Dietro lo specchio - Film (1956)

Dietro lo specchio

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un’idea semplice, folgorante: un insegnante (James Mason) afflitto da una rara malattia considerata mortale viene curato con dosi giornaliere di cortisone che gli fanno passare i dolori ma ne alterano la psiche. Non seguito personalmente dai medici, finirà con l’abusare del farmaco con conseguenze imprevedibili. Il fascino del film di Nicholas Ray risiede in gran parte nell'interpretazione straordinaria di Mason, che riesce a essere credibile senza mai andare sopra le righe e mantenendo un rigore indispensabile alla comprensione del suo particolare stato mentale. La sua malattia è in lenta e inesorabile progressione e lo porta a esternazioni sempre più difficili da condividere. Comincia col vedere...Leggi tutto nei suoi allievi (e più in generale nell'infanzia) discoli da educare con la massima severità, in suo figlio un modello di infingardaggine e in sua moglie (Barbara Rush) una compagna d’intelligenza insufficiente. Il passo successivo è la megalomania e Mason ci si avvicina sempre più, diventando intrattabile. E’ l'amico Wally (Walter Matthau) ad avvertire la moglie: il cortisone è come una droga. Come uscirne se però gli è fondamentale per sopravvivere? Il dramma si trasforma presto in melodramma e la situazione familiare si fa insostenibile. Ciò nonostante, il protagonista e la sua lucida follia non sbracano mai e il film resta dall'inizio alla fine esemplare per l’accuratezza dei dialoghi e la forza della sceneggiatura (cui parteciparono, tra gli altri, critici e commediografi). Un po' ingessato nella fotografia e nella messa in scena, schematico nella figura della moglie, il film si riscatta per il suo inquietante realismo.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Puppigallo 17/06/07 09:37 - 5273 commenti

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Una grande interpretazione di James Mason fa sì che questo film non possa non lasciare un segno in chi lo vede. L’inesorabile trasformazione dell’uomo equilibrato (marito e padre amorevole) in qualcuno da temere, dal quale aspettarsi qualunque cosa, anche il gesto più crudele e insensato, contribuisce a creare un clima di tensione quasi palpabile (non sai mai fino a che punto si spingerà). La povera moglie (brava Barbara Rush) tenterà di assecondarlo, di farlo ragionare, almeno finchè sarà possible (e tutto per una cura). Da vedere!
MEMORABILE: A tavola. Il sacrificio.

B. Legnani 19/02/09 22:17 - 5532 commenti

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Lineare e articolato. Lineare perché la trama vola via benissimo, articolato perché la grande interpretazione di James Mason (doppiato dal grande Cigoli) sfaccetta splendidamente varie maschere: l'indulgente, il pensieroso, il pontificante, il pentito... Dirige un maestro eclettico, che gioca benissimo con le inquadrature e, più palesemente, con le ombre di Mason, un "eroe piccoloborghese con manie di grandezza [come] un Napoleone in sella a un cavallo a dondolo" (Morandini). Molto bello.
MEMORABILE: L'incontro con i genitori dei ragazzi.

Cotola 7/11/09 23:54 - 9043 commenti

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Duro atto d'accusa contro certa medicina che Ray firma con grande sobrietà, dando vita ad una pellicola molto intensa, che emoziona profondamente lo spettatore fino ad angosciarlo, a causa della trasformazione che il protagonista subisce a seguito di una cura a base di cortisone. Ottima la regia e splendida l'interpretazione di un James Mason che giganteggia, senza mai eccedere e senza gigioneggiare. Da non mancare.

Daniela 21/11/09 14:56 - 12660 commenti

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Colpito da una grave malattia, un insegnante, a seguito di una cura sperimentale, diventa dipendente dal cortisone, subendo alterazioni nel comportamento che lo spingono ad atteggiamenti sempre più aggressivi, soprattutto nei confronti della moglie e del figlio. Grandissima interpretazione di Mason, impegnato in una metamorfosi graduale da marito e padre esemplare in pericoloso paranoico con manie di grandezza ed ossessioni religiose. Funzionale l'uso del colore (il direttore della fotografia è lo stesso Joseph MacDonald di Johnny Guitar).
MEMORABILE: La scena del latte, quando Mason controlla la brocca per scoprire se la moglie ne ha portato un bicchiere al figlio in punizione

Mdmaster 24/10/10 01:29 - 802 commenti

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Notevole lavoro di Ray, interpretato da un magistrale Mason che impersona questo piccolo borghese che si ritrova cambiato, dal cortisone, in un educatore del ventesimo secolo, un padre fascista e un novello Abramo venuto a correggere gli errori di Dio. Dialoghi lucidi, sceneggiatura che tiene il ritmo e melodramma capace di coinvolgere. Tematica sicuramente originale per quegli anni, si dimostra infatti stereotipata sotto certi versi (la moglie prima ribelle, poi agnellino). Vale sicuramente una visione.
MEMORABILE: Il discorso all'incontro genitori-insegnanti; la scoperta del figlio che sta cercando di buttargli le pillole di cortisone.

