American gothic - Film (1987)

American gothic

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Più che ispirarsi al celebre quadro omonimo di Grant Wood (i due contadini col forcone, col quale comunque i protagonisti del film condividono lo spirito puritano), il film di John Hough tenta piuttosto di avvicinare le atmosfere macabre, morbose di NON APRITE QUELLA PORTA. La famiglia di pa' (Rod Steiger) e ma' (Yvonne De Carlo), con tre figli cresciutelli e mentalmente avariati, fa il paio con quella di Testa di cuoio. Hough certo non spinge troppo sul sadismo e si contiene nello splatter (di sangue se ne vede pochissimo), ma la parentela con gli squilibrati inventati...Leggi tutto da Hooper è evidente. Il copione prevede che a finire nelle loro grinfie siano tre coppie di giovani, giunti sull'isola di pa' e ma' in seguito a un guasto del loro idrovolante. Inizialmente l'approccio coi due bigottissimi anziani è cortese (nonostante soprattutto pa' non faccia nulla per socializzare), poi i contrasti con loro e i tre figli diventano insanabili provocando la lenta esplosione di follia che porterà alla prevedibile catena di omicidi (di cui uno solo, quello con l'altalena lanciato giù dal precipizio, ha una valenza spettacolare accettabile). Steiger, lasciato in ombra dalla più pimpante De Carlo, si defila lasciando comunque il segno a ogni intervento, l'eroina della situazione (Sarah Torgov), che aveva da poco perso il figlioletto, è una vera lagna e quando non si dispera diventa semicatatonica riscattandosì solo nel finale. La figura forse più interessante è quella della figlia, a sua volta madre di un neonato carbonizzato che culla amorevolmente. Una discreta confezione ma un horror fiacco, lento, davvero poco fantasioso.

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Lercio 10/09/07 13:54 - 232 commenti

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La struttura del film è piuttosto classica: alcuni giovani in vacanza capitano su un'isola deserta tranne che per una famiglia di strani individui con tendenze omicide. Nulla di nuovo certo, ma le ottime interpretazioni riguardo la follia dei personaggi trasudano morobosità e inquietudine dal primo all'ultimo minuto. Un disperato viaggio nella deviazione umana che non avrà pietà per nessuno. Inquietante e malato, un film che non si dimentica facilmente.

Undying 17/12/07 12:59 - 3807 commenti

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Nonostante il film abbia acquisito una sua folta schiera d'ammiratori, "American Gothic" resta una mediocre pellicola, diretta con buon mestiere da John Hough, regista più celebre per gli interessanti Le Figlie di Dracula (1971) e Dopo la Vita (1973). Pur avendo diretto altre cose tipo Incubus, il Potere del Male (1981) e Howling 4 (1988), Hough non resta impresso nella mente dello spettatore, nemmeno del più accanito. "American Gothic" è sviluppato con lentezza narrativa, privo di tensione e senza espliciti delitti. Rod Steiger è bravino, ma...
MEMORABILE: il finale con Pa (Rod Steiger) che rinnega Dio e si mette nelle mani di Satana.

Cotola 11/01/09 18:08 - 9012 commenti

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Thrillerino di modeste pretese che non riesce ad essere nobilitato né dalla regia del professionale e veterano Hough (abbastanza esperto del genere) né dalla presenza nel cast di un bravo attore come Steiger, che fa comunque la sua figura ma nulla può per rinvigorire una sceneggiatura esangue ed abbastanza risaputa.

Daidae 11/07/09 07:03 - 3169 commenti

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Film banalissimo: la solita famiglia ultracattolica composta da sadici e tarati mentali. Gli attori sono da dimenticare (anche Steiger fa la sua brutta figura), in particolare i giovani, l'ambientazione è troppo "bella" per dare quel senso di inospitalità che un film del genere avrebbe richiesto. Bruttarello.

Funesto 6/07/10 22:36 - 525 commenti

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Un po' Non aprite quella porta, un po' Carrie, un po' Non si sevizia un paperino. Un po' tante cose. L'originalità quindi non è un pregio del film, anche se gli si deve riconoscere un'ottima confezione (che non lo fa apparire per nulla datato), un bell'approfondimento psicologico dei personaggi (eccettuati i compagni della protagonista protagonista, gente che serve solo come carne da macello) e una buona regia che rende scioccante ciò che altrimenti sarebbe risultato ridicolo (i bambini "cresciutelli" e i loro comportamenti). Geniale il titolo.
MEMORABILE: Rod Steiger che rinnega Dio; uno dei suoi figli che palpeggia una donna al quale ha torto il collo; la punizione per ciò.

