Alla ricerca di un ragazzo scomparso, un trio di giornalisti male assortiti si reca in Albania, dove troverà un orrore inaspettato. Storia fiacca e derivativa, e personaggi opachi per un film non memorabile, dove ci si risveglia solo alla fine grazie ad una invasata simil-Linda Blair che si produce in qualche gesto di sanguinaria furia omicida. Finale di lapalissiana ovvietà.
C'è una nebbia di carpenteriana memoria nel bosco di un paesino albanese:
cosa si nasconde al suo interno? La soluzione non è del tutto imprevedibile e lo
spettatore arriva sonnecchiante al sussulto finale che regala un colpo di scena e qualche momento accettabile di splatter, pur se troppo friedkineggiante. Per il resto l'interesse e l'atmosfera latitano, per colpa di una sceneggiatura banale e poco ispirata. Si è visto di peggio ma si può tranquillamente evitare senza essersi persi nulla.
Il buon Knautz, dopo le simpatiche avventure di Jack Brooks, cambia registro e maluccio gliene incoglie: di turisti/giornalisti persi in lande straniere e minacciati da rozzi autoctoni si inizia ad averne le scatole piene. Bene la regia accurata e gli effetti speciali vecchia scuola, ma non fosse per l’exploit esorcistico-medioevale dell’ultima parte ci sarebbe davvero poco da ricordare. La Polonia ne esce con le ossa rotte.
Impuntandosi nella ricerca di persone scomparse, si svanisce a propria volta. Ma è il come e dove si riappare a fare ogni differenza. Nel dimostrarlo, Knautz va per il più spericolato rischiatutto, non rinunciando ad alcun sottomultiplo horror, ed ecco che savage e inquisition-movie, survival ed esorcistico, sontuosi antipasti di insperato TP e haunting si ritrovano nello stesso assetto di marcia. In altre mani un’orgia di siffatte giravolte narrative avrebbe perso l’equilibrio al rullo n.2, in quest’apparente inezia straigh to l’alchemico dosaggio è pura nitroglicerina. Orsù cospargetevici.
Se c'è una cosa che abbiamo imparato dal cinema horror dei 2000, soprattutto nei sottogeneri torture e survival, è che i turisti americani sono degli stolti ficcanaso e che in Est Europa o Sudamerica è meglio non andare; in questo caso abbiamo una Polonia rurale abitata da maledizioni ancestrali e culti antichi, tre yankee di rara antipatia, possessioni demoniache e derive esorcistiche in un poutpourri di cliché horror vecchi e nuovi se non altro riproposti con un certo senso della tensione, un po' di splatter d'ordinanza e una discreta atmosfera.
Jon Knautz HA DIRETTO ANCHE...
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accipicchia quante ingiuste bacchettate. avrà certamente giocato il prolungato digiuno filmico (l'ultimo horror visto risale a quasi 9 mesi fa) e più ancora il non sapere assolutamente niente del film (appartenenza al genere incluso), ma per me si tratta di un'opera sorprendente grosso modo come un baskin (fermo restando che quest'ultimo affonda e rigira assai più la lama); quel che lascia davvero ammirati e oserei aggiungere stupefatti è che knautz non se ne fa mancare una, scagliando i propri personaggi dentro ogni possibile sponda orririfica: il survival, il savage, l'esorcistico, il demoniaco, lo stregonesco, l'inquisition-movie, precorrendo addirittura il torture quando lo splatter detona inatteso senza badare al risparmio. ma prima d'arrivarci, dovendo gestire un bodycount bassissimo, dosa e centellina i modi e i tempi con occhio e cuore da usuraio. ed ecco che lo spericolato saltare di palo in frasca che in altre mani avrebbe sgretolato il film in un battibaleno, è qua invece il pregio di punta, ed è incredibile come ogni valenza sia logica anticamera dell'altra facendo restare la storia in assoluto equilibrio su una gamba sola mentre viene matrioskalmente inghiottita dalle scatole cinesi dei sottogeneri orrorifici.
per me merita un ricorso in appello, possibilmente senza andarsi prima a sbocconcellare trailer, trama e altre recensioni. magari non si ha paura di andare a dormire con la luce spenta, dopo, né si battono i denti durante, ma sicuramente sul momento tiene egregiamente sul chi vive, proprio perché si snoda crossovericamente, senza mai ancorarsi a un'unica condotta o a un unico sentiero.
Schramm ebbe a dire: accipicchia quante ingiuste bacchettate. avrà certamente giocato il prolungato digiuno filmico (l'ultimo horror visto risale a quasi 9 mesi fa) e più ancora il non sapere assolutamente niente del film (appartenenza al genere incluso), ma per me si tratta di un'opera sorprendente grosso modo come un baskin (fermo restando che quest'ultimo affonda e rigira assai più la lama); quel che lascia davvero ammirati e oserei aggiungere stupefatti è che knautz non se ne fa mancare una, scagliando i propri personaggi dentro ogni possibile sponda orririfica: il survival, il savage, l'esorcistico, il demoniaco, lo stregonesco, l'inquisition-movie, precorrendo addirittura il torture quando lo splatter detona inatteso senza badare al risparmio. ma prima d'arrivarci, dovendo gestire un bodycount bassissimo, dosa e centellina i modi e i tempi con occhio e cuore da usuraio. ed ecco che lo spericolato saltare di palo in frasca che in altre mani avrebbe sgretolato il film in un battibaleno, è qua invece il pregio di punta, ed è incredibile come ogni valenza sia logica anticamera dell'altra facendo restare la storia in assoluto equilibrio su una gamba sola mentre viene matrioskalmente inghiottita dalle scatole cinesi dei sottogeneri orrorifici.
per me merita un ricorso in appello, possibilmente senza andarsi prima a sbocconcellare trailer, trama e altre recensioni. magari non si ha paura di andare a dormire con la luce spenta, dopo, né si battono i denti durante, ma sicuramente sul momento tiene sul chi vive, proprio perché si snoda crossovericamente, senza mai ancorarsi a un'unica condotta o a un unico sentiero.
Se devo essere proprio sincero, io l'ho cancellato dalla memoria...indice che proprio non mi aveva colpito. Ricordo vagamente l'ambientazione rurale e lo splatter ma del resto ho fatto tabula rasa. Non avessi ancora decine di film in lista d'attesa, gli ridarei un'occhiata....
Schramm, l'ho visto ma ti anticipo che ho bipallato... Non l'ho trovato francamente tanto diverso dalla miriade di prodotti similari usciti negli ultimi 10 anni e anche il tasso splatter mi pare nella media dei film moderni... Poi va beh, la questione del come si tramanda la maledizione/possessione ha più o meno la "profondità" di Dèmoni, il che è tutto dire :-P
Si lascia vedere, anche perchè comunque mi piacciono queste ambientazioni sperdute dell'est europa, ma si poteva fare di più.
sarà che tenere in equilibrato dosaggio un amalgama di valenze così numerose e diverse non è cosa da tutti (e knautz non se ne fa mancare una che sia una), o più probabilmente che da disintossicato rituffarsi nel genere fa prendere belle spanciate e craniate (consiglierei in tal senso un lungo e salutare digiuno filmico a chi va avanti a pane e horror, riassorbe l'assuefazione emotiva), o che non avevo minimamente idea del plot (l'ho messo su convinto fosse un drammatico, calcola), per me è stata roba bella frasca e bella spessa rispetto al solito.