Un gioco estremamente pericoloso - Film (1975)

Un gioco estremamente pericoloso

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/03/11 DAL BENEMERITO LUPOPREZZO
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Nicola81 26/03/18 12:28 - 2840 commenti

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Un Aldrich in controtendenza rispetto ai canoni del poliziesco metropolitano anni '70, recupera quelle atmosfere da noir vecchia maniera, mostrandoci tutto il marciume e le contraddizioni dell'opulenta società americana. La giustizia è un'utopia, solo con la vendetta si possono (forse) pareggiare i conti, ma l'amarissimo epilogo non concede nessuna illusione. Personaggi ricchi di sfaccettature e ottimo cast, con la strana coppia Reynolds/Deneuve a funzionare meglio del previsto e un Johnson padre disperato che pure non suscita sempre simpatia.

Lupoprezzo 1/03/11 19:04 - 635 commenti

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Gran poliziesco, che affonda nel romantico recuperando le atmosfere malinconiche di un tempo. All'indagine si alterna la storia d'amore tra il detective (un meraviglio Burt Reynolds) e la sua amante (una Deneuve non proprio a suo agio, ma che se la cava alla grande). Disilluso, cupissimo e bellissimo il finale. Certi ambienti ricordano il successivo Hardcore di Paul Schrader. Piccola parte, ma significativa, per Robert Englund.

Buiomega71 23/04/11 12:42 - 2901 commenti

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Un Aldrich amarissimo e feroce in un poliziesco duro e spietato. Non ha peli sulla lingua il grande Bob: pornografia, feticismo, cinismo e false illusioni sino ad un finale amarissimo e doloroso. La coppia Deneuve/Reynolds funziona alla grande: seppure agli antipodi, insieme fanno faville. Reynolds è molto più misurato che nel precedente Quella sporca ultima meta e Aldrich si conferma assoluto cantore di un cinema che colpisce allo stomaco, come farà nel successivo I ragazzi del coro. Un vero e propio capolavoro, da non mancare.
MEMORABILE: Il feticista di George Memmoli al posto di polizia, con una borsa piena di scarpe da donna usate appena rubate e che continua ad annusare.

Pinhead80 23/05/12 14:31 - 4719 commenti

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Gran bel poliziesco di Aldrich diretto con grande maestria. Il regista americano non ha alcun timore nel mettere a nudo la società nelle sue varie sfaccettaure colpendola laddove è più vulnerabile. La dicotomia puritani/perversi fa da sfondo alla storia, così come il controverso rapporto tra Reynolds e la Deneuve è funzionale alla caratterizzazione dei personaggi. Personaggi che cercano di fuggire dalla realtà in cui sono immersi, ma che sono tristemente ancorati a ciò che sanno di essere. Da vedere.
MEMORABILE: Memmoli nella parte del foot fetish man; Il padre della ragazza assassinata durante la proiezione del filmino che vede come protagonista sua figlia.

Fauno 6/11/13 11:18 - 2208 commenti

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L'enigma che fa da sfondo è una storia molto triste; solo che la cultura europea, rappresentata da un tenente irlandese e da una prostituta di lusso, francese e coadiuvata da un sergente di colore, contrasta molto bene le tradizioni di un paese "sottosviluppato con la tv a colori", in primis quella di avere la legge al servizio di chi paga, mentre i reduci delle loro assurde guerre "facevano meglio" a morire. I miracoli però riescono una volta sola... Molto bravo Ben Johnson, che emerge su Reynolds, ben più famoso. Ottimi i primi piani della Deneuve.
MEMORABILE: Borgnine che propone di far arrestare la Deneuve per Natale per fare un regalo alle lesbicacce carcerate...

Rocchiola 12/09/17 15:12 - 953 commenti

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Seconda opera nata dal breve soldalizio tra Reynolds e Aldrich. Un poliziesco duro e pessimistico generalmente sottovalutato e oscurato dal successo della precedente Sporca ultima meta. L'indagine nell'ambiente della pornografia anticipa Hardcore. Englund futuro Freddy Kruger pone fine alla vicenda in un modo brusco e amaro che ricorda Vivere e morire a LA. Unico neo le lunghe parentesi romantiche sulle note di Aznavour. Un film dalla parte dei perdenti venato di un romanticismo noir d'altri tempi che nel finale sfoga tutto il pessimismo del regista.
MEMORABILE: Il feticista Memmoli; Johnson abbattuto di fronte al filmino porno della figlia; L'interrogatorio all'albino; L'esplosione ascoltata al telefono.

Rambo90 8/09/18 23:02 - 7675 commenti

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Dramma poliziesco molto duro, dove la sceneggiatura cupa e amara non fa sconti a nessuno. Piuttosto lento ma ben sviluppato nei caratteri dei personaggi, coinvolge proprio perché ci si appassiona al loro destino, mentre l'intreccio giallo non è altro che un pretesto. Reynolds e Deneuve sono una bella coppia, Ben Johnson è in una delle sue performance migliori e il resto del cast è valido. Probabilmente il più drammatico e pessimista tra i film di Aldrich.

Daniela 24/01/19 08:25 - 12621 commenti

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Quando il cadavere di una ragazza viene rinvenuto su una spiaggia, la polizia liquida il caso come suicidio, ma il padre non crede alla versione ufficiale... Bel poliziesco in cui Reynolds, poliziotto meno cinico di quel che vuole apparire, finisce per infrangere la legge in quanto non in grado di tutelare le persone comuni contro ricchi e potenti. Regia grintosa, ritmo sostenuto, grande cast di supporto in cui spicca Johnson in uno dei migliori ruoli in carriera, un doppio epilogo cupissimo: sono gli ingredienti di un apologo che conferma il pessimismo individualista di Aldrich.

Beffardo57 19/09/19 22:28 - 262 commenti

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Prodotto d'annata (1975), ma non è invecchiato bene. Il ritmo è soporifero, il plot non brilla per originalità, il cast è di tutto rispetto, ma le prestazioni dei protagonisti non eccedono il minimo sindacale. Burt Reynolds, poi, ha a disposizione solo un paio di espressioni da maschio alfa e troppi capelli. Catherine Deneuve, in trasferta, c'entra poco con tutta la faccenda e sembra abbastanza spaesata. Anche il finale è decisamente prevedibile e coerente con il sottofondo moralistico che permea il film. Un Aldrich minore, quasi minimo.

Paulaster 5/11/21 10:17 - 4389 commenti

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Dietro il suicidio di una ragazza si nasconde un avvocato rinomato. Poliziesco che mira, più che alla solita caccia ai cattivi, a denunciare il differente peso tra chi ha i mezzi e chi è sconosciuto. I toni sono accesi sporadicamente e viene ben descritto l'ambiente dei giovani senza speranza. Per stemperare il clima, la relazione Reynolds/Deneuve cerca di fare dei ragionamenti con prospettiva, anche se il pessimismo di fondo sovrasta il quadro affettivo; a tal riguardo, qualche richiamo al cinema europeo non sembrava necessario.
MEMORABILE: Le telefonate erotiche della Deneuve; La resa dei conti con l'avvocato; Il filmino porno.

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  • Homevideo Rocchiola • 12/09/17 15:20
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Il DVD della Paramount è fuori catalogo è costicchia parecchio, ma si tratta di un ottimo prodotto con video definito e nitido solo minimamente affetto da piccoli difetti(puntini e graffi) e dai colori vivi ed equilibrati. Audio italiano di discreto livello.
    Nessun bluray in vista nemmeno su mercato americano.