Una soundtrack geniale e spiazzante, un estraneo che entra in casa ma non per rubare, uno sguardo nell'intimità dei rapporti umani, fragili come foglie al vento, da parte di un regista ambizioso che tratta tematiche intense, cercando di sondare il sommerso e che colpirà chi quel sommerso lo ha tenuto sopito per troppo tempo. La normalità e il suo opposto. La fragilità, l'incomunicabilità e le tenebre dell'animo. Venato da un istrionico erotismo. Ottimo.
Film vacuo e pretenzioso in preda a vaneggi senza fine, intellettualoide e pretestuoso. Storiella impalpabile di più persecuzioni sentimentali che si intrecciano nel vano tentativo di cogliere attimi e momenti perduti. Un montaggio impalpabile e dispersivo che annulla l’empatia, incapace di scavare e trasmettere il passare del tempo nonchè di percepire i cambiamenti interiori. Sound design un tanto al chilo, Duris pesce fuor d’acqua, Gainsbourg fuori fuoco.
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Soundtrack a cinque stelle di Erick Neveux, a metà strada tra il sound dei Pink Floyd e quello dei Dire Straits.Un musicista che è una vera rivelazione.
Sui titoli di coda il brano "Mysteries of love"(liriche di David Lynch e musica di Badalamenti) che ritroviamo nel suggestivo cd "Floating into the night" di Julee Cruise, qui interpretato da Antony and The Johnsons.
Ci ha lasciato il grande Chèreau, questo film rimarrà il suo testamento cinematografico.Grande perdita per il mondo del cinema e del teatro, nonostante il numero esiguo di film della sua filmografia.
Impossibile dimenticare "L'uomo ferito", sua pietra miliare, amatissimo in Francia a partire dal suo primo spietatamente lucido film d'esordio, ma anche questa pellicola si è saputa distinguere per originalità e spessore.R.I.P.