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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/09/11 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Capannelle 22/11/11 09:47 - 4412 commenti

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Cercando di dimenticarsi l'originale si può dire che questo remake sia male. L'atmosfera perde quel che di fiabesco e di particolare Alfredson aveva indovinato per andare un po' di più sull'horror (complice anche la scelta delle musiche), ma i caratteri sono tutto sommato uguali con una Moretz che non sfigura come protagonista. Sprecato invece Jenkins nel ruolo del padre, visto anche che il suo viso è pesantemente invecchiato.

Deepred89 7/10/11 03:25 - 3709 commenti

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Inutilissimo remake che poco aggiunge (giusto qualche tocco in più di sangue, ma si tratta più di quantità che di qualità) all'originale, assolutamente superiore per equilibrio e raffinatezza. Confezione opaca, regia anonima; si salvano giusto gli interpreti (ma anche qui meglio evitare confronti). La scena finale in piscina, pezzo forte dell'altro film, viene qui riproposta in modo poco convincente. Inguardabile il capo dei bulli con pettinatura da fighetto. Evitabile.

Gestarsh99 15/09/11 19:24 - 1395 commenti

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Riedizione USA di uno dei migliori horror di questo millennio, affidata alla seria professionalità di mr Cloverfield. L'occhio attento alla forma c'è stato ma l'anima perturbante e istintuale si è persa nei melensi semplicismi della solita liaison adolescenziale tra due "diversi". Stranamente il protagonista maschile è molto più interessante del suo predecessore e prende il sopravvento sulla nuova mini-vampira, una Moretz del tutto carente di quel sinistro alone androgino e di quella consunta anoressia emotiva che aveva espresso l'ottima collega svedese. Poco orrore e nessuna poesia.
MEMORABILE: Il ragazzo sgozzato e poi dissanguato a testa in giù come un maiale...

124c 3/10/11 12:43 - 2920 commenti

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Gli americani sono fatti così: visto che i film stranieri interessanti sottotitolati non li vanno a vedere neanche con le cannonate al cinema, hanno bisogno di produrre reamake personali per apprezzare i temi del film originale. Questo Blood Story è quindi un film già visto, ma con altri attori, dove alla piccola vampira il regista sembra preferire il bambino con cui stringe amicizia. Alla fine il mio giudizio è che qui il tutto non è che una specie di Twilight in versione junior, con la giovane interprete di Kick-Ass nel ruolo di vampira.
MEMORABILE: Abby, la piccola vampira, che va in giro scalza mentre fuori c'è la neve.

Cotola 3/10/11 23:18 - 9052 commenti

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Per nulla malvagio questo remake di “Lasciami entrare” che non si discosta troppo dall’originale. In particolare il regista, con l’aiuto del direttore della fotografia, cerca di ricreare atmosfere e cromatismi quanto più simili al modello e la cosa gli riesce abbastanza bene. Anche il livello di interesse e coinvolgimento è più che soddisfacente. Chi ha visto la pellicola svedese non dovrebbe storcere troppo il naso. Gli altri potrebbero gradire anche di più. Un horror non per bambocci e ciò, in tempi twilightiani, non è poco.

Galbo 11/10/11 16:37 - 12399 commenti

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Un remake a breve distanza dal film originale è operazione rischiosa; la trasposizione americana di Lasciami entrare è fedele all'originale e il film nel complesso è gradevole; buona la resa ambientale, così come la costruzione delle atmosfere. Anche la prova del cast, con la notevole Moretz è adeguata, anche se la protagonista svedese possedeva un fascino ambiguo che manca alla giovane americana. Certo se si ricorda bene il film originale, questo remake si colloca su un gradino inferiore ma nel complesso lo spettacolo è gradevole.

Funesto 12/12/11 21:26 - 525 commenti

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Quasi identico a Lasciami entrare, fortunatamente anche nei pregi. I protagonisti sono il cambiamento principale e i sostituti sono degni: lei smorta ed evanescente, lui inquietante e felino, diverso dal biondino dell'originale, più losco e taciturno anche se meno memorabile in quanto a iconografia. L'atmosfera rende come quella che rese ai tempi la Svezia (qui siamo in California). Il limite principale consiste in inserimenti di CG un po' superflui e non convincentissimi. I tocchi splatter (fulminanti) colpiscono nel segno. Discreto.
MEMORABILE: Il genitore della ragazza si lancia dalla finestra della sua camera d'ospedale.

