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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lui, lei e l'altra: il triangolo amoroso più classico si trasforma in thriller moderno nelle mani dello specialista Adrian Lyne (appena uscito dal sesso torrido e trasgressivo di 9 SETTIMANE E 1/2), capace come pochi di cogliere l'essenza del suo tempo. Ammirevole e innovativo nel mostrare parti di colpevolezza in ogni personaggio (persino nella moglie Anne Archer, troppo superficiale e impulsiva), nel rendere tutti antipatici, FATAL ATTRACTION ha messo il dito nella piaga di un'attitudine comune alla maggioranza degli uomini: l'adulterio mordi-e-fuggi, troppo spesso liquidato senza pensare alle conseguenze nei confronti dell'altro. Certo...Leggi tutto la situazione qui è esasperata, drammatizzata anche per esigenze di spettacolarità, ma l'abilità di Lyne (e dello sceneggiatore inglese James Dearden, che l'ha sviluppata a partire da un proprio cortometraggio) è tale che viene resa tremendamente credibile e per questo inquietante. Una messa in scena essenziale, senza fronzoli, una direzione perfetta degli attori (e una Glenn Close memorabile), una regia e un montaggio che non perdono un colpo, dialoghi curatissimi hanno fatto di FATAL ATTRACTION un classico assoluto, una pietra miliare degli Anni Ottanta, gravido di tensione in ogni fotogramma, denso di trovate (inevitabilmente un po' artificiose) che appassionano e coinvolgono in attesa di conoscere la mossa successiva inventata dalla “rovinafamiglie” Glenn Close. Michael Douglas, una volta di più, dimostra di rappresentare al meglio l’uomo qualunque (come gli accadrà in UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA, RIVELAZIONI...), eccellente interprete dei problemi che affliggono soprattutto i ceti sociali medio-alti. Molte le sequenze entrate nella storia, violentissimo il finale, quasi degno di un horror. Peggiore il finale alternativo.

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Magnetti 11/04/07 18:39 - 1103 commenti

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Certo dopo aver visto questo film gli uomini con relazione sentimentale stabile e consolidata ci penseranno su due volte prima di tradire la propria compagna: chi può scommettere che la fugace amante non sia proprio un tipo alla Alex Forrest? Una specie di incubo, con scene a volte terrificanti (l'abbraccio con taglio delle vene, il tremendo finale) in cui Glenn Close recita benissimo la parte della psicopatica, sentimentalmente instabile e vendicativa amante insoddisfatta. Bravo anche Michael Douglas. Da vedere.

Caesars 21/11/07 14:31 - 3778 commenti

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Un buon thriller che vanta un'interpretazione straordinaria di Glenn Close nella parte dell'amante psicopatica. Da parte sua il regista Adrian Lyne si limita a mettere correttamente in scena una vicenda con numerosi colpi di scena, che non lascia un attimo di tregua allo spettatore. Praticamente un quasi remake di "Brivido nella notte", esordio registico di Clint Eastwood.

Capannelle 20/11/07 11:21 - 4398 commenti

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Grande film. La trama è semplice ma gli attori e la suspence narrativa sono notevoli. Sopra a tutti una Glenn Close da Oscar nella sua instabilità e imprevedibilità. Poi Douglas nel classico ruolo del pater familias, senza troppe ipocrisie e freni inibitori, che deve gestire una situazione diventata a dir poco allucinante. Situazione che rimane comunque credibile, perché la vicenda dimostra un ottimo equilibrio/incastro tra i momenti di vita ordinaria e quelli thriller. Brava anche la Archer.
MEMORABILE: Tutte le sfuriate di Alex Forrest.

Stubby 24/11/07 09:33 - 1147 commenti

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Un discreto thriller girato con necessaria cura e attenzione per i particolari, ma da ricordare soprattutto per la bravura dei suoi interpreti. Su tutti bisogna senz'altro citare Glenn Close, che mette davvero i brividi con la sua interpretazione della pazza psicotica, brava e tremendamente convincente.

Undying 26/11/07 20:44 - 3807 commenti

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Sa davvero di poco questa sorta di erotico-thriller, che si vorrebbe ammantato di pretese intellettuali mentre ha radice nella pochezza di un soggetto già visto (con più onestà) l'anno precedente, grazie alla mano del medesimo regista: Nove Settimane e Mezzo. La "passione -o attrazione che dir si voglia- fatale" si sviluppa tra un primo tempo venato di fascinazione ed un secondo tempo, precipitato nella disperazione della seduttrice, costretta a vedersi rinnegata e disprezzata tanto da meditare lucida vendetta. Viaggia lento, verso la noia.

Il Gobbo 29/11/07 09:10 - 3015 commenti

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Immortalato dall'indimenticabile coniglio in pentola, uno psico-thrillerone abbastanza prevedibile ma tutto sommato guardabile, malgrado i vizi incurabili di Lyne (orgoglioso alfiere del peggior piattume visuale di quel decennio), non fosse che per un dettaglio fondamentale (di quelli in cui si nasconde il diavoletto): ma perchè mai uno dovrebbe prendersi come amante Glenn Close ?

Galbo 25/03/08 07:15 - 12380 commenti

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Film che (come molti tra quelli diretti da Adrian Lyne) ha avuto un successo sproporzionato rispetto al suo reale valore artistico. Si tratta di un'opera assolutamente routinaria e totalmente prevedibile nei suoi sviluppi (finale compreso) girata con ritmi da spot pubblicitario (molto in voga negli anni in cui venne realizzato) e contesto da thriller soft core che si ferma là dove il pubblico medio si aspetta. Anche gli attori (con un Douglas particolarmente spaesato) fanno il minimo indispensabile.

