Morituris - Film (2011)

Morituris

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/06/11 DAL BENEMERITO BRAINIAC POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/08/13
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Lucius 4/09/13 12:13 - 3015 commenti

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Prendi il format di uno slasher americano e ambientalo a Roma sulla Cassia, con tanto di protagonista coatto e di gladiatori redivivi ed ecco il risultato. Un film in cui la violenza è di casa. Gli amanti del gore saranno accontentati, ma gli altri? La pellicola presenta una fotografia troppo buia e risulta inoltre offensiva per il genere femminile. Il classico film che si presta a emulazioni da parte di fuori di testa. Incomprensibile l'idea centrale. Crudo, spietato, estremo e senza senso. Vado a rivedermi Come una crisalide...
MEMORABILE: Uno dei protagonisti con la testa spaccata che si ferma a leggere un'iscrizione in latino...

Brainiac 12/06/11 01:44 - 1083 commenti

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L'idea che tutti vorrebbero avere Picchio e la sua crew se la sono fatta venire. Bastardi. Come dirigere un horror-tricolore senza scomodare i Padrini d'un genere in cassa mutua? Basta azzeccare il quesito: dimmi i tuoi antenati e ti dirò che film sei. E allora facciano ingresso i gladiatori: tarati col fiatone di Jason Vohrees, armati con un gladio al posto del machete, evocati da uno stupro per cani idrofobi in vece dei (pur) cruenti ludi. Pollice verso? Tutt'altro, e nonostante le ineluttabili falle dell'esordio (ma che razza d'accento simulano le ragazze?): hic sunt leones, hic est horror.

Beyond87 13/08/11 15:07 - 34 commenti

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Ma perché al cinema non ci mandano Morituris? L'esordio di Raffaele Picchio alla regia ci regala un horror di raffinata fattezza, dove le riprese della MDP, l'impianto fotografico e la recitazione superba dei protagonisti, si fondono in un perfetto equilibrio che trova il suo asse di consacrazione in una sceneggiatura ottimamente ordita. Si parte da una notte "brava" di un trio di manigoldi per finire sui massimi sistemi: il male richiama altro male e non c'è più scampo per nessuno, buoni o cattivi. Un film compatto, come pochi se ne vedono.

Miguel 27/01/13 21:16 - 1 commenti

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Morituris vuole in modo coraggioso e del tutto personale riportare in voga il cinema di "genere" italiano e lo fa in modo esplicito, forte, "eccessivo" dando una efficace prova di "forza" intesa come modo di approcciare il genere horror e i suoi sottogeneri più conosciuti, l'exploitation, il rap and revenge, lo slasher, il torture-porn. E a differenza della cinematografia moderna come quella francese o spagnola lo fa introducendo la variante del "fantastico" con la comparsa dei gladiatori-zombi che giustiziano tutti, carnefici e vittime. Cult.

Corinne 27/05/13 23:18 - 420 commenti

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Tre ragazzi rimorchiano due straniere e le portano in un bosco con la promessa di un rave e ben altre intenzioni. Non sanno cosa li aspetta. Non ci sono i leoni sulla via Cassia ma qualcosa di peggio. E non c'è scampo per nessuno, né buoni né cattivi. Incredibilmente feroce e cupo, con un'atmosfera da incubo, quest'horror nostrano passato in sordina trasforma una storia molto semplice in un gioiellino inquietante e agghiacciante come l'inesorabile Cavalcata dei gladiatori muti. Finale all'altezza.
MEMORABILE: I gladiatori; L'allucinante finale.

Mickes2 12/06/13 16:19 - 1670 commenti

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Film che possiede un’anima (grande), costruito da un regista agli esordi che conosce il genere e lo dimostra. Male arcaico che si riaffaccia, tremendo e senza pietà, con la stessa irruenza bestiale e distruttiva del gladiatore che poneva la morte del proprio nemico come unico obiettivo. Dicotomia potente dei sottogeneri, dal torture al rape and revenge (atipico) con uno slancio coraggioso verso derive exploitation che annodano lo stomaco forti di un rigore formale che sa come esplodere attraverso un commento musicale di grande impatto.