Piero68 20/01/12 14:26 - 2958 commenti

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Presentato nei trailer italiani come uno dei più spaventosi film dell'ultimo decennio, in realtà ha poco o niente di spaventoso, così come ha poco o niente dell'horror in generale. Qualche scena splatter e qualche effetto speciale in CG tra l'altro fatti molto male. È semplicemente una storia di solitudine ed emarginazione, una metafora di vite "perdute" dove il diverso in questo caso è rappresentato da una "tenera" vampira. Una sorta di machiavellico "il fine giustifica i mezzi". Sceneggiatura deboluccia, fotografia e regia sufficienti.

Greymouser 13/03/12 00:01 - 1458 commenti

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L'espianto dall'originaria ambientazione scandinava toglie fascino e suggestione, i due giovani interpreti se la cavano, ma non sono paragonabili allo spessore di quelli del primo film, e c'è qualche omissione importante nella storia (l'identità sessuale della vampira). Detto questo, e senza volermi ripetere sulle mie perplessità verso i remake, la regia di Reeves è curata e di buona personalità. La percezione di qualche momento di stanca è dovuta al fatto di conoscere in anticipo la vicenda, ma ciò dimostra quanto l'operazione sia superflua.

Pumpkh75 10/04/12 21:17 - 1751 commenti

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Remake precoce e decisamente simile al gelido prototipo di un paio di anni prima, smentisce per una volta la triste abitudine di vedere i film originali rovinati e sventrati dai produttori americani, risultando convincente e tecnicamente ben girato, con un'atmosfera più calda e con più di una sequenza da ricordare. Avesse avuto un briciolo di originalità in più, l'avrei preferito senza esitazione all'originale.

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Lupoprezzo 10/11/12 19:05 - 635 commenti

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Mettendo in conto una totale mancanza di originalità alla base del soggetto, va detto che questo lavoro di Matt Reeves è indubbiamente riuscito: la sceneggiatura è ben curata e le interpretazioni (soprattutto quella del ragazzino) convincono; inoltre può contare su diversi momenti riusciti (la scena "incendiaria" in ospedale). Nonostante un approccio più mainstream, la pellicola non perde del tutto il suo mordente romantico/poetico. L'ambientazione nevosa è più che buona e non fa rimpiangere quella svedese. Sotto all'originale, ma buono.

Werebadger 4/12/12 23:31 - 270 commenti

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Remake made in USA di un ottimo horror svedese; ben fatto, per quanto riguarda le atmosfere (ottimamente riprese dal film originale e dal romanzo) e la recitazione, anche da parte degli interpreti più giovani, ma con qualcosa che non sempre va; chloe Moretz è graziosa e bravissima, ma non riesce ad essere sanguigna ed ambigua come lo è stata la svedese Lina Leandersson e lo spostamento dell'ambientazione dalla Svezia all'America toglie alla storia parte della cupezza che la contraddistingueva. Non perfetto, ma fossero sempre così i remake...

Fabbiu 22/05/13 08:12 - 2147 commenti

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Guardandolo mi veniva spesso il dubbio se stessi effettivamente guardando un remake o se stessi riguardando l'originale che avevo visto quasi quattro anni prima, perché molte scene le ricordavo praticamente identiche; andando poi a leggere i commenti dell'originale, direi che le considerazioni le condivido in toto, gli effetti sono praticamente gli stessi; quindi ambiguo remake, quasi traducibile semplicemente come la versione americana del primo film. C'è però da aggiungere che i due bambini protagonisti sono carinissimi, oltre che molto bravi

Siregon 6/07/13 21:04 - 352 commenti

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Remake asciutto, poetico, musicato benissimo e interpretato alla perfezione dai giovani protagonisti e da un Jenkins in stato di grazia. Le atmosfere riprendono i gelidi momenti dell'originale senza stravolgerne l'essenza ma aggiungendo dei tocchi horror che approfondiscono il distacco del protagonista dal mondo che lo circonda. Difficile fare meglio.

Daniela 15/07/20 00:52 - 12671 commenti

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Un ragazzino dalla situazione familiare disastrata e dal carattere timido e riservato è la vittima designata dei bulli della scuola. La sua unica amica è una coetanea vicina di casa che esce soltanto quando è buio... Remake di un bel horror svedese di solo due anni prima, ne ripercorre piuttosto fedelmente la trama ma stenta a ricrearne la magia. L'unico elemento sostanziale di novità è l'aver spostato l'interesse più verso il protagonista maschile, complice la buona prova di Smit-McPhee, ma è troppo poco per consigliarne la visione a chi già conosce l'originale. 

