L'isola degli zombies - Film (1932)

L'isola degli zombies
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: White zombie
Anno: 1932
Genere: horror (bianco e nero)
Note: Aka "L'isola degli zombi". Il film si basa sul libro di William B. Seabrook "The magic island" (1929).

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Bela Lugosi gran maestro nell'arte della zombificazione. Sfruttando leggende haitiane secondo le quali gli zombi altro non sono che uomini “drogati” che dopo uno stato di morte apparente “resuscitano” per eseguire diligentemente gli ordini del loro “padrone” perdendo totalmente la propria forza di volontà, il regista Victor Halperin richiama l’ex Dracula ungherese cercando una volta di più di sfruttare il suo sguardo magnetico (che infatti ritorna in frequenti primi piani a tutt'oggi un po' ridicoli). La storia è minimale e racconta di un ricco possidente haitiano che, dovendo fare da padrino al matrimonio di una donna della quale si innamora, decide di ricorrere ai sortilegi di un...Leggi tutto ambiguo stregone locale (Lugosi) per avere con la forza l'amore che non può ottenere con mezzi “tradizionali”. WHITE ZOMBIE è un horror a dir poco datato, che per molte caratteristiche (costumi, recitazione iperteatrale, eccesso di gestualità...) sembra quasi appartenere all'epoca del cinema muto; Lugosi si spreca in gesti incomprensibili (caratteristico l’agganciarsi delle falangi delle due mani quando è il momento di attivare i “suoi” zombi), in sguardi che dovrebbero terrorizzarci, ma riesce a ottenere un buon effetto solo nel finale, quando si schianta sugli scogli volando dall'alto di un castello. Discreta invece la caratterizzazione degli zombi, bianchi e terrei al punto giusto, già in grado in qualche modo di anticipare gli orrori che Romero e compagni renderanno davvero concreti solo trent’anni dopo. Un horror d'altri tempi, oggi quasi commovente, con qualche inquadratura discreta e un bel clima cimiteriale.

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Caesars 3/09/08 08:30 - 3772 commenti

I gusti di Caesars

Sicuramente molto datato questo horror basato sul culto degli "zombi" (se non erro dovrebbe essere il primo film ad occuparsi di tali personaggi). Tutto si basa sulla recitazione e la teatralità del grande Bela Lugosi (numerosi ed insistiti i primi piani sui suoi occhi e sulle mani che si "agganciano" per richiamare in suo aiuto i non morti) ma mantiene comunque ancora oggi un discreto fascino, dovuto alla bella realizzazione di alcune sequenze. Tre pallini li può meritare.

Undying 5/04/09 22:52 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Il valore del film è fuori discussione, trattando tra i primi (se non primo assoluto) della leggendaria mitologia haitiana fondata sul voodoo. In questo è fedele alla tradizione - focalizzata sul personaggio "magico" di Legendre (un sempre convincente Bela Lugosi) - che tratteggia il non-morto destinato a finire come "forza lavoro" di bassa manovalanza (qui ad uso dei mulini a vento). Lontano da un minimo di senso critico o sociale, il film di Halperin appare però oggi assai datato e manieristico, anche se le ritmate cantilene voodoo generano certa apprensione. Ha un seguito, molto peggiore.

Enricottta 24/12/09 15:56 - 506 commenti

I gusti di Enricottta

Non esente da tentativi manieristici che straripano nel comico involontario, "White Zombie" si inserisce autorevolmente nel filone "zombiano" di cui è capostipite. L'atmosfera che riesce a creare Halperin è nebbiosa al punto giusto, Lugosi con i suoi primi piani troppo teatrali come al solito fa l'imitazione di se stesso. L'acme del delrio si tocca con la descrizione o presentazione degli zombies, conferendo loro quella "dignità" di minoranza etnica che mai in futuro (con rappresentazioni di massa, o riprese sfuocate e anonime) meritano.

Von Leppe 11/10/10 13:54 - 1255 commenti

I gusti di Von Leppe

Una delle migliori interpretazioni di Bela Lugosi dopo Dracula e primo film sugli zombi. Fotografia oscura nel paesaggio tropicale con scenografie e sfondi dipinti eccezionali. Lugosi, stregone dallo sguardo ipnotico e la gestualità da mago, crea zombi suoi schiavi. È una favola gotica molto ben riuscita, ambientata nelle isole caraibiche dove ci sono alcune inquadrature che sembrano dipinti, come quella del palazzo sulla collina in riva al mare, che ricorda (parere personale) vagamente alcuni dipinti di Arnold Bocklin.
MEMORABILE: I primi piani di Murder Legendre quando compie i suoi malefici.

