Real fiction - Film (2000)

Uno dei film meno conosciuti del prolifico regista coreano, ma non per questo meno bello o meno importante delle altre sue opere. Un artista di strada viene continuamente vessato dai suoi clienti che non apprezzano il suo lavoro e lo mortificano pubblicamente. Un avvenimento insolito farà esplodere la sua vendetta.... I tratti tipici dei film di Kim Ki-duk ci sono tutti: protagonista silenzioso e dialoghi ridotti all'osso, incomprensione e solitudine. Un film nel film cha dà luogo a molteplici interpretazioni. Assolutamente da riscoprire.

Un pittore di strada, continuamente maltrattato da clienti, bulli e donne ha finalmente l'occasione di prendersi le sue "rivincite". Film poco conosciuto di Ki-Duk, appartenente al suo primo periodo artistico meno ecumenico e più violento nonché grezzo nella forma, ma comunque intrigante. A tratti lascia un po' basiti, come accadrà anche in certe pellicole future, e non è certo semplice interpretare cosa avesse in mente il regista e cosa volesse dirci. Ma forse, a volte, il bello del cinema in generale e di questa pellicola in particolare, è proprio questo.   

Ritrattista viene bullizzato ma avrà la sua vendetta. Film tra l’esperimento e il reality nel quale i tempi contenuti e una certa sommarietà narrativa non riescono a coinvolgere nella classica storia di rivalsa. Il vendicatore è più teatrale che altro e solo in qualche ripresa ravvicinata si nota un minimo sforzo creativo. Ki-Duk si fa riconoscere nell’uso misurato di musiche d’atmosfera e nel tocco finale che umanizza la vicenda.