StreetDance 3D - Film (2010)

La sceneggiatura di questo film non brilla certo per originalità. La storia e' infatti simile a molte pellicole del genere. Tuttavia l'opera in questione potrà piacere agli estimatori della danza, a chi ama balletti e buone coreografie e a chi apprezza la commistione (bene esplicitata dalla vicenda) tra modernità e tradizione. La presenza della Rampling e' un valore aggiunto. Non male in definitiva.

L’idea è quella di unire la raffinatezza della danza classica all’energia di quella da strada. Lo suggerisce la direttrice di un’accademia londinese (una Rampling ancora affascinante) per stimolare i suoi allievi, particolarmente demotivati. L’effetto è coinvolgente (grazie anche al 3D) e colpisce, vista la creatività nei movimenti e la bravura di chi li effettua (fenomenali anche i due bimbi). Il resto è puro contorno, con inevitabili love-story e continui duelli (il tutto sempre rigorosamente a tempo di musica). Per amanti del genere.

Se avete voglia di infinite coreografie di street dance, classici duelli tra crew rivali con tanto di sguardi di sfida estremamente "tamarri" e anche un po' di danza classica tanto per mettere in risalto la differenza, allora il film è quello giusto. Certo, la sceneggiatura è nulla, come inesistente è la recitazione, mentre sul ballo gli esperti possono rispondere in merito. Il 3D e lo slow motion provano a diversificare le coreografie a lungo andare troppo simili tra loro. Per appassionati.

La sceneggiatura di questo tipo di film è ormai fatta con il copia e incolla: due crew, una gara finale, lei lui e l'altro dove immancabilmente qualcuno dei tre si schiera con la crew dei "cattivi". Insomma, sono tutti uguali. Ma questo Streetdance è anche inferiore ai suoi omologhi tipo Step up anche perché è made in UK. E poi alla fine dei giochi è la riproposizione della finale di Britain's got talent 2009 (le due crew che si affrontano nel film sono quelle che si sfidarono nella realtà: Diversity - vincenti - contro Flawless).