Cotola 14/11/10 03:04 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

L'importanza storica del film (forse il primo a parlare di zombi) è indubbia. Peccato però che il regista sprechi malamente il potenziale del soggetto sotto tutti i punti di vista: sia quello horror-visionario (deludente e scialbo) sia quello del sotto testo fatto di critica sociale (quasi del tutto nulla nonostante alcuni accadimenti del narrato). Lugosi recita nel solito modo teatrale (che ad alcuni può dare noia); un po' (ma davvero poca) di atmosfera e poco altro. Imho, Tourner, Romero, Craven e affini sono lontani anni luce.

Giùan 31/05/11 12:49 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Opera dall'importante valore storico (primo riferimento diretto alla tematica zombie, che poi tanto cinema horror a venire segnerà) ma decisamente datato relativamente allo specifico filmico: lento nonostante la durata tipica, allora, del genere; del tutto legato alla stagione del muto e macchinosissimo nello script. La recitazione di Lugosi, al solito, è tanto manierata da apparir straniata e per ciò appunto affascinante. Bella l'idea degli zombie pallidi. Bel reperto archeologico. Pezzo da museo insomma.

Rigoletto 18/01/12 11:30 - 1785 commenti

I gusti di Rigoletto

Benchè estimatore di horror non ho mai amato troppo i film sugli zombi, e il motivo per cui ho cercato questa pellicola è la presenza di Bela Lugosi. A conti fatti, pur riconoscendo al film la sua importanza storica, non posso non notare che proprio non decolla e la presanza di Lugosi salva il film solo in parte. Ottima la location tropicale.... malsana. Peccato: il potenziale (ancora inesplorato) c'era tutto. Un'occasione presa a metà. **1/2 di stima.
MEMORABILE: Gli sguardi degli zombi.

Puppigallo 25/10/12 10:49 - 5250 commenti

I gusti di Puppigallo

Siamo proprio nella preisthorroria cinematografica. Ma la pellicola, anche se faticosamente, a causa soprattutto delle assurde espressioni del volto di alcuni attori, mantiene ancora oggi una sua dignità, grazie alla storia, lineare, ma che riesce qua e là a dare vita a discreti spunti (la fabbrica con manodopera "speciale", che si spera non veda qualche dirigente Fiat, o potrebbero venirgli strane idee..), o il fatto che gli zombi facciano tutti la stessa cosa, anche se uno si lancia da una rupe. Vedibile. Nota di merito per Lugosi, aggrappato con denti e unghie al suo primordiale personaggio .
MEMORABILE: Le sepolture in mezzo alla strada, perchè altrimenti si fregano i morti!; Il Lugosisguardo, che oggi fa un po' sorridere; La rocca sul precipizio.

Rufus68 15/01/17 20:13 - 3818 commenti

I gusti di Rufus68

Il film risente ancora della qualità espressiva del muto e, infatti, le migliori scene sono quasi silenti: la prima apparizione degli zombi, la Bellamy costretta a uccidere, i morti-in-vita al lavoro nel mulino (con quegli scricchiolii a fare da sfondo sonoro). Suggestive le scenografie e alcune trovate (l'aria d'opera che aleggia sul paesaggio haitiano). Lugosi mefistofelico e gigione come non mai, a suo perfetto agio nelle vesti di sadico manipolatore. Va gustato in originale.

Faggi 24/03/17 16:12 - 1548 commenti

I gusti di Faggi

Bella ragazza concupita e insidiata; genio del male risoluto all'abominio; zombi spaventosi e grotteschi; luoghi sinistri, misteri esotici, erotismo necrofilo: materia prima di una perla macabra con fascino espressivo e primati storici. Non è antiquariato; c'è sperimentazione (con morbide nostalgie per il linguaggio del muto); gusto scenico, sottigliezze tecnico-formali (certe dissolvenze e sovrapposizioni, la sonorizzazione, le scene silenziose) e originalità di racconto (intrattenimento). Lugosi fa Lugosi: straordinario, magnetico, divertito.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Revolt of the zombiesSpazio vuotoLocandina RevengeSpazio vuotoLocandina Non bussate a quella portaSpazio vuotoLocandina Urge

Pinhead80 11/04/20 17:52 - 4715 commenti

I gusti di Pinhead80

L'occhio magnetico del perfido "murder" Legendre (un impeccabile Bela Lugosi) s'impossessa dell'anima dello spettatore sin dalle primissime battute, portandolo nella misteriosa e magica Haiti. Gli zombi qui sono anime tormentate e costrette a lavorare senza sosta per il proprio padrone e non hanno nulla a che vedere con le rappresentazioni recenti. Il bianco e nero e la telecamera esaltano i gesti del diabolico protagonista pronto a soggiogare al suo volere le proprie vittime. Un'opera dal valore storico notevole.