Pigro 2/07/11 16:58 - 9666 commenti

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Veramente bizzarro dedicare un film agli effetti collaterali di un farmaco, sia pure il cortisone (da poco in commercio). Un grande Mason incarna questi effetti (cambio di personalità) diventando il torturatore della propria famiglia, in un crescendo soffocante. La curiosa originalità del tema sposa il melodramma consolidato: ne viene fuori un'opera intensa e febbrile, tutta costruita attorno al protagonista e alle sue turbe, tra forte realismo psicologico e altrettanto forti sequenze tra l'emozionale e il simbolico.

Corinne 30/07/12 22:58 - 420 commenti

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Angosciante. Assistiamo alla graduale e inarrestabile discesa nella psicosi di un padre di famiglia nonché marito amorevole e non c'è spazio per implicazioni psicanalitiche (si tratta degli effetti collaterali dell'abuso di cortisone).La trama si concentra così sull'atmosfera domestica sempre più soffocante, fino a una scena madre da vero thriller. Forse un po' troppo mieloso il finale, ma erano pur sempre gli anni '50...
MEMORABILE: La brocca del latte.

Didda23 21/03/20 23:23 - 2426 commenti

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Interessante lo sviluppo del personaggio di Mason che passa (per colpa degli effetti collaterali del cortisone) da retto buon padre di famiglia a uno psicopatico con ferventi idee religiose ed educative. Una buona sceneggiatura soprattutto nelle costruzioni narrative dei personaggi e con l'utilizzo di dialoghi mai banali. Oltre alla straordinaria prova di Mason non è da meno il sempre bravo Matthau e la Rush se la cava in un personaggio figlio dei tempi. Ray confeziona con la dovuta classe, aiutato da una fotografia che dà lustro alla vicenda.
MEMORABILE: Gli allenamenti di football (rugby nella versione italiana); Mason che controlla la brocca del latte; La fissazione per Abramo.

Paulaster 24/06/20 09:40 - 4417 commenti

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Insegnante di scuola abusa di cortisone. Si parte con un piccolo spaccato della bassa borghesia che cerca di emergere, si continua con un atto d'accusa (innovativo per i tempi) contro la dipendenza dalle medicine. Mason è straordinario nel passare da modesto padre di famiglia a psicotico con manie di grandezza. Anche la regia è abile nei giochi di ombre e nel dare tocchi di colore abbagliante. Prefinale degno di un horror con la caccia al figlioletto, si mantiene poi nei canoni del periodo. Matthau non riesce a ritagliarsi spazio.
MEMORABILE: La prova degli abiti; I lanci del pallone da football americano; La citazione di Abramo; La finta ricetta in farmacia.

Siska80 24/07/20 20:54 - 3792 commenti

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Titolo italiano azzeccato nella duplice accezione (concreta e metaforica) per questo buon prodotto americano (ispirato a un fatto di cronaca) che oggi chiameremmo docu-film, il quale è forse il primo a trattare il tema dell'abuso dei farmaci. La valida sceneggiatura evidenza le varie tappe che portano il protagonista a diventare un potenziale assassino: iperattività, euforia, sbalzi d'umore, ira incontrollabile, delirio di onnipotenza. Mason, tuttavia, risulta poco espressivo; molto più brava la Rush nel ruolo della moglie che finge di assecondare il malato per proteggere il figlio.
MEMORABILE: I deliranti discorsi di Ed a tavola coi suoi (una scena simile si vedrà nel remake di Amityville horror del 2005).

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  • Discussione Cotola • 6/11/09 23:33
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    In occasione del Torino Film Festival la pellicola in questione verrà proiettata nei seguenti giorni:


    13 Novembre ore 17,00 Greenwich
    15 Novembre ore 09,30 Massimo
    17 Novembre ore 15,00 Massimo
    19 Novembre ore 22,00 Nazionale
  • Discussione B. Legnani • 7/11/09 00:59
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    In occasione del Torino Film Festival la pellicola in questione verrà proiettata nei seguenti giorni:


    13 Novembre ore 17,00 Greenwich
    15 Novembre ore 09,30 Massimo
    17 Novembre ore 15,00 Massimo
    19 Novembre ore 22,00 Nazionale


    Per chi può, da vedere. Molto bello.
  • Discussione Cotola • 7/11/09 01:01
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Vero. Il Festival prevede una retrospettiva completa su Ray ed Oshima (e non solo). Piano Piano metto tutti gli orari a disposizione dei davinottiani. Io un pò di cose le andrò a vedere. Penso che farò un bell'abbonamento.
  • Curiosità Pigro • 22/09/11 12:20
    Consigliere - 1661 interventi
    In casa della coppia ci sono diversi manifesti turistici di città italiane, tra cui, incredibilmente, spicca pure quello di Bologna, oltretutto molto ben visibile più volte in diverse scene!

  • Homevideo Digital • 29/01/12 23:05
    Portaborse - 3994 interventi
    Dvd della General Video Recording disponibile dal 21 marzo.



    Dati Tecnici :

    Audio : Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0
    Rapporto Schermo : 2.35:1