Turbamento carnale - Film (1971)

Dramma-erotico con protagonista la radiosa Reynaud nei panni di una donna che vive in una casa isolata con la sorella e il di lei marito; la morbosa passione per l'uomo la condurrà verso cupi abissi (con sorpresa finale). Ben recitato dalla divina Reynaud, il film si fa seguire volentieri, con un intervallo di scene erotiche non troppo spinte e deliri sadici. Merita la visione. Interessante.

Interessante, morboso, fra echi surrealisti (vecchio amore del regista, che anche qui come in un altro suo film inquadra "Amour-erotisme et cinéma" di Ado Kyrou) e intermezzi onirici sadiani piuttosto gustosi. Bellissima la Teissier, mentre il co-autore Lemoine e la Reynaud conferiscono un buon sapore di bis europeo. Più che vedibile.

Bénazéraf ha indubbiamente delle ambizioni e il suo personale Repulsion ha dalla sua attrici incisive (un po' meno lo è Lemoine) e bellissime ambientazioni autunnali, ma l'esilissimo intreccio tutto fantasie e niente arrosto si perde tra dialoghi vacui e scene oniriche che elevano al cubo la confusione, con una regia priva della raffinatezza necessaria per sostenere il peso di inquadrature e scene (comprese quelle erotiche) tanto tirate per le lunghe. Fascinoso e straniante, ma buon candidato al titolo di erotico più lento del decennio.

Da amante dei film a finale aperto m'inchino all'eccellente prestazione di una Reynaud sopra le righe, ma stavolta il finale è decisamente troppo aperto: ok far sapere a tre quarti di film la relazione parentale fra le due donne, ok delineare al meglio la frustrazione della solitudine fino a divagare sulle torture dell'Inquisizione che salvavano dagli istinti primordiali pilotati dal Maligno o a sdoppiarsi in un'amante o inventata o immedesimata, ma concludere l'opera coinvolgendo Dorian Gray mi sembra davvero eccessivo.