Ciavazzaro 12/07/08 13:06 - 4768 commenti

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Capostipite che creò un vero e proprio filone di film con la stessa tematica tra gli anni '80 e tutti gli anni '90. Ovviamente questo è il migliore, non tanto quanto a trama (con donna psicotica che comincia a farne di tutti i colori e finale in cui non la si riesce a fermare), ma per un ottimo cast: la pazza Close innanzitutto, ma è bravo anche il marito traditore Douglas. Da vedere.

Cotola 9/02/09 19:30 - 9009 commenti

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Sopravvalutato film di uno dei registi più sopravvalutati di sempre, che tuttavia in questo caso realizza una pellicola più che passabile (ma non eccezionale), che si lascia guardare e che intrattiene fino alla fine nonostante a tratti sia un po' scontata. Ottima la prova attoriale della Close.

Schramm 15/10/17 17:43 - 3490 commenti

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In 2 mesi e spicci Bataille è icastico come uno spot; al cupido dissolvi basta un weekend per fare del sogno americano un incubo, con Era e Cio-Cio-San facenti surf su ondose implicazioni sociologiche che rischiano di travolgere il film; ma Lyne, postmoderno Truffaut che fa il diavolo e la versiera, gitta il film, e noi con lui, al servizio della psicopatologia della vita amorosa mandata in taglienti frammenti barthesiani la cui griglia è la solitudine (di chi tradisce, di chi è tradito, del sedotto e abbandonato). La Close, un cognome un ruolo, è leonessa tra le parole amour e fou.
MEMORABILE: Il collegamento acquatico tra incipit (le cisterne) e finale (la vasca-bara), e l'inondazione metaforica nel mezzo.

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Stefania 26/07/09 21:06 - 1599 commenti

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Confezione patinata, bella mela rossa avvelenata. Perché la storia è crudele, angosciante e lo è in maniera autentica, toccando nervi scoperti. Perché tutti, come Dan, desideriamo proteggere i nostri affetti e al tempo stesso siamo attratti dall'avventura e tutti temiamo la rabbia di Alex, la sua solitudine nera e vischiosa come pece. L'escalation della follia di Alex, dapprima patetica, blandamente ricattatoria, poi invasiva, alla fine violenta, si segue col fiato sospeso. Un ottimo thriller!

Lucius 24/01/10 13:58 - 3015 commenti

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Un thriller eccezionale, con personaggi credibili e un'interpretazione agghiacciante che brilla su tutte le altre, quella di Glenn Close, un'attrice di razza che qui eccelle per la sua bravura. Equilibrio perfetto fra suspence e dramma con colpi di scena notevoli. La solitudine della protagonista la porta alla pazzia. Il film è bello con entrambi i finali.

Siregon 18/02/10 12:26 - 352 commenti

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Un capolavoro. Insieme a Jacob's Ladder il miglior film di Lyne. Montaggio impeccabile, la miglior performance di Glenn Close, Douglas piu di routine ma sempre efficace. "Attrazione Fatale" è un film in anticipo sui tempi, dalla scelta delle location all'approccio "horror" di molte sequenze. La fotografia è splendida e sottolinea in modo esemplare le transizioni emotive dei personaggi raccontate da un montaggio che alterna intimità a momenti di rabbia esplosiva. Imperdibile.

Cangaceiro 3/03/10 15:43 - 982 commenti

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La variazione dell'identità di genere del rompiscatole di turno è il tratto distintivo del film. Qui infatti è una donna a tentar di spezzare l'idillio della famigliola da Mulino Bianco. La Close in questo è formidabile: sembra una vera ninfomane assatanata, dai modi animaleschi. Le venature thriller sparse qua e là col bilancino invece regalano soltanto piccoli sussulti. Lyne è troppo prolisso in alcune scene interlocutorie e frettoloso nel chiudere la vicenda con un finale un po' sbrigativo. Douglas centra bene il ruolo del fedifrago. Bella pellicola.
MEMORABILE: La prima inquadratura di sfuggita a Glenn Close...

Tomastich 25/05/10 11:27 - 1255 commenti

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Adrian Lyne è un regista di spessore, che darà il massimo nel successivo Allucinazione perversa (anche se le precedenti pellicole erano di grande qualità). In questo film mette in scena la sventura di un tradimento sbagliato, con la persona sbagliata, al momento sbagliato. Glenn Close assolutamente camaleontica e aggressiva, Michael Douglas che incassa e si dimostra un bravissimo attore.

Giacomovie 17/07/10 17:54 - 1397 commenti

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Un bel film che propone adeguatamente tutte le sfaccettature del triangolo: infatuazione, passione, tradimento, ripensamento, ripicche, tensione e colpi di scena. Michael Douglas è convincente e Glenn Close sa essere attrice di gran classe e sostanza, perfetta per questo ruolo. Tutto questo ed in più una regia di Lyne che non scivola nel patinato (come nel suo precedente 9 settimane e mezzo) rendono il film un cult. ***!

Jandileida 25/11/10 18:04 - 1560 commenti

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"Peccato di pantalone pronta assoluzione" esclamava con sicumera l'indimenticato e indimenticabile Tiberio Murgia ne La grande guerra. Detto che non vale però nella reganiana e patinata New York di fine anni '80 disegnata abbastanza bene da un Lyne al suo meglio (ok, non ci vuole moltissimo). La storia non è originale e in fin dei conti nemmeno lo svolgimento regala grandissime novità, ma il tutto si regge, più che decentemente, sulle spalle di un carismatico Douglas, calato in un ruolo che gli si addice, ed un sulfurea Glenn Close.