Puppigallo 10/11/13 19:14 - 5273 commenti

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Sicuramente particolare. Ed è questo che lo salva dalla mediocrità, dandogli quel qualcosa in più di altre pellicole horror che sembrano ormai fatte con lo stampino. Purtroppo, l'eccessivo buio e la poca capacità di rendere ancora più interessante lo svolgimento, ne limitano le potenzialità, che non erano poche. E anche gli attori, non tutti all'altezza (credibili le due ragazze; molto meno il burino), danneggiano un prodotto filmico che finisce comunque per non essere male, dopotutto.
MEMORABILE: Dell'amico: "E' un beota della Beozia"; Al cellulare: "Qui ci sono...non so, dei samurai!"; Il gladiatore si blocca per assaporare i rumori dell'arena

Herrkinski 5/12/13 04:03 - 8111 commenti

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Davvero un buon lavoro per Picchio, che confeziona un crossover-horror dalle mirabili intenzioni: da una prima parte molto vicina al filone rape & revenge, il film si trasforma in uno zombi-movie alquanto particolare, vista la presenza di gladiatori redivivi (bellissimo il look) reminescenti dei resuscitati ciechi di De Ossorio. Violenza e gore piuttosto elevati (buoni SPFX), recitazione nella media italiana, ottima OST che unisce musica d'atmosfera e metal. Se la parte coi gladiatori fosse stata più lunga mi sarebbe piaciuto persino di più.
MEMORABILE: Il gladiatore che si ferma e ascolta le grida dell'arena; La martellata in faccia; I brani di Cripple Bastards e Aborym nella OST.

Trivex 30/12/13 13:39 - 1744 commenti

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Solo **. Lo shock c'è, ma i mostri veri sono gli uomini vivi e non i morti resuscitati. La componente "rape", violentissima e perniciosa, poteva essere moderata. Sembra fatta così per compensare le mancanze successive: il buio oltremisura che non crea atmosfera ma la nega, per esempio. Insidioso è anche il titolo, perché vuol dire una cosa diversa rispetto al contenuto. Su certe cose occorre essere chiari, poiché su taluni argomenti è meglio evitare ambiguità onde poi non lamentarsi degli interventi della censura. E non fatemi dire che il film è censurabile.
MEMORABILE: Negativo: la parte "rape". Positivo: originale la parte horror e taluni aspetti tecnici.

Deepred89 3/01/14 01:45 - 3706 commenti

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Crudissima exploitation italica del nuovo millenio, gratuita ma spiazzante. Prologo con inutile POV, stranianti titoli "mitologici", primi minuti che sembrano l'inizio di un qualsiasi Venerdì 13 e poi impreviste sterzate in diversi territori del malsano che sarebbe un peccato anticipare in questa sede. Fotografia povera e cupissima che deprime le scene diurne e potenzia il fascino malato di quelle notturne, attori non troppo malvagi, bella scena finale. Non un buon film, ma per una volta il dolore fisico si fa tangibile. E senza ombra di trash.
MEMORABILE: La scena finale, di suggestione tipicamente bis (e con qualche eco di Hooper).

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Tomastich 6/06/14 13:23 - 1255 commenti

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Cosa ha combinato Raffaele Picchio? Sinceramente uno dei film più violenti degli ultimi 5 anni. Un gruppo di violenti "romanari" violenta due giovani in un bosco fuori città (le scene di violenza sessuale sono realistiche, con tanto di sesso orale, pseudo eiaculazione eccetera) quando arriva l'assalto chirurgico di un gruppo di gladiatori di pietra provenienti da un'altra epoca. Connubio veramente bizzarro e innovativo (almeno per il cinema d'oggi).
MEMORABILE: L'inizio dal vago sapore pedofilo veramente perfido.

Von Leppe 10/07/14 19:12 - 1262 commenti

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Anche se sembra voglia essere la solita exploitation e omaggio amatoriale al cinema italiano che fu (superflue le immagini del Boia scarlatto), il prodotto in questione presenta una trama originale (oltre al bel titolo) sopratutto nell'idea dei gladiatori, ben resi; mentre il difetto principale è la fotografia, buia anche di giorno (e il film è girato per la maggior parte di notte). Effetti speciali e colonna sonora buoni. Attori non tutti adeguati.
MEMORABILE: La ragazza crocifissa; Il finale.

Giùan 7/11/14 21:59 - 4559 commenti

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Dignitoso prodotto che, senza perdersi in vezzi autoriali, mostra invece discreta conoscenza di genere e buona capacità di sintesi cinematografica. Il paradossale melange tra arricchita deboscia (pseudo) parolina, improbabile disponibilità femminile balcanica (?) e quasi goliardico recupero gladiatorio è talmente sopra le righe da risultare piuttosto originale che non ridicolmente delirante. Picchio, aiutato dai sempre efficaci effetti di Stivaletti, si sforza di mescolar le carte e cala la maschera ai suoi protagonisti in maniera scolasticamente efficace.
MEMORABILE: Le telefonate col tipo dell'appartamento.

Pumpkh75 26/11/14 15:59 - 1749 commenti

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Il prologo, la scrittura e le interpretazioni dei personaggi maschili, la fotografia troppo scura... di difetti ce ne sarebbero, ma sono spazzati via dapprima da una gelida raffigurazione della violenza, perversa e realmente disturbante e in secondo luogo da una strepitosa e iconica parte slasher, girata senza fallo e senza pause. Se l’orda di gladiatori l’avessero così filmata gli americani, ci troveremmo qui a chiedere dieci sequel. Un po' di acqua nel deserto italico.
MEMORABILE: Il tubo e il topo...

Pinhead80 25/12/14 18:49 - 4759 commenti

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Ero molto curioso di vedere quest'opera di Raffaele Picchio e sono stato premiato. Il regista dimostra che un certo film di genere è ancora possibile in Italia e di questo gli sono grato. Fiumi di violenza che non risparmiano niente e nessuno (nemmeno lo spettatore), con un finale che va in crescendo. Anche Francesco Malcolm sembra a suo agio. Un film folle e per questo da amare.

Undying 9/08/15 20:02 - 3807 commenti

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Atmosfere tetre, oscure e volutamente dark. Anche l'illuminazione si accosta al narrato di una vicenda non certo nuova (violenza sulle donne e zombies spietati) che viene però qui raccontata solidamente, con sapiente uso del mezzo cinematografico, appropriata colonna sonora ed effetti splatter dosati ma molto efficaci (frutto del buon lavoro di Stivaletti). Per essere un prodotto indipendente il risultato finale è decisamente esaltante perché il lavoro finito supera, per riuscita, parecchi horror molto più rinomati e costosi. Gioiellino.
MEMORABILE: La brillante animazione nei titoli di testa.

Babsj81 9/07/17 22:41 - 16 commenti

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Inguardabile, di gigantesca noia e vacuità. Un filmetto amatoriale tirato per le lunghe oltre ogni decenza; sarebbe bastato un cortometraggio, ma il buon Picchio ha deciso che era cosa buona e giusta ammorbarci con un luuungo viaggio in macchina in compagnia di personaggi insopportabili, con dialoghi pedestri. Dopo un'attesa interminabile arriva la parte horror. Che poi sarebbe il solito slasher che sarebbe stato vecchio trent'anni fa. Da evitare con cura.

Mco 7/03/18 18:02 - 2327 commenti

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Un bagno di sangue sulla via Cassia. Si legge Hic sunt leones, si trasforma in un'escalation di violenza, con attenta rilettura dei classici della nostra cinematografia di genere più estrema. Le due povere turiste hanno il destino scritto sul loro volto (rectius corpo) sin dalla prima inquadratura e ciò che subiscono è atroce. Nessuna redenzione, nessuna salvezza per chi è innocente carne da macello. Nemesi vuole sacrifici... La parte gorno fa tremare i polsi, quella horror cade leggermente nel parossismo. Ma Picchio merita un voto altissimo.
MEMORABILE: Malcom che passeggia filosofeggiando; Lo stupro della Giorgetti.

Buiomega71 23/06/18 01:14 - 2910 commenti

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Picchio picchia duro e non fa sconti. Ibrida Non violentate Jennifer con i templari ossoriani, vilipendia il corpo femminile tra liquami organici (lo sperma vomitato), pestaggi, fellatio forzate e sodomizzazioni bestiali (Malcom non è da meno, che fa del topo di De Sade sadica virtù, tra il BDSM più estremo e il Boia scarlatto). Poi arrivano i gladiatori (in un atmosfera spettrale e incubotica), spaccando teste, dedicandosi a blasfeme crocifissioni e strappando la carne. Chiusa finale cristologico-allucinata, quasi da folle post atomico. Bellissime le tavole animate sui titoli di testa.
MEMORABILE: Cantando "Felicità"; Lo schifoso zio pedofilo del filmino iniziale; La suoneria del cellulare che accompagna il feroce stupro; La forbice/dildo.

Bubobubo 13/10/18 16:21 - 1847 commenti

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Il regno dell'inatteso. La scelta della location e, soprattutto, la tipologia dell'intervento sovrannaturale potevano trasformare il film in una baracconata kitsch d'altri tempi: la scommessa è invece vinta. Un cast misto, tra non professionisti e nomi dell'hardcore, poteva minare alle basi la costruzione del soggetto: tutti sono invece bene in parte. Sin dall'inizio si attende il twist narrativo, che arriva tuttavia lo stesso imprevisto e brutale: si rimane sorpresi. Tanti piccoli aspetti che nobilitano uno slasher cupo e iperviolento.
MEMORABILE: Il finale di pura exploitation ha dei risvolti quasi catartici.

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Lupus73 5/02/20 11:05 - 1494 commenti

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Dopo gli zombi norvegesi nazisti di Dead snow arrivano gli zombi italiani dei gladiatori romani. L'idea non è male ma il tutto è confezionato in maniera amatoriale (poco migliore di Paura). Il cinema è un'arte che permette di raggiungere un risultato tramite il sapiente dosaggio degli elementi per suscitare determinate emozioni; qui non si dosa un bel niente, c'è solo l'acceleratore a manetta sulle 3V di violenza: sessuale, fisica e psicologica. L'esclamativo è per il tema romano, per i gladiatori e la OST a base di death e black metal.
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  • Homevideo Buiomega71 • 7/07/14 19:56
    Consigliere - 25998 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    In dvd per Sinister, disponibile dal 18/02/2014

    http://www.thrauma.it/dettaglio.php?dettaglio=dvd&id=55208


    Qualcuno sa se questa edizione e' quella integrale?


    Credo di sì (io ho il dvd francese-con lingua italiana-e ha la stessa durata riportata dal dvd Sinister, come si legge sulla scheda tecnica di Amazon)


    Quindi, in teoria, dovrebbe essere la versione integrale
    Ultima modifica: 7/07/14 19:57 da Buiomega71
  • Homevideo Undying • 8/07/14 19:39
    Risorse umane - 7574 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Undying ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    In dvd per Sinister, disponibile dal 18/02/2014

    http://www.thrauma.it/dettaglio.php?dettaglio=dvd&id=55208


    Qualcuno sa se questa edizione e' quella integrale?


    Credo di sì (io ho il dvd francese-con lingua italiana-e ha la stessa durata riportata dal dvd Sinister, come si legge sulla scheda tecnica di Amazon)


    Quindi, in teoria, dovrebbe essere la versione integrale


    Grazie per la segnalazione Buio... allora opto per questa edizione...
  • Homevideo Ruber • 31/08/14 16:30
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    La versione da 63 minuti in lingua italiana che circola anche online è ovviamente quella palesemente tagliata dalla censura. Mancano praticamente tutte le scene di violenze sulle donne e gli omicidi sono abbreviati e decurtati di vari dettagli gore, per un totale di 20 minuti di pellicola rimasta sul pavimento. Uno scempio senza eguali...

    Questo valeva fino a quando non è uscito dvd, ora la versioni che si trovano on line sono tutte integrali ossia da 83 minuti, ho notato solo un sito che lo propone in stream nela versione cut da 63.
    Ultima modifica: 17/02/19 01:53 da Ruber
  • Discussione Raremirko • 26/12/14 00:15
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Picchio mi pare molto professionale e dotato, come non se ne vedeva da tempo, mi spiace il fatto che non potrà più facilmente realizzare film.
  • Discussione Schramm • 27/12/14 11:08
    Scrivano - 7694 interventi
    permettetemi in merito una colta citazione: "a forza de li preti e de santippe..."
  • Discussione Caesars • 4/05/15 13:57
    Scrivano - 16810 interventi
    Una nota curiosa:
    il regista e il produttore del film appaiono, come protagonisti, in una scena del libro giallo "Tutto quel rosso" di Cristiana Astori. Sono presenti alla proiezione della pellicola in un locale, durante il film festival di Torino.
  • Homevideo Undying • 9/08/15 20:17
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ottima l'edizione DVD Sinister.
    Film nel formato anamorfico 2.35:1 con traccia audio dolby 5.1.

    Extra davvero copiosi composti da:
    - audiocommento di Picchio e Perrone per tutta la durata del film
    - making of (21'21")
    - video cripple bastards (stupro e addio)
    - trailer
    Ultima modifica: 10/08/15 17:51 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 23/06/18 10:00
    Consigliere - 25998 interventi
    Picchio picchia duro, dove fa più male.

    Piccola gemma cupa e feroce, angosciosa e crudele, misto tra Non violentate Jennifer (con il villipendio del corpo femminile che tiene via metà film) e i templari ciechi ossoriani, alle derive di Salò (Francesco Malcom è un riflesso dei signorotti pasoliniani/sadiani, che ciancia di caos senza freni, per poi proiettarsi in una grottesca pantomina del BDSM più estremo, tra topolini infilati lì e gocce di acido centellinate sul corpo femminile da violare, donne martoriate e Il boia scarlatto che sovrasta a schermo gigante-cosa divora, poi, il topolino nella teca? Un pezzo di carne esportato dalle intimità della povera sacrificale?-Metti le pattine)

    Picchio guarda al massacro del Circeo , con i giovanotti della Roma bene che si accaniscono su due ragazze romene considerate spazzatura (uno dei tre ha il ghigno beffardo, torvo e crudele proprio di un Angelo Izzo), tra fellatio costrette con la forza, bestiali pestaggi , belluine sodomizzazioni (anche con un paio di forbici), totale disprezzo per il corpo femminile , tra sputi e sperma rigettato.

    E se la parte "rape" ha momenti quasi insostenibili (più per i calci in pancia e il bloccasterzo per dare fine alla festa di inumana efferatezza, nonchè per la suoneria del cellulare che fa da snervante "colonna sonora" al banchetto del massacro)da apparentarlo all'agonia sadica che pativa Rosario Dawson in Extrema (stesso modus operandi, invito a cena romantico dal belloccio ricco di turno che sbrocca in ferina bestialità misogina), non e da meno quando i gladiatori , in un'atmosfera spettrale e incubotica, cominciano a menar strage, non risparmiando niente e nessuno (fino all'allucinata chiusa finale , sotto il sole, dal sapore cristologico/martirico, che lo fa sembrare un folle e selvaggio post-atomico) crocifiggendo in una blasfema rappresentazione del Golgota, spaccando teste, strappando la carne (o viceversa), inchiodando , deponendo le teste mozzate su deodatiani pali accuminati, schizzando il loro tributo di sangue sulla statua della Dea Nemesi, in una ritualità della morte che non fa differenza alcuna tra vittime e carnefici, con mastro Stivaletti che si sbizzarisce come ai bei tempi di Dèmoni

    Già dal filmino amatoriale iniziale (che ricorda Sinister), tra schifosi zii pedofili e palle baviane, alle bellissime tavole animate sui titoli di testa, che sottolineano la ferocia inaudita dei gladiatori (non sono esenti, dai loro massacri, donne e bambini), con il possente score di Riccardo Fassone a fare da cassa di risonanza.

    Cantando, in macchina, Felicità (come i ragazzi di Amore Tossico intonavano Per Elisa, o George Eastman, nei cani arrabbiati baviani, Emozioni), l'extracomunitario visto come il capro espiatorio o la vittima da immortalare sull'altare del sadismo (le ragazze sono romene, in disco un marocchino le molestava, tanto daranno la colpa a un negro, come l'altra volta, il dare fuoco ai barboni-che non era solo una battuta-), il romanaccio biascicato di uno dei tre aguzzini, le ragazze (soprattutto la Giorgetti) nuda, sporca di sangue e di terra, tremolante e claudicante, è l'esatta copia della Jennifer martoriata e abusata, non di meno la D'Andrea, che diventa una specie di guerriera in stile The Descent (per questo respingo fermamente ogni accusa di misoginia mossa al film) risultando la più tosta tra le prede dei gladiatori.

    Picchio non ha paura di sporcarsi le mani (e so quanto ha sofferto per portare a termine il suo film) ibrida rape & revenge con lo slasher, stocca nella violenza più brutale con lampi splatter tostissimi, sceglie un unica location che trasuda disagio e alienazione, dà ai sui gladiatori un look mortifero degno di nota, con le soggettive al calore stile Predator (l'issazione della croce è un gran bel pezzo di cinema) e non ha pietà per nessuno (nemmeno per Britney Spears)

    Bravissimi i giovani attori (dai tre depravati e lascivi carnefici del branco, alle due ragazze, fino a Malcom, dandy all'American Psycho filosofeggiande e "raffinato" metteur en scène degli scritti sadiani)

    Regista di potenzialità abnormi (il budget risicato è impercettibile), Picchio si segnala come portabandiera di un cinema poco accomodante e che tira assestati pugni allo stomaco, degno erede del cinema deodatiano più viscerale.

    Piccola gemma necrofora da custodire gelosamente.

    Succhiami il cazzo! Ho detto succhiami il cazzo...troia!
    Ultima modifica: 23/06/18 14:34 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 23/06/18 10:04
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd francese della Elephantfilms

    Formato: 1.85:1

    Audio: italiano (5.1), francese (5.1)

    Sottotitoli: francese (escludibili)

    Prima del film trailer di A Sebian Film, The Bunny Game, Norvegia Ninja (!) e Death Reich.

    Come extra solo galleria di foto

    Versione rigorosamente uncut, durata effettiva 1h, 22m e 10s
    Ultima modifica: 23/06/18 15:33 da Buiomega71
  • Homevideo Ruber • 12/04/19 02:49
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Non capisco l'edizione francese del br+dvd, ma perchè mettere due dischi con lo stesso film a cosa serve? Io tendenzialmente prenderei l'edizione della Synapse con audio italico sempre in 5.1 dts e sub inglesi rimovibili, uncut, che però non ha extra, che sono stati fatti solo per il dvd italico, e per la versione francese della Elephant.