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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Throw Momma from the Train
Anno: 1987
Genere: commedia (colore)
Regia: Danny DeVito
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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Il primo film di Danny DeVito regista nasce con non poche ambizioni, tentando in qualche modo di rileggere in chiave grottesca il classico di Hitchcock DELITTO PER DELITTO, fonte scaltramente citata come film-spunto dal quale l'aspirante scrittore Owen (DeVito) trae l’idea di “scambiarsi” i delitti col suo insegnante Larry (Billy Crystal). Evitata così subdolamente l'accusa di plagio, il regista imbastisce una storia priva di veri spunti interessanti e che ha nelle inquadrature bizzarre (abusati gli zoom, le riprese ad altezza DeVito…) l'unica apparente ragion d'essere. Ma detto...Leggi tutto della buona tecnica e del discreto talento visivo dell'esordiente DeVito non resta molto. Crystal conferma di poter funzionare come attore comico soprattutto se può contare su di una sceneggiatura brillante capace di maschere certi limiti, DeVito attore suscita tenerezza ma non applausi. La figura della madre (Anne Ramsey) di cui sbarazzarsi funziona, nella sua esagerazione caricaturare enfatizzata dai continui zoom sul suo volto, ma diventa quasi subito ripetitiva, un po' come prevedibile e spesso noioso appare un po' tutto il film. Persino il finale, che prometteva di essere per una volta originale, si stempera in un buonismo fastidioso di cui proprio non si sentiva la necessità. A tratti il film diverte, questo va detto (le scene al corso per aspiranti scrittori sono spassose, alcuni duetti DeVito/Crystal indovinati), ma si sente che dietro manca un soggetto in grado di evolversi, che infatti troppo presto si ripete senza costrutto. In definitiva una commedia stanca.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Rambo90 - Quello che si dice un buon film:
Galbo, Lovejoy, Enzus79, Daniela - Non male, dopotutto:
Puppigallo, Hackett, Cotola, Buiomega71, Ellerre, Paulaster, Lupus73 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr. - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Max92, Maxx g
La sceneggiatura è praticamente inesistente. Sembra essere solo un pretesto per vedere all’opera l’inedita coppia comica Crystal-De Vito. Su di loro, nulla da dire (De Vito se la cava bene come cinquantenne mai cresciuto, con mamma a carico. Mentre Crystal è in parte e piuttosto simpatico). Purtroppo però, il gioco regge poco meno di un’ora, dove si può sorridere delle disgarzie casalinghe subite da De Vito a causa della logorroica e mostruosa madre; e sopratutto, si può apprezzare il lento coinvolgimento in esse di Crystal, fino a... Non male dopotutto.
MEMORABILE: De Vito suona la tromba nelle orecchie della madre dormiente per ucciderla. Lei si sveglia e dice: "Ho sognato che Louis Armstrong voleva uccidermi".
Diretto ed intepretato dal comico Danny DeVito, il film prende le mosse dallo stesso spunto narrativo del film di Alfred Hitchock Delitto per delitto . Se quello è però un thriller molto tirato con ampi risvolti psicoanalitici, Getta la mamma dal treno presenta l'andamento di una commedia grottesca cui il regista dona un ritmo molto elevato adeguatamente sostenuto dalle brillanti trovate della sceneggiatura e dal valido cast, capeggiato dallo stesso regista e da Billy Crystal.
Divertente rilettura in chiave di commedia nera del classico di Hitchcock, si avvale di una sceneggiatura spumeggiante, dialoghi briosi, gran ritmo e tre attori da applausi a scena aperta: De Vito, Crystal (mai più a questi livelli) e Anne Ramsey. Almeno un paio di scene sono da ricordare. Da riscoprire.
Gradevolissima commedia con una coppia di attori al top della forma: Crystal senza strascichi rosa (che pur bene sa interpretare) insieme al vulcanico De Vito dà vita ad un duetto davvero memorabile. La storia è una gustosa parodia che cita Delitto per delitto di Hitchcock in maniera affettuosa, è divertente e regala momenti di spasso garantito. Con una punta di cattiveria in più poteva diventare sublime.
Mediocre esordio cinematografico di Danny De Vito che confeziona un modesto giallo-rosa che fa il verso ad Hitchcock e che non riesce né a divertire né a generare un minimo di tensione narrativa. Colpa soprattutto di una sceneggiatura piuttosto scontata che riserva ben poche soprese e che sceglie strade già percorse in passato infinite volte. In ogni caso un'occhiata si può anche dargliela.
Commedia nera con alla regia Danny DeVito, a cui consiglierei di fare solo l'attore per quello è il ruolo che sa fare veramente bene. Crystal invece sembra una spalla non troppo convincente. Il contrario della mamma racchia ed antipatica. Non si poteva chiedere un altro finale.