Deepred89 5/05/20 17:38 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Oltre quattro anni di cinema sonoro alle spalle ma, tolti dialoghi e musiche, sembra di stare ancora nel bel mezzo del decennio precedente: vetusti primi piani frontali di volti in struggimento, sovraesposizioni e primordiali split-screen di assoluto candore, uno sposino con rossetto scuro e Lugosi che dovrebbe inquietare contraendo il monociglio. Tale fascino naïf non riesce però a oscurare la pochezza della sceneggiatura, che riempie a stento i 67 minuti di durata. Discreta atmosfera e discreti zombi, ma sorvoliamo sulla loro uscita di scena.

Daniela 8/04/22 14:49 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Innamorato di una donna in procinto di sposarsi con un altro, un possidente si rivolge ad uno stregone in grado di indurre una morte apparente per poi sfruttare i presunti cadaveri come schiavi privi di volontà... Ispirato a leggende haitiane per il soggetto e al cinema espressionista tedesco per la forma, il primo film zombico della storia appare oggi molto ingenuo e datato, come pure l'interpretazione da film muto di Lugosi che sembra il conte Dracula in vacanza, tuttavia sarebbe ingeneroso non riconoscerne l'importanza: sia pur barcollando, ne avrebbero fatta di strada gli zombi!
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Undying • 31/05/09 16:30
    Risorse umane - 7574 interventi
    Disponibile in DVD label Ermitage Cinema.

    Oltre al film (in lingua originale ed in italiano) proposto in formato full screen 4:3 qualche scheda tecnica tra gli extra.

    Lo segnalo, pur se da molto tempo disponibile in digitale, perché si può rintracciare nei cestoni dei negozi a meno di 4 € con il titolo de L'Isola degli zombi.

    Sotto: cover del DVD
    Ultima modifica: 1/06/09 00:32 da Undying
  • Curiosità Undying • 26/10/09 01:50
    Risorse umane - 7574 interventi
    Realizzato da entrambi i fratelli Halperin, il film vanta una sorta di sequel/remake ad opera degli stessi autori realizzato nel 1936: Revolt of the Zombies.
  • Homevideo Undying • 1/11/09 15:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il film è stato ridoppiato (purtroppo male), anche se non saprei dire se in occasione di questa specifica edizione.
    La durata complessiva si ferma a 67 minuti ma, stando ad imdb, potrebbe esistere una edizione canadese di 85 minuti.
    Ultima modifica: 1/11/09 15:08 da Undying
  • Homevideo Rebis • 1/11/09 23:55
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Il film è stato ridoppiato (purtroppo male), anche se non saprei dire se in occasione di questa specifica edizione.
    La durata complessiva si ferma a 67 minuti ma, stando ad imdb, potrebbe esistere una edizione canadese di 85 minuti.


    Anch'io conservo un ricordo pessimo del doppiaggio. Però nel DVD Ermitage è presente anche l'audio inglese originale (purtroppo senza sottotitoli).
  • Homevideo Von Leppe • 22/10/12 18:24
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Qualcuno sa com'è l'edizione uscita per la Dcult?
    Se è restaurata?

  • Discussione Rebis • 22/10/12 18:43
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Zender che sia il caso di mettere il titolo italiano? L'isola degli Zombies: in dvd ormai lo si trova così ;)
  • Homevideo Rebis • 22/10/12 19:11
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    L'edizione precedente non era malaccio: basterebbe ci fossero i sottotitoli in italiano per evitare il ridoppiaggio e sarebbe potabile :)
  • Discussione Zender • 22/10/12 19:38
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ok. Io comunque non capisco perché in Italia si sta diffondendo sta mania di chiamarli zombie (pure col plurale, zombies), quando li abbiamo sempre chiamati zombi! C'è un clamoroso classico romeriano che da noi si chiama Zombi, non zombies! Perché mai dovremmo chiamarli zombies???
  • Homevideo Buiomega71 • 23/10/12 00:46
    Consigliere - 25892 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    L'edizione precedente non era malaccio: basterebbe ci fossero i sottotitoli in italiano per evitare il ridoppiaggio e sarebbe potabile :)

    Concordo con Rebis, non male la precedente edizione della Ermitage (se si pensa agli anni che ha sul groppone il film)
  • Curiosità Rufus68 • 15/01/17 19:54
    Contatti col mondo - 218 interventi
    Il film si basa sul libro di William B. Seabrook "The magic island" (1929).
    Da noi ne sono stati tradotti almeno due capitoli.

    Il primo, "Dead men working in the cane fields", come "Gli zombi ovvero i morti che lavorano" nell'antologia "Frankenstein & Company" (1965; tr. di Ornella Volta) e in "Storie vere del mondo occulto" (1966; tr. di Elena Vaccari).

    Il secondo, "Toussel's pale bride" come "La moglie bianca" in "Occulta. L'omnibus del soprannaturale" (1988; tr. di Giuseppe Lippi).