Il trionfo dei dieci gladiatori - Film (1964)

Conclusione della trilogia dei dieci gladiatori, è un mediocre peplum incentrato su un complotto che prevede il rapimento di una regina da parte dei gladiatori del titolo. Le scene d'azione e i combattimenti sono diretti con poca abilità, il che va a discapito della loro efficacia. Le scenografie mostrano tuttavia una certa cura. Sia il budget che l'inventiva sono piuttosto bassi.

Romani contro Parti in un peplum d’ordinaria amministrazione in cui le lotte tra i gladiatori intervallano i soliti complotti e rapimenti. A ripartirsi la leadership dei dieci combattenti sono il forzuto Vadis, l’anziano Fiermonte e il neo assunto Candelli, mentre la Liné e la May cercano di confondere le idee su chi delle due sia la vera cattiva; la Zalewska fa la tifosa e Borgese il muto ritardato, anticipando il suo Dick di Che fanno i nostri supermen tra le vergini della giungla?

Strettamente ambientato tra Roma e gli immediati dintorni, si basa interamente sul ritmo e sulle capriole acrobatiche dei suoi protagonisti. La trama è esile, però il ritmo è decisamente sostenuto e il film si fa vedere proprio per la sua ingenuità e per il suo essere dichiaratamente un giocattolo. Terzo episodio di una trilogia che segna un po' la fine del peplum: si va per accumulo, si moltiplicano i protagonisti e si capisce che un'era si sta chiudendo.