Lucius 12/08/10 18:36 - 3015 commenti

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Un'isola sperduta, ragazzi che incappano in una famiglia dai retaggi ultracattolici e instabili mentalmente ed ecco una pellicola che sarebbe passata inosservata se non fosse stato per il fatto che è pregna di horror e grottesco. I figli della coppia si comportano e si vestono come bambini e la lucida follia emerge dalla sceneggiatura che si rivela particolarmente originale. Ha avuto un discreto successo che per me trova la sua ragione non nella regia ma nell'originalità del prodotto.

Rambo90 18/08/10 00:34 - 7679 commenti

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Malato horror anni '80 che ricorda Non aprite quella porta nella prima parte per poi discostarsene. Steiger all'inizio fa ben poco lasciando spazio al solito cast di giovinastri, ma alla fine si riscatta con un folle monologo. Anche la De Carlo è bravissima, ma sul resto del cast meglio stendere un velo pietoso. Il finale è talmente brutto e assurdo che porta il film quasi a livelli trash; peccato perché all'inizio c'era una buona tensione e una bella atmosfera di paura. Una mezza cosa.

Rebis 11/09/10 20:20 - 2332 commenti

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Titolo promettente - che riprende quello del celebre dipinto di Grant Wood, citato pure in locandina - ma film assai modesto il cui principale limite è quello di azzerare il potenziale antropologico in una banale rappresentazione della follia. Il gruppo di giovinastri destinati al massacro è particolarmente antipatico e il loro agire insensato non giova a innescare una proficua empatia; la monster family è meglio gestita - almeno in lingua originale - da pà Steiger e mà De Carlo. Hough inquadrata con il suo consueto virtuosismo la suggestiva cornice paesaggistica. Finale in crescendo.

Burattino 6/10/10 09:28 - 101 commenti

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Classico backwood slasher anni '80, un fil con un sacco di difetti, anche a livello di trama, con un finale che non mi ha convinto particolarmente. Nonostante questo la carta del grottesco funziona anche se, ovviamente, per apprezzarlo bisogna entrare in sintonia con questa altalena tra dramma e commedia, altrimenti si fa la fine del primo dei nostri ragazzi del film...

Buiomega71 16/12/10 23:24 - 2901 commenti

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L' atmosfera malata tra pazze obese e mummie di neonato fa il suo sporco lavoro in un ambiente isolano sordido e alienante. Hough riscrive le regole hooperiane e Steiger e la DeCarlo gigioneggiano un po' troppo (soprattutto Steiger). Body count approssimativo, gran finale di pura follia femminea, location desolate che aumentano il senso di smarrimento. Non tutto è riuscito e qualche scivolone nel trash è in agguato (i deliranti discorsi di un Steiger invasato) ma ha il suo rozzo fascino.
MEMORABILE: La Torgov che culla il cadaverino del neonato.

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Kekkomereq 24/10/11 20:44 - 358 commenti

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Alcuni ragazzi a secco di carburante atterrano con il loro aereo su un'isola. Entreranno in contatto con una famiglia di assassini ferma agli anni '20. Film che non brilla per originalità, ma comunque l'idea di base è ben sviluppata e riesce a interessare lo spettatore. La caratterizzazione dei personaggi è l'aspetto migliore: la famiglia di assassini ritardati è composta da attori validissimi, sopratutto le interpreti di Ma e Fanny. Il finale è invece la parte meno convincente del film, troppo sbrigativo.

Minitina80 3/05/17 13:41 - 2980 commenti

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Affronta tematiche non nuove al genere, già ampiamente sviscerate da altri registi anche in maniera più truculenta. Tuttavia non manca un certo affascinamento per quei nuclei familiari isolati che scelgono di vivere al di fuori di un contesto moderno. Per quanto non sia difficile immaginare quale destino attenda il gruppo di ragazzi, il film si arricchisce della figura sofferente di Cynthia, costretta a vivere un dramma nel dramma. Non lesina in quanto a macabro e non gli si può negare la bontà della confezione.

Rufus68 6/05/17 17:57 - 3826 commenti

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Il solito schema: da una parte retrogradi, dall'altra civilizzati; da una parte carnefici, dall'altra vittime predestinate; da una parte attori, dall'altra non-attori... La solita vecchia zuppa su redneck fuori di testa e turisti carne da macello, tirata per le lunghe e assolutamente insipida se non fosse per qualche apprezzabile tocco macabro. Non manca la sbalestrata di turno (coi sensi di colpa in flashback) a cui si affida un ruolo da dea ex machina poco convincente.

