Dopo Bullitt, uno dei film migliori del regista Peter Yates. Alla riuscita del film contribuisce una buona sceneggiatura che compie un efficace e veritiero ritratto di una certa gioventù della provincia americana (siamo nell'Indiana) i cui protagonisti sono ben caratterizzati ed interpretati da attori ben calati nella parte e affiatati (il cast è privo di attori noti tranne Dennis Quaid). Divertente e realizzato con senso del ritmo.
Radiografia generazionale e divertente scontro sociale, tra un gruppo di ragazzi di umili origini e un altro di figli di papà del college. Peter Yates si concentra soprattutto sul giovane Dave, patito di ciclismo e fan sfegatato di Gimondi, tanto da parlare in un italiano casereccio (una sorta di "italiano in America", parafrasando il film con Sordi). La sceneggiatura sfilacciata lascia come un senso di disomogeneità che ne preclude un pochino la piena riuscita. Piacevole, con diversi momenti riusciti (i ciclisti italiani stereotipati al massimo).
Gli italiani e la cultura italiana hanno sempre avuto un fascino sugli stranieri, soprattutto sugli americani più superficiali. Appassionato del ciclismo italiano è Dave, un ragazzo dalla sensibilità spiccata, che soffre la disparità socio-economica nei confronti degli studenti universitari spacconi e borghesi. La pellicola è girata bene, mostra i suoi punti di forza nei rapporti familiari e generazionali e regala anche qualche momento assai avvincente, oltre a sequenze ben calibrate e una buona caratterizzazione dei personaggi.
La provincia americana secondo l'ottica tipica degli anni '70 (conflitti generazionali, differenze sociali, competitività tra gruppi con relativa attesa soluzione). Yates contrappone un gruppo di ragazzotti di estrazione operaia ai facoltosi studenti di un college, con l'invenzione di un appassionato emulo del ciclismo italiano. Una discreta sceneggiatura e alcune trovate linguistiche sorreggono una trama troppo prevedibile con diverse ingenuità e cliché assortiti. Poco conosciuto ma fresco e credibile il cast giovanile; simpatica la parte di Dooley.
Dennis Quaid HA RECITATO ANCHE IN...
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CuriositàColumbo • 12/01/11 10:17 Pulizia ai piani - 1098 interventi
Pessimo il doppiaggio italiano che fa parlare Dave in veneto, mentre nell'originale si esprimeva in un divertente italiano maccheronico.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (sabato 5 aprile 1986) di All american boys: