Dall'autore tedesco de La scala a chiocciola un ulteriore film-denuncia contro le sopraffazioni durante il regime hitleriano. La storia è quella di un serial killer dalle mani d'acciaio che strangola giovani donne, provocandone la rottura dell'osso ioide. Sarà scoperto da un ispettore di polizia, ma tutto verrà insabbiato per non "offendere" la pura, incorrotta razza ariana. Stile asciutto e ottima ricostruzione emotiva della Germania nazista. Perfetto nel ruolo Mario Adorf.
Come in tanti altri casi, durante la guerra nel 1943, nella Germania nazista, militari onesti e leali si contrappongono ai sistemi delle SS e della Gestapo. In questo caso si tratta di assicurare alla giustizia un pluri assassino e salvare l'innocente vittima designata, per motivi politici, facendo trionfare la vera giustizia. Interessanti dialoghi sulla religione e sulla filosofia, anche se il film mette più in evidenza e bene, il clima instaurato dai nazisti in una Germania prossima alla disfatta. Ottima sceneggiatura e buone interpretazioni.
Un film di Siodmak che parla della Germania nazista per la prima volta dopo il suo esilio negli Usa. Il taglio è particolare perché intreccia abilmente il thriller (con un Mario Adorf eccezionale nella parte del serial killer) con la storia tedesca (e non solo) al tempo della seconda guerra mondiale. Non mancano le scale (basti pensare al primo omicidio) tanto care al regista e neppure i chiaroscuri che tanto ci hanno fatto amare i suoi noir. Decisamente un bel film.
Buon film che funziona discretamente sia come intrattenimento di genere (thriller con accenti drammatici e bellici), sia come ricostruzione della mentalità nazista e dei suoi metodi. La sceneggiatura fornisce dialoghi e sfumature interessanti, mentre il meglio è costituito dalla regia di Siodmak e da una bella fotografia chiaroscurale che è funzionale al narrato. Da vedere se ve ne capita l'occasione.
Oscillando fra thriller e dramma bellico, Siodmak non concede sconti al recente passato della sua Germania, mostrandoci l'ottusa arroganza di un regime nazista che, in nome dei suoi distorti ideali, non esita a insabbiare le gesta di un maniaco omicida e a punire chi ancora si ostina a credere nel rispetto della legge e nella giustizia. Solida sceneggiatura, bella fotografia e convincenti prove attoriali: al primo ruolo di spessore, Adorf è un credibile psicopatico, ma le simpatie dello spettatore vanno al commissario di Holm e alla Düringer.
MEMORABILE: L'omicidio della cameriera; Adorf in casa con la vedova ebrea; Il finale alla stazione.
1944, Amburgo: per l'omicidio di una donna viene arrestato il suo amante, un piccolo funzionario del partito ma un ispettore scopre che si tratta invece dell'ennesimo delitto di un minorato mentale. Il regime, come avviene in tutte le dittature, non vuole che si parli di delitti seriali... Uno dei migliori film diretti da Siodmak in patria in cui, più che l'aspetto propriamente thriller, ad essere interessante è la ricostruzione ambientale. Di pregio la fotografia dai toni espressionisti, efficace il cast con Adorf molto credibile nel ruolo del brutale ed ingenuo assassino.
MEMORABILE: La corsa fra gli alberi di Bruno, durante la ricostruzione di uno dei suoi delitti
Robert Siodmak HA DIRETTO ANCHE...
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Zender, il Mereghetti e non solo (anche imdb) lo inserisce col titolo Ordine segreto del terzo reich che qui è stato messo come aka. D'altronde anche la locandina lo mette come titolo principale. Che facciamo? Cambiamo?
Sì, Buono. Stavo appunto cercando anche io altre fonti per vedere con quale titolo lo catalogano.
A questo punto direi che, forse, sarebbe meglio cambiare anche noi.
DiscussioneZender • 27/12/15 07:51 Capo scrivano - 47726 interventi