No good deed - Inganni svelati - Film (2002)

No good deed - Inganni svelati

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/02/11 DAL BENEMERITO JANDILEIDA
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Jandileida 28/02/11 20:41 - 1560 commenti

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Che Milla Jovovich sia una splendida creatura capace, con la sua sola presenza, di sbriciolare anche il granitico ateismo di Bakunin è fuor di dubbio. Ciò non basta però per rendere un film degno di questo nome: questa insulsa pellicola senza né capo né coda ne è la conferma. Rafelson gira uno pseudo-thriller tutto incentrato su una irreale rapina in banca e su un caso di sindrome di Stoccolma al contrario. O almeno è questo quello che si capisce nella confusione e nella raffazzonatezza della storia. Jackson è nullo, gli altri insensate macchiette.

Ishiwara 4/06/11 19:44 - 214 commenti

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Visti i tre attori principali ci si poteva aspettare qualcosa di meglio. La sceneggiatura è abbastanza confusa, per non parlare della caratterizzazione dei personaggi decisamente risibili. Jackson e la Jovovich piuttosto opachi, Skarsgård pare che dorma. Il maggior difetto è comunque una confezione di stampo televisivo con una regia piatta e musiche tristi, nonostante i due protagonisti suonino violoncello e piano. Unico successo per la produzione aver convinto gli attori ad accettare le parti: come abbiano fatto rimane un mistero. Spazzatura.
MEMORABILE: Il vecchio che si suicida con una mano che palesemente non è la sua.

Galbo 14/12/11 15:46 - 12380 commenti

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Da un racconto di Dashiell Hammett, Bob Rafelson, regista dal glorioso passato, dirige uno scialbo thriller che nemmeno interpreti di buon livello come Samuel L. Jackson e Stellan Skarsgård riescono a sollevare dalla mediocrità assoluta. Una sceneggiatura "raffazzonata" e una regia piuttosto incolore sono i limiti più evidenti di un film che si dimentica in fretta.

Il ferrini 3/08/22 00:37 - 2345 commenti

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Thriller popolato da personaggi davvero bizzarri, come spesso accade con Rafelson. Samuel L. Jackson, per una volta buono, si ritrova ostaggio di una sconclusionata banda di rapinatori capeggiata dal viscido Skarsgård, ma è soprattutto con la Jovovich che instaurerà un rapporto pericoloso (notevole la scena del violoncello). Nonostante qualche forzatura di troppo la vicenda si lascia seguire con interesse fino all'epilogo. Visti i nomi in ballo era lecito attendersi di più, ma qualche buon momento c'è.

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