Il “B-movie specialist” Larry Cohen riprende in mano il “Salem’s Lot” di Stephen King e, sette anni dopo l'interessante LE NOTTI DI SALEM di Tobe Hooper, ne gira un’appendice che poco nulla a che fare con l'originale. Abbandonate le atmosfere sulfuree, l'approccio cupo e funereo al vampirismo, Cohen immagina (suoi anche il soggetto e, in parte, la sceneggiatura) una Jerusalem's Lot (New England) abitata per intero da vampiri e affiliati, dove l'antropologo Michael Moriarty ritorna dopo anni assieme al figlio undicenne (o giù di lì): ci metterà poco a capire la situazione e a conoscere il supposto capo della comunità, il giudice...Leggi tutto Andrew Duggan. L’arrivo in città del cacciatori di nazisti Samuel Fuller, novello Van Helsing in età molto avanzata, prelude al prevedibile e pirotecnico finale. Cohen rinuncia fin da subito alla tradizionale suspense, all'atmosfera mortifera, in favore di un horror “solare” (e per un film di vampiri è tutto dire!), dove i verdi paesaggi del New England ospitano una comunità vampirica moderna e, come sempre più spesso capita al cinema, lontana dai cliché della stirpe: mangiano aglio, si riflettono negli specchi... Odiano la luce, questo sì; è l'unico tabù che il cinema fatica a sfatare, ma per il resto si dimostrano quasi ragionevoli; addirittura, per non disturbare eccessivamente, si accontentano del sangue di mucca (salvo concedersi qualche strappo alla regola coi turisti troppo impiccioni). Diretto con mano sicura, corretto e a suo modo originale, il film pecca un po' di semplicizzazione, trasformandosi quasi in una commedia (anche se mai comica) senza molte pretese. Di horror, insomma, resta poco o niente. Giusto l'agghiacciante doppiaggio italiano, nonostante Giampiero Albertini/giudice. in tv col titolo (assurdo) IL RITORNO DELLE STREGHE DI SALEM.
Almeno Tobe Hooper, nella precedente versione, tentava di creare un minimo di suspense. Larry Cohen, invece, in barba al gusto popolare, ci rifila un tedioso prodotto che punta a descrivere il sistema di vita (ridicolo, trattando di vampiri, ma è così) tra succhiasangue: matrimoni, allevamenti di bestiame (con mucche), giornate a scuola. Il gore appare sul finale, con un anziano e un bambino (ad onor del vero, pure un uomo) intenti a debellare il pericolo, lottando contro l'intero paese. Cohen o si ama o si odia: probabilmente, in tal caso, è più verosimile per lo spettatore la seconda opzione.
Brutto sequel de Le notti di Salem che costuisce un deciso passo indietro rispetto al capitolo precedente. D'altronde lo stile è quello solito del regista, solo che in questo caso i ritmi catatonici non sono riscattati dalle idee divertenti su cui a volte si basano i film di Cohen. Oltremodo noioso e per questo poco interessante. La domanda è sempre la solita: come diavolo è finito in questa porcheria un glorioso regista come Fuller?
Non mi è piaciuto. La variante "sociologica" del tema oscuro per eccellenza fa una brutta luce da tutti i fori (dei canini). Oltre all'impianto, pretestuoso e difficile da sostenere nell'ottica del tema, anche la messa su strada manca del grip necessario e a volte ci si avvicina al ridicolo. L'individuo succhiasangue è messo in disparte, prevaricato dalla sua collettività che si impone come antagonista ufficiale alla razza umana; ma lo scontro tra civiltà è solo accennato e si risolve in modo minimalistico ed affrettato.
Apocrifo seguito del film di Hooper tratto da uno dei primi best seller di King. Larry Cohen, per una volta, lavora non a low-budget (produce la Warner), sicchè il suo caratteristico stile abulico è più movimentato del solito. L'anticonformista regista newyorkese dimostra una volta di più di esser un ottimo scrittore, incapace di imprimer però furia alle sue immagini; e infatti il meglio dell'opera sta nel concept: la comunità di vampiri ormai evoluti e "integrati", l'ironia anti reazionaria, il personaggio di ammazzavampiri da combat film di Sam Fuller...
Una sorta di continuazione ideale de Le notti di Salem di Tobe Hopper. Solo che qui si dà risalto al lato sociale dei vampiri, alla loro capacità di disciplinarsi in una comunità, per sfuggire così ad occhi indiscreti ed operare nell'ombra. Certo, resta improbabile nello sviluppo e fin troppo placido nel ritmo, ma offre situazioni interessanti e momenti appaganti. In più può contare sulla prova gagliarda del mitico Sam Fuller, qui nei panni di un folle e implacabile cacciatore di vampiri con l'incubo nazista. Un'occhiata la merita.
Un villaggio infestato da vampiri viene stanato e purificato da un antropologo (con al seguito il suo figlioletto) e un anziano cacciatore di succhiasangue. Il racconto è intriso di ironia ed autoironia, con risultati tutto sommato piacevoli e originali. Il pretesto è sempre Steven King, le ambizioni addirittura socio-politiche. Semplice e disteso il finale.
A parte i vampiri e la cittadina di Salem's Lot, non c'è veramente nulla che richiami il lavoro kinghiano o il film di Hooper; parlerei quindi di spin-off, più che di sequel. Detto questo, il film è forse tra le peggiori prove di Cohen, regista che ho apprezzato in altre occasioni; il suo attore feticcio Moriarty qui non è male e la messinscena è discreta, ma il ritmo televisivo blandissimo (sembra un pilot di una serie tv), l'assenza di gore e la moria di idee sono imbarazzanti. La cosa migliore rimane la "replica" del manifesto originario...
Film senza infamia e senza lode, potabile ma nulla più. Niente di particolarmente originale né nel tratteggio dei vampiri, né nel consueto tema della città isolata abitata dagli stessi. Effetti speciali quasi inesistenti. Moriarty comunque si impegna e la regia è discreta. Qualche lampo di interesse per la presenza di Samuel Fuller come delirante cacciatore di vampiri sfuggito all'olocausto.
Un film di 100 minuti che dà la sensazione di durare il doppio non è un buon viatico per la gloria. Ci si aspettava sicuramente di più, invece la lettura di Larry Cohen, lenta nel ritmo e priva di equilibrio (o quantomento zoppicante) nella narrazione, non convince appieno, nonostante Moriarty vi abbia profuso impegno. I mostri sono nello stile classico degli anni '80, fantasiosi ma risibili quando visti dallo spettatore contemporaneo. Alla fin fine però anche questo prodotto finisce nel gran calderone dei film poco utili.
Larry Cohen HA DIRETTO ANCHE...
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Annunciato in blu ray (e dvd) per la Cine-museum, nel cofanetto Salem's Lot Collection (che comprende anche Le notti di Salem di Tobe Hooper in versione integrale)