Alla sua prima regia, Danny DeVito confeziona una pellicola talmente squinternata da suscitare più stupore ed imbarazzo che ilarità. Sceneggiatura dozzinale ed obsoleta, interpretazioni bolse (Crystal) o macchiettistiche (DeVito) e un finale che definire patetico è poco. Una commediola banale ed insipida, che tuttavia (ed è la cosa più irritante) si dà arie da black-comedy, dimenticandosi dello zuccheroso ed inutile buonismo di cui è cosparsa. Indimenticabile (ed unica ragion d'essere del film) Anne Ramsey, meritatamente candidata all'Oscar.
MEMORABILE: Signora Lift (Anne Ramsey): "Ooooooweeeeeeen!!! Pezzo di idiota!!!".
Crystal, in crisi professional/sentimentale causa ex moglie, è insegnante di "scrittura creativa" in un corso frequentato da De Vito, ometto di mezz'età oppresso da una madre tirannica. Entrambi vorrebbero vedere morte le donne che stanno rovinando loro la vita, ma c'è il problema del movente... Remake in chiave buffa di Delitto per delitto, con carenze a livello di script e un finale troppo buonista, ma reso gradevole dalla simpatia naturale di DeVito, mentre Anne Ramsey si piazza bene nella top ten delle più terribili megere dello schermo.
MEMORABILE: la collezione di monetine tutte uguali, ma ciascuna legata ad un ricordo felice
Dopo un episodio di Storie Incredibili e prima del successo della Guerra dei Roses, il simpatico DeVito dirige con cipiglio raimiano una parodia (non sempre riuscita) dei gialli hitchcokiani. Tra simpatiche gag (i sogni ad occhi aperti di DeVito mentre elimina nei modi più assurdi e demenziali la mostruosa mammina, i tentativi di uccidere la moglie di Crystal, il cameo gayo di Rob Reiner) e altre meno riuscite (il brutto finale politically correct), ci si diverte abbastanza. Sgangherato e imperfetto, ma con una certa verve che lo rende piuttosto godibile.
MEMORABILE: La Pepsi al veleno; DeVito che stura le orecchie con le forbici (!) alla madre virago; La moglie di Crystal che si diverte col giardiniere hawaiiano.
Divertente commedia nera di DeVito, molto curata e addirittura ricercata nello stile di alcune inquadrature. La trama è molto semplice e ricca di elementi spassosi, ma il motore della pellicola è la coppia DeVito-Crystal, brillante e ben assortita. Più che giusta, inoltre, la candidatura all'Oscar per la Ramsey, che interpreta la sua memorabile madre dispotica e insopportabile. Notevole.
Danny DeVito HA DIRETTO ANCHE...
Non un film perfetto quello di De Vito al suo esordio da regista, anche se il tentativo di mettere in piedi una commedia di buon livello è in parte riuscita. Ottimi gli attori ma purtroppo i dialoghi un po’ fiacchi non riescono mai a trascinarci abbastanza dentro quest’avvincente storia di derivazione hitchcockiana. Rimane comunque un prodotto sfizioso, a metà strada tra le commedie americane dallo humor sottile e quelle più comico-demenziali.
Insegnante e allievo si troveranno invischiati in un omicidio incrociato. DeVito scopiazza i gialli di Hitchcock per i contenuti e, ogni tanto, prova a divertire con qualche ideuzza criminosa. Crystal resta spuntato dai dialoghi soprattutto perché viene oscurato anche dal ruolo della mamma dispotica. Seconda parte che vira in direzione di una classica conclusione buonista e cala d'interesse. I momenti migliori sono con DeVito al limite dello psicotico.
MEMORABILE: Le telefonate dalle diverse cabine; La polpetta con le pinne; Le forbici tra le orecchie.
Commediola in perfetto stile anni '80 con soggetto simpatico che però faceva presagire qualcosa di più consistente, con un humor noir più spiccato e magari un intreccio di gag più articolato; purtroppo il binomio regia-sceneggiatura non osa abbastanza ed è proprio questo il limite di quella che rimane una pellicola con un'idea di base brillante ma una realizzazione che sembra solo accennarvi, e se non fosse per le interpretazioni dei due attori principali probabilmente non arriverebbe neanche ad essere sufficientemente interessante per la visione.
Poteva promettere bene, anche se la trama non è di certo originale. Altrettanto poteva funzionare la coppia con Billy Crystal, ma allo stesso tempo, gag da ricordare assai poche se non nessuna. La madre (Anne Ramsey) si salva, anche se da noi viene aiutata dal doppiaggio. La pellicola risulta noiosa, senza sussulti, senza scene da ricordare particolarmente, con un finale che lascia così... Peccato.
MEMORABILE: La discesa in cantina di Larry tramite... porta.
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- Un classico che si lascia guardare sempre molto volentieri. Una commedia brillante e molto divertente.
- Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (lunedì 25 novembre 1991) di Getta la mamma dal treno:
[img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/gettalamamma.jpg[/img]
