Inutile e sciapo remake del bellissimo La scala a chiocciola, che poteva rincarare la dose su violenza, morbosità e cattiveria (visto l'anno) e invece è di una noia abissale, da andamento televisivo. Dopo il poco riuscito L'allucinante notte di una baby sitter, Collinson si dimostra regista scarsamente dotato e senza nerbo, che manda in vacca un potenziale che in mano a un De Palma avrebbe fatto faville. Malgrado l'ottimo cast il film sembra un episodio di Colombo, tanto è loffio e senza la minima suspence. Bellissima la Bisset, il resto è fuffa.
MEMORABILE: Il finale nello scantinato, ma purtoppo sa di telefilm anche quello.
Pur evitando il paragone con l’originale (chè sarebbe inutile ed irriverente) non si può non condannare il film che è troppo scialbo e slavato in assoluto, a causa di un andamento troppo televisivo che lo rende vicino ad un brutto telefilm d’epoca. Zero atmosfera, nessuna tensione e nemmeno un briciolo di suspence. Cast così così. Meglio lasciar perdere.
Non è poi così male questo remake del celebre film di Siodmak. Certo, bisogna fare i conti con dialoghi talvolta piuttosto puerili, con un ritmo fin troppo pacato e su una tensione che fatica a carburare. Ciononostante la regia di Collinson è decisamente elegante e la villa, con tanto di pioggia battente all'esterno, consente di creare un clima di suspense che ben si esplicita nella parte finale. La Bisset pur non proferendo parola riesce a bucare lo schermo, e anche Plummer fa una discreta figura.
L'idea di un remake del classico di Siodmak poteva pure funzionare, ma avrebbe dovuto essere condotta con maggior voglia di osare (in fondo i tempi lo consentivano). Invece Collinson dirige con un senso della misura che si traduce in piattezza, riducendo al minimo la suspense (presente solo nel finale) e limitandosi a sfruttare la location della villa isolata sotto il temporale. Un film non brutto ma sostanzialmente inutile, anche se è impossibile non ammirare la Bisset che riesce a reggere la scena anche senza proferire verbo.
Senza l'esistenza de La scala a chiocciola questo film sarebbe stato appena passabile e soprattutto interessante da un punto di vista narrativo; ma sapere come va a finire la storia è davvero deprimente. Scattano di continuo i paragoni con l'originale, tutti a sfavore del remake e solo la presenza di attori del calibro di Jaqueline Bisset solleva appena le sorti di questo scialbo giallo da dimenticare.
Dopo un incendio in cui ha perso marito e figlia, una giovane donna diventa muta per lo shock. Trovata ospitalità presso un'anziana signora malata ed i suoi due figli, dovrà affrontare un altro pericolo mortale... Mediocre remake del classico di Siodmak che non riesce minimamente a replicarne l'atmosfera morbosa ed inquietante. Mentre le modifiche rispetto al'originale banalizzano la storia, la confezione sciatta da film tv di serie B e la prestazione svogliata degli attori, compresi quelli famosi e altrove valenti, condannano la pellicola al genere "da dimenticare al più presto".
MEMORABILE: In negativo: Il flashback sull'incendio, di rara goffaggine (invece di risultare altamente drammatico sfocia nel ridicolo involontario)
Il raffronto col capolavoro di Siodmak è ingiusto: ci troviamo di fronte a un onesto prodotto di grana televisiva, con alcuni aggiornamenti felici (l'insulina in luogo dell'etere, Helen che tenta di chiedere aiuto al telefono mentre il killer sta parlando) e altri meno (il tenente che uccide con nonchalance un vagabondo, la signora Oates da simpatica beona a volgare alcolista). La suspense è la grande assente, a causa soprattutto di una fotografia canonica e di musiche anonime. La professionalità del cast dà comunque una dignità all'insieme.
MEMORABILE: L'inizio con gli stacchi sull'occhio del killer mentre osserva la sua vittima; L'omicidio in POV in cantina; Il crudele flashback del trauma di Helen.
Onesto remake di un classico del cinema che, pur non essendo al livello dell'originale, non demerita grazie a una buona atmosfera e al cast (radiosa la Bisset, bene anche Plummer e Law). Collinson riesce a piazzare un paio di momenti ben riusciti come la morte della Hunnicutt (essenziale ma ben resa grazie alle luci) e l'ultimo quarto d'ora (temporali, lume di candela). In mano ad un altro regista sarebbe stato migliore, ma una visione gliela si può dare tranquillamente.
MEMORABILE: La morte di Blanche.
Peter Collinson HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Claudius ebbe a dire: Beh televisivo senz'altro, ma secondo me dipende dal regista, visto che il cast non è da buttare
Sì, ma ahimè (e per quanto mi riguarda) un buon cast NON salva un film pessimo
In questo caso la regia piattissima e televisiva di Peter Collinson affossa tutto in un mare di indubbia mediocrità e fastidiosa convenzionalità
L'originale di Siodmak, nonostante abbia quasi trent'anni di più e girato negli anni 40, e senza dubbio molto più elettrizzante (nonostante, a parer mio, non sia comunque invecchiato benissimo)
Ma se messo a confronto con questo sciapo remake, pare girato ieri!