Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Stroncato dalla critica (e si poteva prevedere) ma anche da molti esperti del settore, il secondo thriller dei Vanzina mantiene invece gli alti standard del predecessore, quel MYSTERE che contribuì a rilanciare in qualche modo il thriller alla Dario Argento in un paese, l’Italia, ormai non più facilmente in grado di sfornare validi prodotti di genere. SOTTO IL VESTITO NIENTE può anche apparire falso, patinato nella peggiore accezione del termine, ma non dimentichiamo che la conoscenza vanziniana della “Milano da bere” è comprovata e non ha eguali nel nostro cinema. La splendida fotografia, la regia agile...Leggi tutto e sapiente, una quasi perfetta direzione degli attori (anche di quelli esordienti come l’algida Renée Simonsen) confermano il talento di un autore troppo spesso sottovalutato. Gli si è rimproverato un plagio spudorato delle opere di Brian De Palma dimenticando che De Palma stesso ricicla a sua volta Hitchcock: è vero che Pino Donaggio ha composto una colonna sonora del tutto simile a quella che scrisse per OMICIDIO A LUCI ROSSE (dal quale proviene anche la scena del trapano), è vero che in FURY ci sono due giovani che comunicano telepaticamente distanza, è vero che il finale è preso di peso da Argento, ma ricordiamolo: copiare con stile non è affatto semplice. Qui l'intera vicenda è plausibile, Pleasence è fantastico, l’intreccio regge senza creare grandi incongruenze, il finale è a sorpresa e si avverte nell’ambientazione (ma non solo) un’originalità di fondo notevole, che in qualche modo Altman riprenderà in PRET-A-PORTER. Un giallo tutto da godere.

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B. Legnani 23/04/07 22:41 - 5532 commenti

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Si guarda bene fino in fondo, ma c’è eccessiva mescolanza di generi: giallo classico, parapsicolgìa, thriller, satira di costume (la Milano da sniffare), richiamo alla cronaca (caso Terry Broome-D’Alessio)… Ne esce un’opera ibrida, superiore al fiacco Mystère ma inferiore al davvero buono Tre colonne in cronaca. Esteticamente splendide le fanciulle, ma nulla di più, cosicché Pleasence non deve neppure fare fatica per risultare vincente su tutti.

G.Godardi 25/04/07 16:10 - 950 commenti

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Film destinato in origine ad Antonioni, ma causa ictus finì tra le mani dei Vanzina, che lo trasformarono in un thriller pruriginoso alla Omicidio a luci rosse, film che è talmente citato (vi sono alcune scene fotocopia) al suo interno da indurre Donaggio a riciclare parti intere della colonna sonora composta a suo tempo per DePalma. Film comunque godibile e funzionale, girato bene, con gusto (bello l'inizio a Yellowstone) e buon ritmo, che si lascia seguire fino alla fine. Bravo come sempre, Pleasence impreziosisce il film con la sua presenza.

Homesick 28/05/07 18:44 - 5737 commenti

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Milanese, erotico e parapsicologico, uno degli ultimi thriller decenti prodotti in Italia negli anni ’80. Certo, le citazioni sono numerose e palesi (De Palma, Bava senior, Argento, il Bianchi di Nude per l’assassino, il Pastore di Sette scialli di seta gialla), però il prodotto è avvincente e la tensione tiene solidamente fino all’epilogo. Esordio cinematografico della splendida Renée Simonsen.

Undying 1/08/07 16:34 - 3807 commenti

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Capolavoro del regista Vanzina, leggero per definizione, che a fasi alterne ha tentato di frequentare il thriller (Mystère e Squillo) riuscendo -come in questo caso- a sorprendere. La musica di Pino Donaggio dona un fascino sinistro alla vicenda ambientata nel mondo corrotto della moda, gli attori sono discretamente convincenti e Renée Simonsen, nei (pochi) panni della lesbica Barbara, riesce a catalizzare l'occhio del pubblico, accecato da alcuni delitti (con forbici) decisamente strong. Rimandi a De Palma e un seguito: a suo modo farà scuola.

Dusso 22/02/08 11:53 - 1566 commenti

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Buon film dei Vanzina, ma non esageriamo! Thriller alla Dario Argento (il suo Phenomena dello stesso anno è sicuramente superiore, nel mio ricordo), non male. Media tensione e bella l'ambientazione milanese Anni Ottanta. Pleasance è il migliore del cast. Con un seguito.

Cotola 22/03/08 01:53 - 9043 commenti

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Pessimo thriller all'italiana, che Vanzina cercò di spacciare per un film raffinato dagli intenti autoriali ma che in realtà, a mio avviso, dietro una confezione leccata e patinata come non mai, denota una vacuità assoluta di idee e contenuti. Molto banale e a tratti davvero imbarazzante. Insomma, lasciate perdere!