Buiomega71 27/01/24 01:17 - 2913 commenti

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Un amicizia (che si trasforma in amore) adolescenziale di rara tenerezza e struggente coinvolgimento, in cui il legame tra due solitudini si fa denso come il sangue. Sembra uno Spielberg filtrato sotto l'ottica decadente e funerea del Coppola di Twixt, con momenti di assoluta bellezza registica (scalza sulla neve, il cubo di Rubik. il massacro silente nella piscina) e uno strambo incidente in auto tra i più mozzafiato mai girati. Goffi serial killer mascherati alla Zodiaco, un ragazzino con la fissa della finestra sul cortile e la Moretz di cadaverica e seducente ferinità famelica.
MEMORABILE: Sfigurato come il dottor Phibes che si fa mordere per poi gettarsi nel vuoto; La neo-vampira che si auto divora il braccio; L'aggressione nel tunnel.
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  • Discussione Gestarsh99 • 18/09/11 16:48
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    ...Io l'ho pubblicizzato,pensa te che sono arrivato ad "Obbligare" anche un utente del sito...

    Magari era pure venessiàn questo "utente" :D
  • Discussione Didda23 • 18/09/11 23:49
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ma va..Cosa vai a pensare??
  • Discussione Galbo • 11/10/11 16:38
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Un dignitoso remake ma il film originale è a mio parere superiore...
  • Discussione Funesto • 14/03/12 22:02
    Fotocopista - 1415 interventi
    Grey, l'ho visto al cinema Blood Story e ti assicuro che la scena in cui il protagonista spia la vampira che si cambia con la mdp indugia sul di lei non-pube è presentissima... non è che hai visto una versione cut?
    Ultima modifica: 14/03/12 22:03 da Funesto
  • Discussione Greymouser • 14/03/12 22:31
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Grey, l'ho visto al cinema Blood Story e ti assicuro che la scena in cui il protagonista spia la vampira che si cambia con la mdp indugia sul di lei non-pube è presentissima... non è che hai visto una versione cut?

    Intendevo dire comunque - anche se io non ho visto la scena che dici - che manca una spiegazione del fatto. Però mi sono accorto di aver confuso: in realtà tale spiegazione manca anche nel primo film; avendone letto sul romanzo, ho poi attribuito il ricordo al film di Alfredson. Spiacente, tipica falla di memoria. L'età... :)
    Ultima modifica: 14/03/12 23:04 da Greymouser
  • Discussione Gestarsh99 • 14/03/12 22:49
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Rispondo alla chiamata di Grey dicendo che io il film l'ho visto sia in versione originale (prima ancora che arrivasse da noi in Italia) sia in italiano e in nessuna delle due volte ho notato una scena di questo tipo.

    Per sicurezza sono andato or ora a rivedermelo "in giro" in lingua nostrana e al minuto 86 l'unica cosa che il regista inquadra durante la vestizione di Chole Moretz è il rapido controcampo sul volto di Kodi, che osserva la scena con gli occhi spalancati.

    Ben altra cosa invece il relativo momento scabroso presente nel film svedese originale, che passava in fulminea rassegna anche l'orizzontalità sessuale della piccola protagonista.

    Per ulteriori conferme il film "circola" integrale su varie "stazioni".
  • Discussione Gestarsh99 • 14/03/12 22:58
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Per scrupolo ulteriore ho trovato anche questa recensione extra-davinottica su ALEKOSOUL.WORDPRESS.COM, con un passaggio molto più che significativo:

    "Il corrispettivo americano risulta molto meno ancorato al contesto sociale e ambientale, concentrandosi invece maggiormente sulle fasi action e sulla componente gore (senza esagerare, per non alzare il rating. Infatti anche in questa occasione la scena della vasca da bagno è risolta con le coperte). Vi sono poi due distorsioni narrative degne di nota. La prima quando viene mostrata la fotografia del “padre” di Abby (Richard Jenkins), giovane accanto a lei, che suggerisce un incontro e un legame nato in modo identico a quello con Owen, annullando di fatto la chiave di lettura pedofila. La seconda con la mancata inquadratura del sesso deturpato della bambina"
  • Discussione Greymouser • 14/03/12 23:03
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Ah, ecco, speravo in te, Gest, che sei sempre documentatissimo sulle varie versioni. Allora non sono del tutto rinco*****. Grazie.
  • Discussione Funesto • 14/03/12 23:38
    Fotocopista - 1415 interventi
    Che dirvi, mi ci giocherei tutti i miliardi che non ho che quella scena l'ho vista, tanto che in sala al cinema ho sentito qualcuno sussultare alla vista di quell'inquadratura, e pure un mio amico che era con me dopo aver visto quella scenetta ha detto "poveraccio, addio sogno d'amore!". Strano.
  • Discussione Buiomega71 • 27/01/24 10:33
    Consigliere - 1 interventi
    Non importa se è un remake fotocopia, e lascio cadere nel vuoto le solite discussioni (da retaggio culturale ormai stantio) della serie "gli americani banalizzano i rifacimenti dei film europei a loro uso e consumo",

