Squilli di sangue - Film (1979)

Quello che potrebbe sembrare un solido thriller urbano, violento e "sporco", è in realtà uno scialbo filmetto di stampo televisivo, che ha un forte potenziale gettato drasticamente alle ortiche. Un assassino che uccide come il killer di Bersagli e fotografa il momento della morte alla Occhio che uccide; prostitute, locali equivoci, nero metropolitano in atmosfera invernale canadese. Poteva essere un ottimo film. Mendeluk, al contrario, annoia con indagini tirate per le lunghe e evita sex and violence (peccato mortale per questo genere di film). Fiacco.

Thriller urbano con un poliziotto alle prese con uno sniper/serial-killer di prositute che agisce nel quartiere "The Deuce", attorno a Times Square; l'atmosfera dei tempi è ben resa e non distante dalla realtà ed è lì che si svolgono le scene migliori, mentre il resto del film è girato a Toronto. Crenna perfetto nel ruolo, discreto il resto del cast; la vicenda ha però un ritmo troppo dilatato per un thriller, tanto che il film dura 1 ora e 50 e non ha abbastanza momenti d'interesse per giustificarlo. Non male comunque le scene di omicidio, discreto il finale con killer a sorpresa.

Discreta l'idea di un emulatore di Jack lo Squartatore che uccide prostitute con un fucile di precisione immortalandone gli ultimi istanti di vita. Peccato che la rappresentazione degli ambienti del vizio e la stessa indagine poliziesca risultino meno ficcanti del previsto, ma il cast se la cava discretamente (in particolare Crenna nei panni del detective di turno). Il colpo di scena finale sull'identità del killer è di quelli che spiazzano e costituisce il principale motivo di interesse di una pellicola che comunque non emerge dal calderone dei thriller metropolitani anni '70.