Tartufo - Film (1925)

Difficile oggi giudicare la recitazione esagerata di Emil Jannings, ma è un film muto, quindi i gesti e le smorfie hanno un loro perché. La figura di Tatufo è molto ben caratterizzata, caricaturale, ed esprime bene il personaggio. Buona atmosfera settecentesca, nelle scenografie finte (anche gli esterni) e nel bianco e nero virato leggermente in rosa. La trama è semplice e di carattere morale. Il film tratta dell'iposcrisia, prendendo di mira, in particolare, quella religiosa.

Raffinatissima versione in pellicola della celebre commedia di Moliere. Murnau filma magnificamente un film fatto di tante "cose" ma anche e soprattutto di piccoli particolari su cui spiccano, ad esempio, quelli erotici: si vedano gli sguardi lubrichi di Tartufo o i particolari anatomici di Elmira. L'uso del metacinema non era affatto scontato per l'epoca. Jannings è semplicemente magistrale nella sua interpretazione che va giudicata, ovviamente, secondo gli standard dell'epoca e non quelli odierni. L'ennesimo grande film di un regista immenso.

Per chi ama l'espressionismo tedesco, e in generale il cinema, questo film è assolutamente da recuperare in quanto si può tranquillamente considerare come uno dei capolavori del genere. Quando si mettono insieme il genio visionario di Murnau, il teatro di Molière e la performance di uno dei più grandi attori di sempre del muto (Emil Jannings), il risultato non può essere che un'opera da consegnare direttamente alla storia. Tutto funziona alla perfezione, dalle luci/ombre del bianco e nero alle interpretazioni esaltanti e indimenticabili dei protagonisti. Un film senza tempo.