Fratella e sorello - Film (2005)

Fratella e sorello

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/03/11 DAL BENEMERITO JANDILEIDA
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Jandileida 29/03/11 15:37 - 1560 commenti

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L'ultimo lavoro di Citti é una commedia degli equivoci che vede Ravello e Amendola appena usciti di prigione alle prese con donne e problemi. La pellicola non é nulla di eccezionale, sia chiaro, ma l'aria informale á la Piazza Vittorio che si respira ed alcuni attimi spassosi rendono il tutto potabile. Manca all'appello quell'ironia corrosiva che faceva grande il Casotto ma siamo comunque di fronte al canto del cigno di un regista libero, controcorrente e sempre sincero nel suo amore verso gli umili. Per tutto ció, grazie Sergio e 1/2* in piú.
MEMORABILE: Avvertenza: vedere er sor Claudio che fa lo spogliarello con la grazia e la coordinazione di Boris Eltsin potrebbe essere fatale.

Giùan 12/04/12 17:17 - 4539 commenti

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Son passati i decenni e Citti è rimasto fedele a se stesso, ai suoi piccoli eroi suburbani: infelici ma orgogliosi, perdenti senza mai esser vittime. Mutato è il mondo che gira attorno, da qui il passaggio (nel suo cinema) dalla fenomenologia proletaria alla fiaba grottesca. Fratella e sorello in tal senso è un testamento coerente e asciutto di un modo di far film e vivere la vita. Ravello e Amendola rendon credibile e dolce la loro virile amicizia, mentre a fornir carattere ad un contesto slegato sono Ida Di Benedetto e la lussureggiante Youma Diakite.
MEMORABILE: La danza de Serpente Amendola; L'apparizione di Youma Diakite.

Nando 27/07/12 01:42 - 3810 commenti

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Il canto del cigno del regista allievo di Pasolini che realizza una pellicola caustica ma al tempo stesso cinicamente tenera sull'improbabile amicizia tra due uomini totalmente diversi. Ironia e qualche momento trash in una narrazione comunque coerente con le opere precedenti di Citti. Amendola appare boro ma convincente, Ravello mi piace poco e Youma, lievemente patinata, mostra una bellezza sfolgorante.

Pigro 5/08/12 10:35 - 9635 commenti

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Una favola morale d’appendice sull’amicizia e sul mondo come carcere (e sul carcere come mondo di libertà). L’improbabile liaison tra lo spogliarellista superdotato e il borghese timido è esemplare di una solidarietà umana (maschile e misogina) che travolge ogni altro sentimento e rifonda i princìpi della convivenza. Peccato che la trama si risolva in poca cosa, con rari sprazzi fulminanti e una certa stanchezza, e si sviluppi in una sceneggiatura in cui qualche dialogo ingegnosamente cittiano si disperde in una narrazione inutilmente diluita.

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