L'agguato - Ghosts from the past - Film (1996)

L'agguato - Ghosts from the past

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/05/11 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 15/05/11 20:27 - 4768 commenti

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Buon legal-drama basato sul vero processo di Byron De La Beckwith. Il rischio di sprofondare nei soliti clichè è dietro l'angolo, ma la mano sicura del regista e i bravi attori evitano questo pericolo. Bravo Baldwin procuratore deciso a scoprire la verità. Ci sono la Goldberg vedova in cerca di giustizia e Woods assassino borioso al punto giusto. Non è un capolavoro, ma è decisamente ben fatto. Merita la visione.

Galbo 20/03/12 16:08 - 12380 commenti

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Autore che spazia con destrezza dal genere drammatico (Misery non deve morire) a quello brillante (Harry ti presento Sally), Rob Reiner tenta con L’agguato il tema processuale e della denuncia sociale sullo scottante (specie per gli americani) motivo del razzismo. Sulla carta interessante, il film pecca di prevedibilità e racconta una storia scontata peraltro, interpretata da un cast inadatto, a partire da uno scipito Alec Baldwin nei panni del procuratore.

Daniela 5/05/17 22:01 - 12626 commenti

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Dopo oltre 25 anni, la vedova di un attivista per i diritti degli afroamericani assassinato da un leader del KKK riesce ad ottenere un nuovo processo... Soggetto ispirato ad un fatto di cronaca, raccontato con scrupolo informativo ma in maniera piuttosto piatta e televisiva nel senso tradizionale del termine, con troppo spazio dedicato alle vicende personali di un Baldwin poco incisivo. Anche Woods risulta meno efficace del solito, mentre ben figura Goldberg, alle prese con l'unico personaggio per cui scatta l'empatia. Nel complesso: opera modesta, ma valida come spunto per approfondimenti.

Saintgifts 7/09/17 09:59 - 4098 commenti

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1963. Mentre il presidente degli Stati Uniti Kennedy parla alla tv dei diritti civili, a Mound Bayou, nello stato del Mississippi, viene assassinato Medgar Evers, attivista politico di colore. È l'incipit del film, basato quindi su una storia vera,; un film che si sviluppa poi sulle vicende giudiziarie che seguirono l'assassinio. Direzione piuttosto piana di Reiner che concede solo a Woods (che impersona l'assassino) di uscire dalle righe per evidenziare il carattere dell'omicida. Bene il resto del cast, con una Goldberg che solo nel finale esplode.

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