Ghostship 29/01/11 00:05 - 394 commenti

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Diciamocelo: Lyne è un fuorbacchione. Il regista nella sua carriera ha sempre tentato di scioccare lo spettatore con le promesse dei flani più che con la sostanza dei suoi lavori, riuscendo sempre a creare un caso mediatico attorno ai suoi film, al di là della mediocrità degli stessi (emblematico in tal senso Proposta indecente). Ma in questo caso, come nel successivo Allucinazione perversa (il suo capolavoro), dimostra di essere un buon regista e di conoscere i meccanismi della tensione, ma anche di saper dirigere e scegliere gli attori.

Il Dandi 30/01/11 23:24 - 1917 commenti

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Ricattatorio e riuscito. La cifra erotica è ancora quella patinatissima del film precedente, ma come thriller decolla e funziona in una seconda parte ad alta tensione (di cui forse si ricorderà De Palma in Doppia personalità). Con questo film Michael Douglas subirà una svolta decisiva nella carriera (fino a dichiararsi sesso-dipendente in percorso di recupero). Glenn Close non è mai stata una "bella", ma essendo una grande attrice riesce a sprigionare tutta la carica di travolgente sensualità dark che il ruolo richiede.
MEMORABILE: Sarò banale, ma a me ha colpito soprattutto il sesso in ascensore. Poi Glenn Close che accende e smorza la luce.

Nmatta 2/03/12 20:25 - 18 commenti

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Film furbo, ruffiano, misogino. Ci costringe a parteggiare per il marito traditore, ridotto a vittima, anche perché lei è una pazza. Contiene tutti gli ingredienti che decreteranno il successo dell'inglese Lyne, praticante del thriller ad alte temperature. Glenn Close bravissima.

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Buiomega71 4/03/12 13:36 - 2901 commenti

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Sembra un remake del Brivido nella notte estwoodiano, ma Lyne ci va giù di pazzia e rasenta l'horror più del texano dagli occhi di ghiaccio. Glenn Close, pervasa da una follia quasi zulawskiana (fil rouge con l'Adjiani di Possession), lucida pazza assassina che fa venire davvero la pelle d'oca. Va di stalking, brandisce coltelli, tenta il suicidio e bolle coniglietti in pentola. Gran finale ultraviolento in tombali vasche da bagno. Lyne partorisce il suo primo capolavoro (seguirà Allucinazione perversa). Culto, cultissimo, quasi indispensabile.
MEMORABILE: Il finto infarto di Michael Douglas; Glenn Close che spegne e accende la luce; Al centralinista: "Vai a farti fottere" e lui: "Da me o da lei?"; Il finale.

Luchi78 8/05/12 11:03 - 1521 commenti

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Quasi due ore di ossessione pura, ben resa dall'inquietante figura di Glenn Close, bellezza opinabile ma di sicuro effetto. Douglas è come al solito impeccabile nel suo ruolo di uomo qualunque, ma sempre affascinante e sicuro di sé, alle prese con situazioni che si complicano all'inverosimile. Il risultato finale del film è ottimo, perché la tensione non molla mai neanche un minuto, la regia è fluida e la sceneggiatura non si disperde in inutili questioni.

Nando 14/05/12 17:41 - 3810 commenti

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La scappatella in ambiente lavorativo e le sue estreme conseguenze; un film che ha generato molte situazioni analoghe nella moderna cinematografia, tuttavia tutto appare abbastanza scontato, anche perché infarcito di erotismo e isterica violenza che personalmente appare poco veritiera. Validi la Close e la "vittima" Douglas.

Belfagor 16/06/12 12:52 - 2689 commenti

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Una scappatella in ambito lavorativo è l'inizio di un incubo per Dan, che si ritrova perseguitato dalla folle Alex. Thriller erotico patinatissimo, ruffiano e ricattatorio, che ci costringe a tifare per il marito fedifrago ed irresponsabile visto che l'ipotenusa del triangolo è una stalker volta unicamente a sabotare l'integrità della famiglia americana. Un'operazione misogina che riesce grazie a - o per colpa di - due valide prove attoriali: Douglas in forma e Glenn Close memorabile nel ruolo della psicopatica Alex.
MEMORABILE: Qualcosa bolle in pentola; Con il centralinista: "Vai a farti fottere!" "Da me o da lei?"

Addison 17/07/12 20:05 - 90 commenti

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All'epoca enorme successo planetario e oggetto di innumerevoli articoli di giornale a sfondo sociologico, preso sul serio da molti e candidato a diversi premi Oscar, questo vero e proprio fenomeno di costume, rivisto oggi, molto semplicemente... delude. La confezione è patinata e il ritmo, che allora era parso travolgente, non poi così serrato. In più la storia è banale e non imprevedibile, anche se, nell'era dell'Aids e delle femmine rampanti, aveva un suo perché che oggi non ha più. Brava comunque Glenn Close nel ruolo che ne fece una star.

Coyote 12/11/12 18:56 - 185 commenti

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La trama è molto semplice, ma il modo con cui Lyne la tratta è superbo. Le atmosfere sono impeccabili: ogni volta che squilla il telefono corre un brivido lungo la schiena e Glenn Close è semplicemente terrorizzante con il suo sorriso a tratti gentile a tratti seducente sempre pronto a trasfigurarsi in una maschera di follia. Il tema della responsabilità individuale si sviluppa per tutta la trama e alla fine tutti dovranno sporcarsi le mani: ottimo.

Fauno 14/03/13 21:53 - 2208 commenti

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Onore a Lyne che è riuscito nell'intento di dare a una storia discretamente squallida la carica di un thriller integrale e molto incisivo. Lei è una pazza che raggiunge il livello di una gatta selvatica che rimbalza sulle pareti allorchè viene incantonata in un antibagno, mentre lui ha proprio un cervello con due soli neuroni: non solo doveva usare il preservativo, ma doveva farci il cappio una volta tolto e lanciarlo nel primo forno a legna che gli capitava a tiro, fosse anche quello di un caldarrostaio...
MEMORABILE: Il nastro con tutti gli improperi possibili.

