Hamlet 2000 - Film (2000)

Tremendo aggiornamento del classicissimo scespiriano, trasferisce l'azione in una New York dove è appena morto il re e presidente della Denmark Corporation; il fratello (MacLaghlan) sposa la vedova (Venora) mentre Amleto (Hawke), il figlio che più di tutti ha ancora negli occhi la figura paterna defunta, comincia a capire che suo padre potrebbe essere stato assassinato. La storia è nota, l'adattamento di Michael Almereyda sarebbe stato meglio non lo fosse. A partire dagli attori, che non riescono a risultare credibili per un solo istante; persino Diane Venora, che con Amleto sui palcoscenici ci ha flirtato un bel po' di volte, non dà mai alla sua Gertrude uno spessore accettabile. Non parliamo poi...Leggi tutto di Ethan Hawke, pesce fuori d'acqua che come Amleto non funziona per un secondo: spaesato, trasognato, mai incisivo, penalizzato oltremodo come tutti dalla scelta inspiegabile di mantenere l'ampollosità e gli arcaismi nei dialoghi del testo originario con un effetto ridicolo in grado di allontanare con certezza un bel numero di potenziali spettatori. Perché potrà anche essere originale e curiosamente straniante come scelta, ma ben presto si capisce quanto penalizzi inevitabilmente la fruibilità e la godibilità del tutto. Kyle MacLaghlan come Claudio, il fratello usurpatore, è un altro bell'esempio di faccia sbagliata nel ruolo sbagliato, mentre l'unico che forse riesce a districarsi con accettabile naturalezza è il sempre straordinario Bill Murray: il suo Polonio, padre di Ofelia (Stiles) e Laerte (Schreiber), non è certo la figura chiave, ma naviga felicemente tra la commedia e il dramma regalandosi una leggerezza del tutto sconosciuta al resto dei personaggi in scena. Lo scarto con Shakespeare lo dovrebbero dare le ambientazioni moderniste, gli interni algidi e gli scorci notturni, ma per quanto in alcuni casi colpiscano, non sono assolutamente sufficienti a giustificare un'operazione sciagurata e tediosa, che si trascina a fatica incagliandosi ripetutamente nei monologhi di Amleto, nei tormenti di Ofelia, nelle apparizioni ben poco spiritiche del padre morto (Shepard). Un'idea simpatica poteva essere quella del video proiettato in sala nel quale Amleto ha montato una chiara metafora del tradimento dello zio e della madre, ma viene sprecata in modo insignificante, così come patetico è lo scontro finale a colpi di fioretto con dramma multiplo collegato e due contendenti (Hawke e Schreiber) a guardarsi negli occhi come pesci lessi. Difficile trovare un cast così altisonante altrettanto sprecato e male assortito.

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