Das eitle Stubenmädchen - Corto (1908)

A differenza dei corti erotici di Schwarzer già schedati, questo - a sua volta della Saturn - è ambientato in un interno. La domestica frivola del titolo si spoglia per imitare una statua del salotto. Rimasta in nudo integrale, viene ovviamente colta sul fatto dal padrone di casa. Quest'ultimo la irride e la caccia. Dopo di che ha la bella pensata di inseguirla, in un finale solo immaginato, che può ricordare il parimenti immaginabile finale di Baden verboten...

La monella cameriera vede in salotto una statua nuda e allora si spoglia per fare i paragoni, ma arriva il padrone, tutt’altro che contrariato dalla visione. L’idea è buffa, vista oggi, anche se probabilmente all’epoca l’immagine della servetta che si spoglia mentre fa i lavori domestici doveva essere parecchio hot. Certo, lo spogliarello qui è un po’ sbrigativo e la fantasia di ciò che si mostra è infinitamente minore a ciò che si immagina che possa accadere dopo. Ma lo scopo non è certo quello di fare grande cinema…

Beh, se persino il malinconico, crepuscolare Gozzano lodava "l'amore delle cameriste", c'era un perché! Saporoso e solare l'erotismo di questa cameriera che tenta goffamente di imitare la raffinata statua d'alabastro in posa da Maya Desnuda... emulazione fallita, dato che la servetta non è né raffinata né alabastrina: ha però il vantaggio di essere fatta di carne. Un normale evento domestico (la pulizia di una stanza) acquista gradualmente il sapore del proibito: classista e sciovinista, ma sapiente, soprattutto nella... sospensione finale!