Paulaster 10/04/13 10:16 - 4389 commenti

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Thriller patinato colorato dai toni degli anni 80, si distingue per lo stalkeraggio violento in perenne ascesa. La Close ha la serietà da pazzoide e Douglas il ruolo più facile di pesce all'amo. Forzature di sceneggiatura per esigenze di drammaticità (i polsi tagliati e guariti due ore dopo) con richiami storici (coltello per aria e vapore in bagno) e vari buchi (lei come cliente dello studio, il bambino preso a scuola, violazioni di domicilio a raffica) rendono la tensione alta, benché il finale epico chiuda anonimo.

Daniela 12/12/13 14:21 - 12625 commenti

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Avvocato accasato con prole si concede una scappatella con una collega "vampira" che, non accettando l'usa e getta, inizia a stalkeggiarlo oscillando fra l'amore folle e il folle odio... Spropositato successo di Lyne che ha ispirato tutta una serie di pellicole sui rischi mortali quando si zuppa il biscotto fuori dalla ciotola casalinga. A volerne dare un'interpretazione femminista, mostra la differenza fra la superficialità degli uomini e la profondità sentimentale delle donne, ma sarebbe una forzatura. Douglas più odioso di Close.
MEMORABILE: Il coniglio in pentola

Lou 31/07/16 17:20 - 1119 commenti

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La scappatella dell'avvocato newyorkese interpretato da Michael Douglas diventa un incubo a causa del comportamento psicotico-ossessivo dell’amante abbandonata Glenn Close, con un crescendo di tensione degno di un thriller. Realizzato con cura e ben interpretato, il film di Adrian Lyne usa una vicenda estrema, con qualche semplificazione di troppo come la vita famigliare descritta sempre e unicamente come idilliaca, per porre gli uomini americani di fronte ai rischi legati ai rapporti extraconiugali. Finale eccessivo ma spettacolare.

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Parsifal68 24/06/16 12:55 - 607 commenti

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Un avvocato approfitta dell'assenza della moglie per una scappatella con un'attraente collega. Ma se per lui resta tale, per lei diventa una tragica ossessione. Siamo nel 1987 e la confezione è da videoclip. Ciò nonostante, è un film non disprezzabile perché dotato di una buona tensione e di una prova recitativa più che dignitosa (la Close, superba nelle scene da psicopatica). Eccessivo e poco credibile il finale, ma sicuramente il miglior film diretto da Lyne.

Alex75 3/08/16 13:37 - 878 commenti

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Pur con qualche eccesso e un finale tendente a un facile moralismo, Lyne realizza quello che forse è il suo film migliore, un viaggio nella psicopatologia dei (ri)sentimenti, portando alle estreme conseguenze una situazione piuttosto sfruttata dal cinema. La forza di questo thriller, oltre che nella linearità e nell’atmosfera torrida, sta nella recitazione della Close, che esprime in modo viscerale un’ampia gamma di atteggiamenti, ben contrappuntata dalla prova di Douglas.
MEMORABILE: Il coniglio; Le “esplosioni” della Close.

Smoker85 31/05/17 15:14 - 487 commenti

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Il film sembra sviluppare l'intuizione già avuta da Eastwood nel suo esordio registico del 1971, ma trasportandola su binari più nettamente erotici (prima) e pulp (nel finale). Ottima scelta dei protagonisti: la Close non bellissima e per questo più credibile nel ruolo di donna da avventura occasionale, Douglas che sarebbe stato poi riproposto in ruoli torbidi da Verhoeven e Levinson. L'escalation della protagonista è ben calibrata e la tensione della pellicola sempre più alta. Un buon lavoro.

Ultimo 16/11/17 17:31 - 1653 commenti

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Tra i film più famosi con protagonista Michael Douglas, è un thriller a carattere sentimentale, ove la fa da padrona la totale pazzia di Glenn Close per il citato protagonista. Il tutto funziona piuttosto bene, in un continuo alternarsi di tensione sino al finale, che è thriller allo stato puro. Buona la regia, piuttosto attenta ai particolari. Forse non un capolavoro, ma di sicuro un buon film.

Nicola81 21/11/17 09:55 - 2840 commenti

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Più moralista che realmente trasgressivo, ma comunque il film più riuscito di Lyne. L'assunto di base è lo stesso proposto da Eastwood nel suo Brivido nella notte, ma qui viene sviluppato in modo decisamente più coinvolgente e convincente, sia sotto il profilo narrativo che nel disegno psicologico dei personaggi. Glenn Close (che non è mai stata un sex symbol) offre un'interpretazione memorabile nella sua escalation da amante occasionale a stalker, Douglas conferisce al marito perseguitato la giusta dose di ambiguità. Finale ad alta tensione.

Pinhead80 18/11/18 18:37 - 4719 commenti

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Un procuratore legale benestante e annoiato si concede il lusso di una scappatella amorosa con una donna dallo sguardo ipnotico. Non sa che scatenerà un inferno dal quale uscire sarà difficile. La verità è che siamo di fronte a una duplice follia. L'uomo che rischia di gettare al vento tutta la sua vita e la donna che non ammette di essere trattata come prostituta e si lascia travolgere dalla pazzia. Ognuno la può vedere a modo suo e il film coinvolge anche perché in grado di descrivere gli abissi morali e sentimentali dei protagonisti.

