Morto che parla - Corto (2000)

Vicari confeziona un'opera decisamente interessante. Ripropone il personaggio di "Stracci" del film La ricotta di Pier Paolo Pasolini e ne dà una sfumatura nostalgica, dove si ricordano i bei tempi che furono con le relative speranze e illusioni e dove il presente è oscuro proprio come lo aveva a suo tempo predetto Pasolini. Cipriani fa quasi tenerezza nella sua infinita naturalezza. Le parole di Pasolini sono sempre attuali e danno spessore al cortometraggio. Da vedere.

Struggente, appassionato ma anche colorito e arguto omaggio a Pasolini, rivisto e sofferto negli incubi di uno dei suoi attori iconici, Mario Cipriani, alias lo Stracci della Ricotta. Fuori dal rischio della retorica (con un finale che poi, pasolinianamente, cambia di segno al tutto), il corto ci porta dentro al sentimento della perdita e dell’assenza del poeta delle borgate, ondeggiando abilmente tra citazioni visive-verbali e una visionarietà originale, che incarna – attraverso il protagonista “orfano” – l’attuale smarrimento di tutti noi.