Polpettone filosofico condotto con piglio autoriale ed avanguardistico. Scandito da una colonna sonora tribale ed oscura, è una ricerca sul significato del fantasma nella società moderna, correlato alla nostra memoria ed al passato. Trait d'union che scandisce lo scorrere da flebo della pellicola sono le personali elucubrazioni che Derrida dà a riguardo, ampliando il discorso ed inglobando anche il cinema come macchina crea fantasmi. Didascalico ed inerte. Interessante per certe argomentazioni, non per l'aspetto filmico.
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Colonna sonora composta dal trio Michael Giles, Jamie Muir, David Cunningham. I primi due, come gli appassionati sapranno, sono stati in epoche diverse al servizio dei King Crimson di Robert Fripp ; mentre Cunnigham è stato il creatore dei Flying Lizards.