Rambo90 25/02/19 15:47 - 7676 commenti

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Thriller dalla struttura molto classica e prevedibile, ravvivato dalla bravura del regista nel descrivere l'ossessione erotica e morbosa dell'anatagonista nei confronti del suo amante di una notte. Impreziosisce il tutto una Glenn Close davvero inquietante, contrapposta a un Douglas mai così remissivo e in balia degli eventi (almeno all'inizio) e a una Archer polo positivo della stessa combattività femminile. Tutto scorre come si immagina, ma non mancano momenti di discreta tensione e qualche sussulto. Buono.

Vito 27/10/19 18:36 - 695 commenti

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Il furbacchione Adrian Lyne sforna questo cult che consacrerà Michael Douglas e Glenn Close icone del thriller erotico anni 80 e 90. Atmosfera soft, qualche colpo basso (il coniglietto in pentola) fino allla conclusione, in cui esplode la follia. Ai tempi accontentò tutti, pubblico e critica, ma a rivederlo oggi risulta un po' troppo stiracchiato, invecchiato e noioso.

Lupus73 11/12/19 11:26 - 1487 commenti

I gusti di Lupus73

Fortemente influenzato da Brivido nella notte (prima prova di Clint Eastwood alla regia) tanto da sembrare un remake, il film di Lyne supera il suo modello. Una produzione migliore, una fotografia più ricercata (forse un po'patinata tipicamente di fine anni '80), ma soprattutto un montaggio che imprime al film una dinamica più serrata e personaggi con una psicologia meno stereotipata e con più sfumature. Un thriller che merita davvero anche grazie all'eccellente lavoro di Douglas e Close e che nel finale sfiora l'horror. Da vedere.

Gugly 4/06/20 09:47 - 1185 commenti

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Pellicola che ha fatto epoca quando lo stalking ancora non veniva definito come tale: erotismo torrido e patina glam da inizio anni 90 hanno fatto la fortuna del film e lanciato Glenn Close nell'olimpo delle star, benché il suo personaggio sia decisamente disturbato e disturbante; eppure viene un po' da tifare per lei e non per il bietolone Douglas che dopo "una botta e via" pensa di tornare alla sua vita in famiglia (chi è il più ipocrita?). Per chi ha conosciuto gente interessante ed è momentaneamente lontano dalla famiglia.

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124c 5/06/20 17:09 - 2913 commenti

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Il classico americano medio, felicemente sposato ma anche annoiato che si concede una scappatella con una bella bionda, ma quando all'amante chiede di troncare questa non solo gli risponde picche, ma lo ricatta e lo osseessiona perché psicopatica. Michael Douglas, da questo film in poi, inizia una carrellata d'incontri con donne fatali; qui recita benissimo nel ruolo di vittima, mentre Glenn Close è perfetta e sexy in quello dell'amante abbandonata e pazza. Brava anche Anne Archer come moglie tradita ma comprensiva. Triangolo fatale.

Siska80 24/07/20 12:13 - 3737 commenti

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Film che ha precorso i tempi presentando un caso limite di stalking al femminile: se Douglas si mostra espressivo soltanto nelle scene di sesso selvaggio, la Close si rivela attrice a tutto tondo rendendo il suo personaggio passionale, ambiguo, tormentato (seguita a ruota dalla Archer, moglie dolce ma decisa). Ottimi il ritmo, la regia, l'atmosfera morbosa che avvolge la pellicola e la fotografia; il finale invece, seppur coerente, risulta eccessivo (c'è da chiedersi come sarebbe finita se l'autore della persecuzione fosse stato un uomo).
MEMORABILE: Dan si reca a casa di Alex per massacrarla di botte (in negativo).

Anthonyvm 24/08/20 22:25 - 5637 commenti

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Il più famoso (e forse più riuscito) esempio di stalking movie al femminile, che ha fatto emergere il talento e la duttilità di Glenn Close, la cui prova da villainess è spaventosa quanto credibile, mai sopra le righe come in casi affini (la Bates di Misery o la Walter di Brivido nella notte). Lyne dimostra un'ottima padronanza del genere confezionando un dramma-thriller di altissimo livello dove quotidianità, pathos e tragedia si rincorrono con agghiacciante naturalezza. Finale molto "cinematografico", a un passo dallo sconfinare nell’horror, ma giusto sotto il profilo del climax.
MEMORABILE: il tentato suicidio; La Close che accende e spegne la luce; La sorpresina nella pentola; Il rapimento della bambina; La lotta furiosa a casa di Alex.

Deepred89 14/02/22 22:45 - 3704 commenti

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Paradossalmente sottovalutato rispetto ai suoi effettivi meriti, un thriller eccellente nella sua semplicità, archetipo e paradigma del "one night stand" come anticamera dell'inferno. Impietoso, ironico e sinistramente verosimile nel tratteggiare i suoi personaggi (riassumendo: un idiota totale e una stalker schizofrenica) e la loro discesa nell'incubo, narrata attraverso un crescendo implacabile e perfetto. Da brividi la Close, Douglas fa - benissimo - Douglas. Per una volta lode alla produzione, che impone un finale psicologicamente meno raffinato, ma cinico e scorrettissimo.
MEMORABILE: L'ironica zoomata finale sulla foto di famiglia.

Didda23 16/04/23 10:08 - 2426 commenti

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Nonostante il clamoroso successo commerciale, un'opera perlopiù - ingiustamente - sottovalutata. Uno dei vertici della cinematografia statunitense degli anni Ottanta, soprattutto per la regia di Lyne che sa esaltare il gusto estetico del tempo con una valorizzazione strepitosa delle location (la casa di campagna e soprattutto l'appartamento della Close, un vero gioiellino indimenticabile). La sceneggiatura gestisce meravigliosamente la tensione narrativa esplodendo in un finale di rara intensità. La Close entra di diritto nell'olimpo delle grandi grazie a un personaggio unico.
MEMORABILE: L'incontro al party; La notte di passione; Le ripetute chiamate in ufficio.

