in un tranquillo paesino francese. Tra le interpreti si segnalano le attrici Laetitia Gabrielli e Anne Parillaud. Il "vilain" di turno (molto bene interpretato da Daniel Desmars), nonostante gli omicidi, incredibilmente ispira tenerezza. Lo "Juillet" del titolo originale francese è il cognome (di fantasia) della protagonista del film (Laetitia Gabrielli).
MEMORABILE: Il silenzioso assassinio della giovane (e bella) maestrina bionda dopo un'apparentemente innocente chiacchierata con Marbas (Desmars).

Mco 22/11/11 12:26 - 2327 commenti

I gusti di Mco

Un film particolare, che non tradisce le origini di romanziere del suo regista, il compianto Japrisot (al secolo Jean-Baptiste Rossi), capace di narrare in parallelo e con egual misura le vicissitudini sociali-amoroso-erotiche (tanti i nudi presenti, specchio di un modo di far cinema meno timoroso) di una giovane e al contempo quelle di un altro solitario, un assassino. Destini incrociati, che si incontrano per pochi minuti in una reunion intensa quanto sfuggente. Uno dei serial killer movie più dolci mai visti.

Buiomega71 18/08/12 00:27 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Sinceramente non so dove volesse andare a parare Japrisot. Una ragazza sola in cerca di amicizie le trova in una coppia "aperta", in parallelo un serial killer bamboccione impicca donne; le due solitudini si incontrano. Bizzarro e sgangherato, tra la commedia sentimentale, il flebile snocciolare di psycho thriller derivativo e un finale idiota. Sa un po' di presa in giro e sembra di vedere quei film tv tedeschi in onda l'estate su Canale 5, con qualche nudo in più. Tuttavia si segue piacevolmente, con un effetto straniante che lo rende quantomeno originale.
MEMORABILE: Il gioco della schiava; Lo scambio di ruoli tra la Parillaud e la Gabrielli; La maestrina che si toglie i sandaletti; Il killer beone sul furgone.

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  • Discussione Buiomega71 • 18/08/12 10:37
    Consigliere - 25998 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Bizzarro filmetto questo del romanziere e sceneggiatore (su tutti il bellissimo La corsa della lepre attraverso i campi) Sebastien Japrisot.

    Inizialmente non si capisce bene dove Japrisot voglia andare a parare, costruendo due storie parallele: Una sfigata (Laetitia Gabrielli) che si sente sola soletta in un luogo di villeggiatura marittima, vuole fare amicizie a tutti i costi (in una scena stracult paga pure una fulva prostituta per farle compagnia!) e la trova in una coppia piuttosto "aperta", la Parillaud (al massimo del suo splendore) e suo marito Eric Damain.

    Quello che succede poi e un mix di commedia sentimentale tra schermagliette finto erotiche e giochi di ruolo che si invertono (il gioco della schiava,dove la Parillaud costringe la Gabrielli a spogliarsi davanti al marito)oppure invertendo le parti da cameriera a moglie e viceversa (altra scena degna delle commediacce scollaciate).

    Dall'altra sponda si assiste alle vicende di un serial killer sfigatissimo (uno spasso vederlo penetrare nella villetta della Parillaud per strangolarla, nascosto in camera da letto e poi subito sgamato!), che sembra il fratello scemo di David Hemmings, che viaggia su un furgoncino, vende magliette, e si presenta alla porta di donne maritate con la scusa di vendere le magliette tamarissime, per poi...impiccarle(!).

    Sulla sua faccia da pesce lesso traspare una malinconia e una tristezza che sfiorano il ridicolo involontario (notare la sua "disperazione" ogni volta che compie un delitto) e il perchè delle sue gesta criminose...Vattelapesca! Ma come ci insegna certo cinema francese: Attrazione per la sorella!

    Due omicidi in tutto, con le vittime che penzolano beate dalla corda (ma l'assassinio della maestrina bionda, che si toglie pure i sandaletti in una scena ultrafetish, e cinico sghignazzo del ragazzino che la trova impiccata sulla lavagna, ha un che di straniante e mi ha portato alla mente Il tagliagole chabroliano).

    L'elemento psycho-thriller e solo un mero specchietto per le allodole, in realtà il film e incentrato sulla figura di Juillet (la Gabrielli), ragazza con tanto bisogno di affetto (e non propriamente a cento) che si affeziona alla coppia Parillaud/Damain (mi aspettavo il triangolo che non avevo considerato, macchè...) e persa nei suoi sogni di trasferirsi negli Stati Uniti.

    Mi e venuto alla mente (per varie similitudini) Video mortale, anche lì c'era il serial killer più fesso del mondo che girava con un furgone, ma al confronto questo sembra un film di Brian De Palma!

    Alla fine le due solitudini (lei e il serial killer beone) si incontrano, dando vita a dei dialoghi da far tremare i polsi e donando uno dei finali più idioti visti in vita mia.

    Insomma, una via di mezzo tra Psychos in love e quei film tv tedeschi sentimentali che passano d'estate nel pomeriggio di Canale 5, con qualche nudo in più (nulla di che, un paio di tette e stop)

    Però, debbo dire, che al di là del sentore da presa per i fondelli, il filmetto si fà comunque seguire (e anche piacevolmente), quantomeno originale e nemmeno diretto malaccio.

    Da segnalare almeno il dialogo stracult tra la prostituta fulva Domino (chiamata così perchè adora fare le "doppie") e un cliente: Lui :"Mi spiace, ma oggi non posso stare con te, mia moglie soffre di...areofagia!". Lei:"Crepa tu e tua moglie!"

    Chi si aspetta thiller o sangue rimarrà profondamente deluso (come sembra suggerire truffaldinamente la cover della vhs edita dalla Eden Video), in realtà e una commedia leggera leggera, con interferenze "nere" messe lì così, ma che danno a questo filmetto un aurea bizzarra e weird non indifferente.
    Ultima modifica: 18/08/12 14:27 da Buiomega71