La prima volta - Film (1999)

Dalla produzione e dalla scrittura di membri della famiglia Avati ci si potrebbe aspettare qualcosa di più, mentre qui siamo davanti ad una frammentazione quasi estrema (e molto lunga). Negli episodi a volte troviamo storie a tinte nere (come quello con la Ramazzotti o il primo con la Fugardi) alternate ad episodi più frivoli. Odiosa la musica dance anni '90 che accompagna quasi tutta la pellicola.

Il non-luogo più impersonale e provvisorio (un vagone della metro), l'esperienza più intima e indimenticabile: la prima esperienza sessuale di sei adolescenti. Sesso come rito di passaggio all'età adulta? Macché; "dopo" si è esattamente come "prima", solo un po' più consapevoli di quelli che si è: in genere un po' peggiori di quello che credevamo di essere, ma forse la prova del fuoco è proprio questa: accettarsi. Esperimento di cinema-verità che, se evita la trappola del sentimentalismo, non esce dalle strettoie del bozzettismo. Così così.

La prima esperienza sessuale è l’esile denominatore comune di sei episodi che, in modo frettoloso ed approssimativo, affrontano temi di altro genere come la droga, l’alcolismo, il gap genitori-figli, la timidezza. La regia si tiene al riparo da facili scabrosità – le scene di sesso sono per lo più accennate od omesse – e, forse anche per influsso della produzione Avati, sa trarre dagli interpreti una recitazione avvicinabile al vissuto quotidiano e capace di attimi di pathos. Si avvertono i cinefili della fugace presenza dell’ex starlet Rita Silva nell’episodio “Davide e Giovanna”. **/**!

Film a episodi fra i quali spicca quello interpretato da Micaela Ramazzotti, non solo per la recitazione sua e del partner ma anche per l'improvvisa ispirazione che pare prendere il regista dopo i due capitoli precedenti, interessanti più dal punto di vista antropologico che artistico. Qui invece la trama esplode in un dramma emotivo sospeso, complice la tematica "psicotropa": cieli saturi, nuvole bianche e una "chimica" che attraversa non solo le vene dei protagonisti ma anche l'aria tutta che si incendia degli sguardi adolescenziali dei due, languido quello di lei, schizzato lui.