Noodles 6/01/24 10:09 - 2204 commenti

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Thriller assolutamente degno di nota, uno dei migliori di un decennio particolarmente specializzato in questo genere. Adrian Lyne è bravo a creare un'atmosfera di costante morbosità e pericolo, riuscendo a rendere antipatici tutti i personaggi (Glenn Close, straordinaria attrice, è qui veramente odiosa ma non è che Michael Douglas sia molto più simpatico). Diverse le scene memorabili, in un film con un ritmo davvero serrato che non ammette respiro sin dall'inizio. Ottima la fotografia, spesso in chiaroscuro, come l'intimo dei protagonisti. Thriller così purtroppo non se ne fanno più.

Reeves 8/01/24 08:42 - 2172 commenti

I gusti di Reeves

Uno dei titoli più signifitivi nella stagione hollywoodiana del cinema patinato, di cui adrian Lyne era uno degli esponenti di punta. Non si sa chi sia più odioso tra i protagonisti di questo film nel quale le corna diventano soprattutto una questione di potere. All'epoca si diceva che Glenn Close impersonasse lo spettro (allora molto temuto) dell'AIDS, oggi rimane un film modesto e un po' noioso.
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  • Discussione Zender • 15/12/16 08:17
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Da quanto ricordo e dopo averne riviste alcune sequenze è sì un film molto anni 80 ma recitato talmente bene e così teso che non mi pareva proprio invecchiato. Lo facessero uscire in bluray anzi, lo prenderei subito.
  • Discussione Alex75 • 15/12/16 16:42
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Daniela, nel suo commento ebbe a precisare:

    "...quando si zuppa il biscotto fuori dalla ciotola casalinga."

    La prima parte l'avevo già sentita, la ciotola casalinga proprio no. Fantastica!

    FAUNO


    Più sottilmente, si potrebbe dire: "Fare colazione fuori casa" :-)
  • Discussione Daniela • 15/12/16 17:37
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Ammetto che è una formulazione del concetto più signorile ;oP
  • Discussione Mco • 15/12/16 18:09
    Risorse umane - 9970 interventi
    Davvero notevole come metafora. Grande Dany!
    Ultima modifica: 15/12/16 18:10 da Mco
  • Discussione Schramm • 6/10/17 16:07
    Scrivano - 7694 interventi
    anche secondo me non è invecchiato male, tutt'altro. forse l'unica cose che infastidiva allora e non smette di infastidire ora è l'impressione che il messaggio di fondo faccia un po' troppo la voce grossa. ma con o senza implicazioni antropologico-sociali, resta un'opera ancora oggi bella tosta, dove lyne arriva addirittura a polarizzare stilisticamente quanto precedentemente fatto, ironizzandoci addirittura sopra, sgrassando la patina pubblicitaria e irridendola.

    devo ammettere che, sebbene un po' strattonato di colpo col guinzaglio, il finale primigenio a me piace non meno di quello ufficiale. l'idea della persecuzione oltre la morte è molto efficace (la archer che si rimpicciolisce sempre più vista dal lunotto posteriore è straziante), e c'è la chiusura del cerchio della madame butterfly. d'altro canto il finale ufficiale si graffetta con l'apertura ufficiale: un film che si apre e si chiude con l'acqua, presaga di allagamento (le autocisterne della prima inquadratura) e si chiude con un bagnetto ben poco purificatore, ché quella foto finale lungi dal rilanciare l'unità familiare ne rinforza la divaricazione da lì in avanti.

    le prove della close nello studio di jaffe sono anche migliori delle sequenze ultimate. paradossalmente il meglio l'ha tirato fuori là.

    infine: ma solo a me il set dell'ingresso della villa di campagna sembra incredibilmente identico (anche per come viene spesso inquadrato) a quello della casa di hellraiser? il trasloco col materasso quando chiama martha ne sembra quasi una citazione. ovviamente così non è, dato che hellraiser è inglese e questo americano, però però....
    Ultima modifica: 6/10/17 16:12 da Schramm
  • Curiosità Schramm • 6/10/17 18:25
    Scrivano - 7694 interventi
    * Il film è nato da un corto scritto e diretto da Dearden intitolato Diversion, che si chiudeva all’alzare il ricevitore della prima chiamata della Close. Il ruolo di Alex era stato pensato per Diana Ross.

    * Venne inizialmente rifiutato da tutte le case produttrici perché “il protagonista non può tradire la moglie” e in quanto “non assolutamente commerciale”.

    * 26 registi hanno rifiutato di dirigerlo. L’unico ad accettare fu De Palma, che però non voleva Douglas, motivo per cui Dearden e Jaffe ruppero l’accordo con lui, ritardando di dieci settimane l’inizio delle riprese.

    * Glenn Close consultò uno psichiatra per sapere se il comportamento del suo personaggio fosse realmente possibile e se sì, perché.

    * Grazie a questo film venne coniata l’espressione “bunny-boiler” per indicare donne particolarmente aggressive che possono recare seri guai.

    * Glenn Close girò circa 60 volte la scena della vasca, soprattutto per tenere costantemente gli occhi aperti. La vasca, appositamente costruita per il nuovo finale, era profonda un metro e mezzo.

    * La scena della mancata serata all’opera avrebbe inizialmente dovuto aver luogo a teatro con Alex sola in mezzo al pubblico. Saltò per mancanza di tempo e fondi.

