Les lunatiques - Corto (1908)

Non irresistibile corto di Segundo de Chomón. La prima parte è la migliore, con l’apparizione magica di persone che si seggono su una falce di luna. Poi il successivo gioco di sparizioni e di trasformazioni, all’interno di un balletto, non dice nulla di particolare. Decoroso, ma non fondamentale.

L'idea non sarebbe malvagia: all'inizio la falce della luna si popola di Pierrot, che poi cadono sulla terra e lì cominciano a danzare trasformandosi in continuazione in varie personalità. Suggestiva la caduta dal cielo dei Pierrot: un lungo attimo di vertigine molto bello. Curiosa la trasformazione durante il ballo perché ha princìpi logici di sequenza piuttosto precisi e intriganti. Peccato che la qualità non sia gran che, cioè si rimane a livello di idea estrosa e basta.

Corto di De Chomon che incomincia sulla luna e nello spazio per poi offrire allo spettatore balletti e trasformazioni del cast danzante. Abbastanza deboluccio. L'inizio è simpatico, ma il resto del corto è pura routine. Non uno dei lavori migliori di De Chomon.

Luna... e gli altri! Curioso ribaltamento di ruoli: per secoli gli umani hanno alzato lo sguardo per guardare la luna, adesso la luna abbassa lo sguardo per guardare loro. Una luna antropomorfizzata, come in Méliès, lo spunto è originale, il corto è interessante, perché ad ogni trasformazione (di sesso, di età, di razza) dei ballerini, cambiano anche i loro movimenti coreografici, il loro stile di danza. Discreto.