    Quello che davvero importa sono gli stati emotivi che i film regalano, il loro massimo coinvolgimento e le corde sensoriali che riescono a solleticare. E su questo, Blood story, arriva dritto al cuore e all'anima, con una delle più struggenti, poetiche e intense storie di amicizia (che si trasforma in amore) in campo adolescenziale , di cui, al culmine, diventa difficile trattenere le lacrime (il momento in cui, in una sera gelida, Abby prende un taxi per abbandonare la sua abitazione e lascia solo Owen, che si dispera dietro al vetro di una finestra).

    Ricordo poco dell'originale scandinavo (sono già passati 12 anni dalla visione) se non la strage in piscina sulle note di Flash in the night, ma comunque mi piacque non poco.

    Al netto della faccenda potrei fare il paragone di Carrie versione De Palma e di Carrie versione Peirce, seppur con le dovute differenze (registiche e generazionali) l'emotività istintiva era pressochè identica (in soldoni, per quanto mi concerne, due grandi film).

    Reeves ne riprende le coordinate, ma si basa principalmente sul romanzo che non al film di Alfredson (ricevendo i complimenti dello scrittore per come ha trattato l'adattamento, un pò meno quelli del regista de La talpa), immergendo il tutto, con rara sensibilità e momenti di regia straordinari (Abby a piedi scalzi sulla neve, l'amicizia che nasce dal cubo di Rubik, il massacro finale in piscina, l'incipit all'ospedale, il momento in cui Abby sanguina fulcianamente per non essere stata invitata a entrare da Owen nel suo appartamento) in un contesto di oscura e delicatissima fiaba nera, che sta tra Spielberg e la decadenza funerea del Coppola di Twixt, abbagliato dall'avvolgente e meravigliosa fotografia di Greig Fraser.

    Due solitudini che si incontrano e si saldano in un penetrante rapporto denso come il sangue, che sta tra l'innocenza e la condanna (Owen , inconsapevole, prenderà il posto del precedente custode di Abby, procacciandole la "selvaggina" per il suo nutrimento) con un ragazzino vessato da odiosi compagni di scuola e dei genitori assenti (altra felice intuizione registica di Reeves e quello di non mostrare per intero il volto della madre di Owen, come se fosse una presenza distante e astratta) che, nella sua cameretta, ha la passione delle finestre sul cortile (spiando col canocchiale i dirimpettai, nelle inquietanti vesti di un Patrick Bateman in micro).

    Atti di bullismo che sfociano nel criminale (in piscina), il Romeo & Giulietta zeffirelliano proiettato in classe, un goffo serial killer per obbligo che si copre il volto come lo Zodiaco (fautore di uno strambo incidente di macchina tra i più mozzafiato e geniali mai girati), sfigurato come il dottor Phibes che si lascia mordere , per poi gettarsi nel vuoto, una neo-vampira che si auto divora il braccio prima che le fiamme purifichino tutto, un detective impiccione che entra dove non deve entrare (altro momento di suspense tachicardiaca), notevoli pezzi in colonna sonora (in primis il tormentone di David Bowie) e poi il sangue: rappreso, che macchia volti, gocciola a terra alimentando la fame, sgorga dalle gole recise, imbratta muri e pavimenti, suggelando, infine, il legame con un bacio sulle labbra.

    Chiusa sul treno, alla Basket Case, praticamente identica all'originale che mette fine a una tra le più tormentose e dolci storie d'amor vampirico mai girate.

    Si glissa sul lato pedofilo della vicenda (così come su morbosità sessuali. Non c'è nessuna insistenza registica sul non-pube della Moretz, ma solo lei che indossa il vestito della madre di Owen, in un'altro istante di tenerezza e innocenza), come la bambina di Intervista col vampiro condannata per l'eternità ad avere 12 anni (altro lieve  tocco registico di Reeves sono le foto che Owen scopre sul tavolo dello squallido appartamentino dove vive Abby con suo "padre") dove la Moretz ne da straordinariamente un aspetto cadaverico di ferina e sanguigna "animalità" mista a dolcezza remissiva.

    Peccato la scelta di pacchiani effetti speciali in CG (le imprese animalesche e gli attacchi di Abby) e un make up vampirico piuttosto convenzionale, ma che non inficia sul notevolissimo risultato finale.

    Non posso essere tua amica (basterebbe questa frase a far correre i brividi e a toccare il cuore).
    Ultima modifica: 27/01/24 23:00 da Buiomega71