Taxius 16/02/18 12:18 - 1656 commenti

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Affascinante horror in puro stile Anni 80 ambientato in un'isoletta abitata da una strana famiglia mentalmente ferma agli Anni 20; una famiglia composta da ma', pa' e tre figli cinquantenni ma mentalmente dei bambini, mentre le vittime saranno tre coppie di amici. Atipico slasher che allo splatter preferisce una violenza psicologica molto forte con scene malate e folli, il tutto amplificato dalla bellissima e inquietante ambientazione boschiva. Dispiace un po' il finale, troppo repentino ma che, nonostante tutto, funziona. Da riscoprire.
MEMORABILE: I tre "fratellini" e i loro giochi.

Daniela 11/06/18 08:49 - 12626 commenti

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Tre coppie cittadine si ritrovano in un'isoletta sperduta abitata solo da una famiglia molto particolare... Nonostante la presenza di due stagionati divi, in film in se stesso è poca cosa: girato sciattamente, recitato in modo mediocre, fitto di stereotipi tipici del sotto-genere "bifolchi assassini", compresa l'antipatia ed i comportamenti insensati delle vittime designate. Tuttavia questa parodia di famiglia unita e timorosa di Dio riesce a creare una sensazione di disagio, per cui il film, pur mal riuscito, raggiunge in qualche modo il suo scopo più di altre opere maggiormente curate.

Myvincent 15/11/18 07:07 - 3727 commenti

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Due stelle di Hollywood come Rod Steiger e Yvonne De Carlo (qui ancora molto bella) non bastano a riscaldare questa minestra annacquata dai soliti luoghi comuni e dai triti e ritriti elementi horror. La solita desolata casa in un posto abbandonato che diventerà la trappola di un gruppo di ignari visitatori, è troppo poco per destare una qualche minima attenzione e così anche lo spettatore più paziente finisce agonizzando in sbadigli a più non posso.

Lupus73 22/03/20 16:29 - 1487 commenti

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Ispirato al dipinto omonimo che ritrae una coppia della tradizione coloniale americana. Alcuni ragazzi "moderni" bloccati su di un'isola trovano una casa con una coppia che sembra ferma al secolo scorso, con usanze religiose molto bigotte e tre figli psycho-freak. Il tutto (compreso il sotterraneo) potrebbe sembrare un prototipo meno esasperato del primo film di Rob Zombie. Tecnicamente rozzo, con dialoghi sempliciotti, dinamiche elementari ma genuinamente inquietante (persino accenni a incesti e necrofilia) e con sottile critica religiosa. Da vedere.
MEMORABILE: I giochi dei figli; La rivelazione del sotterraneo; I ragionamenti di pà e mà.

Rigoletto 6/09/20 12:12 - 1785 commenti

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Un film all'insegna del "se soltanto". Se soltanto Hough (comunque bravo) non gli avesse dato un taglio un po' televisivo, se soltanto il cast di giovanotti avesse espresso maggiori personalità... I "se soltanto" potrebbero essere molti, ma quello che resta è abbastanza per promuoverlo, perché chi tira la carretta come dei dannati sono i cattivi di turno (in particolar modo Steiger e la De Carlo), notevolmente superiori alle vittime. Se soltanto quel finale fosse stato gestito diversamente...
MEMORABILE: La punizione del padre-padrone Steiger.

Fedeerra 3/08/21 06:24 - 770 commenti

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Il fanatismo religioso spesso è sinonimo di follia e contraddizioni, lo sa bene John Hough che catapulta i suoi “innocui” protagonisti in un’arena bucolica popolata da un coacervo di outsiders davvero indimenticabili. A farla da padrone sono i personaggi femminili, con Yvonne De Carlo e Janet Wright pioniere della dissennatezza. Unica nota di demerito la colonna sonora di Alan Parker, che sembra non sapere dove andare a parare. Morboso e violento il finale. Da vedere.

Siska80 27/02/22 17:03 - 3738 commenti

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Oltre agli evidenti richiami alla sinistra famiglia di Non aprite quella porta 3, l'ambientazione, lo stile grottesco e soprattutto lo sviluppo ricordano un celebre episodio della serie Un salto nel buio dal titolo "Cena per l'anniversario", senza però possederne lo stesso impatto visivo (per tacere della dinamica degli omicidi scopiazzata dalla saga di Venerdì 13). Assimilabile a uno dei tanti B-movie anni Ottanta, con un cast modesto (a parte Steiger e De Carlo) in cui il solito gruppetto di sfigati finisce dalla padella nella brace, regala tuttavia un finale convincente.
MEMORABILE: Il trauma; La mostra delle precedenti vittime; I ferri dell'uncinetto.