    (Fonti: Produttori, attori e realizzatori del film negli extra del dvd)

    * L’appartamento dei Gallagher è lo stesso precedentemente usato da Lyne per 9 settimane e mezzo.

    * Prima di riuscire, la scena del panino al formaggio richiese 18 ciak: la quantità di formaggio era sempre errata e spesso il sovradosaggio portava Douglas a sporcarsi tutta la faccia, facendo scoppiare tutti a ridere.

    * Per girare in maggiore scioltezza e rilassamento la scena del lavandino, Glenn e Close ricorsero a qualche bicchiere di champagne.

    * Il personaggio di Ellen (la figlia di Dan) è modellato su quello della figlia di Lyne, Amy, che si vede anche in una scena: come Ellen, soleva ripetere ad libitum le parolacce udite dai genitori, portare via la ventiquattrore del padre quando rientrava dal lavoro, fare lo stesso gioco con le carte che le vediamo fare nel film, ed era golosa di Fruit-rolls.

    * La scena della prima visita nella casa di campagna per valutarne l’acquisto è stata la prima a essere stata girata. L’agente immobiliare, Justine Johnson, aveva già cercato di vendere alla coppia Rourke –Basinger un letto in 9 settimane e mezzo.

    * Per non terrorizzare gli attori (e se stesso) Lyne adottò lo stratagemma di usare il ciak in coda, a ripresa ultimata, cosa che fece ammattire i montatori.

    * La musicassetta col monologo intimidatorio di Alex la si deve a un caso reale, tangente il film: Kirstie Alley, che fece il provino per il ruolo di Alex, narrò a Lyne la vicenda di una stalker ossessionata da suo marito Parker Stevenson, che oltre ai sistematici appostamenti fuori casa gli incise una cassetta col monologo che udiamo nel film. Venutane in possesso, la passò a Lyne che a sua volta la diede alla Close, chiedendola di ricrearla verbatim.

    * Tutte le scene a eccezione di quella del nuovo finale, sono ambientate in reali location, stazione di polizia inclusa.

    * Per indurre Ellen al pianto nella scena della lite, Douglas la minacciò che le avrebbe portato via il suo pupazzo preferito. Il trucco fu a lungo discusso coi genitori della bambina prima delle riprese. A ripresa ultimata, Lyne e Douglas corsero immediatamente a scusarsi, rassicurandola che si era trattato di uno scherzo.

    * L’incidente di Anne fu filmato in retromarcia, con carrellata all’indietro partendo dalla targa

    (Fonte: Adrian Lyne, commento del film sul dvd)

    * Michael Douglas stava parallelamente lavorando in Wall Street. Per evitare conflitti di tabella di marcia, Douglas si presentava su ambedue i set a giorni alterni.

    * Durante le riprese del nuovo finale, in una delle takes Glenn Close ebbe una concussione durante una delle riprese in cui la sua testa sbatte contro lo specchio, rompendolo. Portata all’ospedale, scoprì con orrore di essere realmente incinta della figlia Annie Starke. Close ha tuttoggi problemi a rivedere quella scena che le ha fatto rischiare a sua insaputa di creare danni al feto.

    * La condizione di cui soffre Alex Forest si chiama sindrome di Clérambault.

    * Per molti anni dopo l’uscita del film Glenn Close è stata invitata a numerosi seminari di psicologia.

    * Glenn Close si è laureata al Rosemary Hall; nello stesso anno Michael Douglas si è laureate alla Choate School. Le due scuole si sono in seguito fuse formando la Choate Rosemary Hall, quasi a profetizzare la loro unione sul set e sul film.

    * Gilda Radner, Sharon Stone ed Emma Thompson fecero il provino per il ruolo di Alex Forrest, ma vennero scartate.

    * Christopher Reeve rifiutò il ruolo di Dan Gallagher.

    * Elisabeth Shue venne originariamente considerata per il ruolo di Alex Forrest ma fu forzata a rifiutare dalla Disney, con la quale era sotto contratto per Tutto quella notte.

    * Rosanna Arquette, Christine Baranski, Ellen Barkin, Kim Basinger, Jennifer Beals, Candice Bergen, Jacqueline Bisset, Kate Capshaw, Stockard Channing, Cher, Jamie Lee Curtis, Beverly D'Angelo, Geena Davis, Alison Doody, Julia Louis-Dreyfus, Christine Ebersole, Morgan Fairchild, Carrie Fisher, Jennifer Grey, Melanie Griffith, Mary Gross, Farrah Fawcett, Jodie Foster, Linda Hamilton, Daryl Hannah, Goldie Hawn, Holly Hunter, Amy Irving, Olivia Newton-John, Diane Keaton, Cheryl Ladd, Jessica Lange, Jennifer Jason Leigh, Kay Lenz, Heather Locklear, Amy Madigan, Madonna, Kelly McGillis, Bette Midler, Demi Moore, Lena Olin, Catherine O'Hara, Jennifer O'Neill, Annette O'Toole, Michelle Pfeiffer, Annie Potts, Mimi Rogers, Isabella Rossellini, Meg Ryan, Susan Sarandon, Jane Seymour, Ally Sheedy, Cybill Shepherd, Helen Slater, Sissy Spacek, Mary Steenburgen, Meryl Streep, Kathleen Turner, Sigourney Weaver, Raquel Welch e Tuesday Weld vennero considerate per il ruolo di Alex Forrest.

    * Sally Field fu considerate per il ruolo di Alex Forrest, ma rifiutò immediatamente perché temette che I suoi fans non avrebbero mai accettato di vederla in simili termini.

    * Nel 1988, quando uscì nella Corea del Sud, i registi coreani liberarono serpenti e lanciarono bombe carta in sala per protestare contro l’egemonia invasiva di Hollywood nell’industria cinematografica coreana.

    * Fred Gwynne aveva un ruolo molto più esteso, ma venne tagliato al montaggio.

    * Dan Aykroyd, Jim Belushi, Nicolas Cage, Chevy Chase, Kevin Costner, Robert De Niro, Harrison Ford, Mel Gibson, Tom Hanks, John Heard, Kevin Kline, Steve Martin, Rick Moranis, Bill Murray, Jack Nicholson, Al Pacino, Dennis Quaid, Arnold Schwarzenegger, Martin Sheen, O.J. Simpson, Sylvester Stallone, John Travolta, Jon Voight e Bruce Willis vennero considerati per il ruolo di Dan Gallagher.

    * Faye Dunaway, Mia Farrow e Anjelica Huston vennero considerate per il ruolo di Alex Forrest, ma non si presentarono mai al provino. Barbara Hershey, Miranda Richardson e Debra Winger sono state le prime prescelte a fare il provino per la parte. Con grande perplessità e contrarietà di Lyne, finì per ottenerlo Glenn Close, che fece il diavolo a quattro per averlo. Poco prima, Lyne chiese a Tracey Ullman di presentarsi per un provino.

    * Due dei titoli di lavorazione sono stati "Affari di cuore", e "Attrazione letale".

    * Andie MacDowell venne considerata per il ruolo di Beth Gallagher.

    * La babysitter di Ellen (Ellen Latzen) è interpretata da una giovane Jane Krakowski. Entrambe sono state I figli di Randy Quaid e Miriam Flynn nai Vacation-movies. Jane Krakowski era la cugina di Vicky in National Lampoon's Vacation. Più avanti, Ellen Hamilton Latzen venne arruolata come Ruby Sue in Un Natale esplosivo. Questo le rende tecnicamente cine-sorelle.

    * Cynthia Rhodes rifiutò il ruolo di Beth Gallagher.

    * Ashley Bank rifiutò il ruolo di Ellen Gallagher per poter partecipare in Scuola di mostri.

    * A John Carpenter e Brian De Palma venne proposta la regia, ma entrambi rifiutarono trovando la storia troppo simile a Brivido nella notte. Carpenter rifiutò anche convinto del fatto che il finale col suicidio di Alex che ricade legalmente su Dan non sarebbe stato favorevolmente accolto dal pubblico, a ragione. John Boorman rifiutò la regia per potersi occupare del suo biografico diario di guerra Anni '40.

    * La decisione di rigirare il finale raccolse reazioni contrastanti da parte del cast e della crew. Adrian Lyne non volle inizialmente saperne, ma accettò dopo che la Paramount gli offrì un milione e mezzo di dollari. Quando Anne Archerapprese la notizia, ne fu sbalordita e scoppiò a piangere. Glenn Close si oppose strenuamente all’idea, e rifiutò di vedersi coinvolta. Michea Douglas invece, non aveva obiezioni e anzi sentì che il nuovo finale avrebbe aiutato il film. Close e Douglas litigarono spesso sul secondo finale, e ogni volta la Close, esasperata, chiedeva consiglio sul da farsi al suo amico William Hurt. Fu proprio lui a convincerla a prendere parte al nuovo finale.

    * Quando Alex comunica a Dan di essere incinta, nel tabellone retrostante si legge ironicamente A Glorious Beginning. Dan gli dà le spalle, a rappresentare la sua volontà di abbandonare le responsabilità paterne, mentre Alex, che vuole tenere il figlio, ce l’ha davanti.

    (Fonte: Imdb)

    * Alex è omonima del protagonista di Arancia meccanica. Suo padre si chiama Stanley. Il cognome di Stanley viene indicato come Forest anziché Forrest nel trafiletto di giornale che Dan scopre nel suo appartamento; anche se si tratta presumibilmente di un errore di stampa, è curioso notare che la foresta ebbe una certa importanza nel debutto di Kubrick Paura e desiderio.
  • Musiche Schramm • 6/10/17 18:31
    Scrivano - 7694 interventi
    La colonna sonora di Maurice Jarre inizia a farsi sentire nel film solo attorno al trentaquattresimo minuto.
  • Homevideo Taxius • 9/07/19 20:10
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Bluray edizione Ita in arrivo.
  • Curiosità Buiomega71 • 25/10/21 16:09
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ( "I Filmissimi", lunedì 11 marzo 1991) di Attrazione fatale:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/attrazio.jpg[/img]
  • Discussione Deepred89 • 14/02/22 22:58
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Giusto per dire la mia sull'epilogo...


    SPOILER



    ...trovo sacrosanta la scelta della produzione di imporre il finale con lo scontro in bagno.
    Quello primigenio aveva dalla sua parte una maggiore verosimiglianza a livello psicologico e aggiungeva un interessante tocco di circolarità con il suicidio (scena girata non benissimo, a mio avviso) sulle note della Madama Butterfly, ma a mio avviso peccava nel suo essere troppo accomodante, salvando in maniera forzata Douglas dall'arresto e assolvendo anche la Close, povera vittima del maschio bastardo in cerca di avventure. Finale all'acqua di rose e vagamente piagnucoloso che sarebbe probabilmente stato proposto e apprezzato ai giorni nostri.
    Che dire invece di quello imposto dalla produzione? Bastardo e scorrettissimo, con la coppia che si sbarazza peraltro in modo visivamente sgradevole (l'insistita scena dell'annegamento) del loro incidente di percorso e del figlio che ha in grembo. Nessuno si salva, con la zoomata finale sulla foto che suggella con sarcasmo quasi bunueliano il crollo della bella facciata della perfetta famigliosa americana.
    Ultima modifica: 14/02/22 22:58 da Deepred89