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Herrkinski 17/08/22 17:41 - 8072 commenti

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Titolo decisamente popolare nei tardi 80s, appartenente al filone delle famiglie disfunzionali (e omicide) care al cinema horror americano; dall'isola deserta fino alla casa degli orrori, con la tipica cantina custode di segreti terribili, tutti gli elementi di una classica storia del terrore vengono rispettati e solo lo splatter è al minimo indispensabile, lasciando alle atmosfere morbose e a qualche colpo di scena il compito di spaventare lo spettatore. Ottima la coppia Steiger/De Carlo, meno le giovani vittime; nel complesso comunque niente male, pur un po' sopravvalutato.

Teddy 25/08/23 17:16 - 811 commenti

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Se da un lato la regia di John Hough non riserva chissà quali intuizioni visionarie, dall’altro la caratterizzazione così confusamente borderline dei personaggi ammalia. Il meccanismo a orologeria del gioco al massacro possiede effluvi da slasher, ma l’evoluzione del racconto e il suo epilogo riportano tutto sulla morbosa scia dello psycho-horror. Un bel “divertissement” di genere tanto ordinario quanto macabro con un cast di villains azzeccatissimo.
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  • Homevideo Rebis • 11/09/10 20:55
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Aggiungo che il DVD Raro Video è completamente privo di sottotitoli.
  • Discussione Buiomega71 • 15/11/12 17:41
    Consigliere - 25943 interventi
    Non ci credevo finchè non l'ho visto...Ma il film di Hough ha pure un titolo italianizzato:

    La casa degli orrori

    Vedere per credere:

    http://www.ebay.it/itm/LA-CASA-DEGLI-ORRORI-America-Gothic-1988-VHS-Multivision-Cine-Video-/190744584530?pt=Videocassette_e_VHS&hash=item2c69436152
  • Discussione Zender • 15/11/12 17:59
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Ok, però in questo caso lo terrei solo come aka, perché io l'ho sempre visto programmato in tv col titolo americano.
  • Discussione Buiomega71 • 15/11/12 18:01
    Consigliere - 25943 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok, però in questo caso lo terrei solo come aka, perché io l'ho sempre visto programmato in tv col titolo americano.

    Sì, chiaramente...Manco io l'avevo mai sentito con quel titolo

    Solo la seconda edizione in vhs Multivision lo ha titolato così
  • Discussione Zender • 15/11/12 18:09
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Ci provano... per rilanciare il titolo o magari fregare qualcuno che pensa di comprare un film diverso...
  • Discussione Buiomega71 • 15/11/12 18:47
    Consigliere - 25943 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ci provano... per rilanciare il titolo o magari fregare qualcuno che pensa di comprare un film diverso...

    Può darsi, anche se i faccioni di Steiger e della De Carlo in bella vista sulla copertina non danno adito a dubbi...
  • Discussione Zender • 16/11/12 12:35
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Sì, per gli appassaionati senza dubbio, Steiger e la De Carlo li riconosci immediatamente.
  • Discussione Max dembo • 20/11/23 23:39
    Servizio caffè - 423 interventi
    Odeon TV lo fece in prima tv nel gennaio o febbraio 1989, con il medesimo titolo. Dal doppiaggio veramente di buon livello, e dalla mia memoria forse fallace, sono però quasi sicuro che uscì al cinema fugacemente durante l'estate '87 o '88. Chi è in grado però di trovare una locandina italiana?
  • Discussione Zender • 21/11/23 08:46
    Capo scrivano - 47730 interventi
    L'unica che mi pare esistere online paradossalmente è la nostra, che riporta i crediti in stile cinematografico ed è italiana. Però non saprei se è davvero cinematografica...
    Ultima modifica: 21/11/23 08:47 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 21/11/23 20:32
    Consigliere - 25943 interventi
    Zender ebbe a dire:
    L'unica che mi pare esistere online paradossalmente è la nostra, che riporta i crediti in stile cinematografico ed è italiana. Però non saprei se è davvero cinematografica...

    Che sarebbe, poi, la cover della vhs Fox video/Prisma

    Tra l'altro senza visto censura, cioè opera audiovisiva non destinata alle sale cinematografiche.
    Ultima modifica: 21/11/23 22:13 da Buiomega71