Galbo 24/03/08 17:34 - 12392 commenti

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Tratto da un romanzo di successo firmato Marco Parma (pseudonimo di Paolo Pietroni), il film rappresenta l'incursione di Carlo Vanzina (all'epoca del film all'apice del successo) nel genere thriller. Modello dichiarato e spudoratamente citato (o meglio plagiato) è Brian De Palma (Omicidio a luci rosse), ma il paragone per il regista romano è impietoso: il film è un pasticcio dal titolo involontariamente profetico, patinato ma senza sostanza, con gran parte del cast "bello senz'anima", pur se con qualche eccezione.

Bilstein 31/08/08 10:30 - 1 commenti

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Decisamente interessante l'ambientazione a Milano, che ricorda proprio gli anni ottanta e assicuro che il mondo della moda le serate mondane e il resto, in quegli anni, erano veramente come descritte nel film. Un avvincente thriller con finalone a sorpresa. Buoni gli interpreti, buona la storia (che nessuno mai immaginerebbe), notevole il finale. La Milano da bere di quegli anni descritta con realismo.

Lovejoy 22/10/08 18:05 - 1823 commenti

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Tra i migliori film dei Vanzina (non molti...). Ben scritto, diretto con vigore, con un buon uso delle scene d'azione. La parte debole del film, a ben vedere, è proprio il cast nel quale, tolto il sempre affidabile Donald Pleaseance, il resto è completamente da dimenticare. Discreta la colonna sonora. Ha un seguito inguardabile.

Tomastich 20/01/09 12:27 - 1255 commenti

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Carlo Vanzina negli Anni Ottanta aveva qualcosa in più: leggero e commerciale quanto vuoi, leccapiedi o dalla parte del padrone, ma sapeva spaziare nei generi come Lenzi, Fulci, Deodato e altri maestri del B-movie. Qui ritorna al thriller dopo il raro Mystère e lo fa decisamente bene: una rappresentazione della Milano degli Anni Ottanta come la vediamo in questo film non la troviamo da nessun'altra parte (forse in un congresso del PSI di quegli anni). La trama thriller funziona a dovere e pure il cast (Pleasence in primis).

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Daidae 10/04/09 00:15 - 3179 commenti

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È uno dei pochi film di Vanzina che non mi abbia provocato... dispiaceri. Non è un filmone, alcuni attori sono ridicoli (il cast femminile è totalmente inespressivo, bellissime quanto incapaci a recitare). Eppure quell'atmosfera milanese (la Milano da bere), ricca, opulenta e viziosa mischiata a una tensione da thriller che si lascia apprezzare lo rendono un buon prodotto. Sono citati vari thriller da Omicidio a luci rosse (musiche plagiate e non solo), a Gli occhi di Laura Mars e 7 scialli di seta gialla.
MEMORABILE: Le visioni del fratello.

Il Gobbo 13/04/09 23:10 - 3015 commenti

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Ah, la Milano da bere... Una certa nostalgia del periodo, che ci fa rivalutare persino la giunta Tognoli (ma non vivevamo lì... ) dispone favorevolmente, il film però non regge granchè salvo che per la professionalità. L'accusa di superficialità spesso mossa a De Palma si rivela centrata rispetto all'improbabile - per curriculum - epigono, e la pigrizia di Donaggio che si ricicla spudoratamente acuisce il senso di dejà vu, però meglio (il vu). Curiose le comparsate di Raule e Galiena. Pleasence doppiato da Sergio Graziani.

Mco 5/05/09 00:37 - 2327 commenti

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Vanzina tenta la strada del giallo argentiano, dopo aver diretto un altro intrigo meno cruento due anni prima (Mystère) e lo fa contaminandolo con il mondo della moda, inscenando un intreccio carino ed avvalendosi della partecipazione di un mostro sacro quale Pleasance. Patinato, modaiolo, scontato, ma dotato di indubbio fascino, che conserva anche a distanza di anni dalla sua uscita cinematografica.

Deepred89 4/07/09 14:44 - 3706 commenti

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Thriller di livello accettabile. Vanzina cita De Palma dall'inizio alla fine tentando di rifarsi al suo stile, riproponendo senza troppe varianti alcune scene e inserendo musiche a tratti quasi identiche a quelle di Omicidio a luci rosse (Donaggio praticamente si autoplagia), anche se togliendo tutto ciò (abbiamo pure rimandi ad Argento e a Bava) rimane poco (solo il discorso sulla Milano da bere, vanziniano al 100%). La trama si lascia seguire, ma un paio di snodi (importanti) sono assurdi. Si può vedere.

Enricottta 3/09/09 14:19 - 506 commenti

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Il valore del film declina di anno in anno e questo è il segno che, quando uscì, il film riuscì mirabilmente a fotografare la realtà della Milano da bere. Molto prima delle incursioni delle "Iene" accenna ai mali della moda. Costruisce un storia giustamente patinata. Vanzina, cambiando cognome, avrebbe creato un gran bel film. Nonostante tutto, è da vedere.

Capannelle 26/09/09 16:14 - 4411 commenti

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Sorvoliamo sull'impudenza del plagio e sulle capacità degli attori, i classici belli ma incapaci. Il problema è che il film in sè stesso zoppica in toto: ritmo pachidermico, fotografia scadente e un filo narrativo così didascalico che pare destinato agli alunni delle elementari. L'incursione dei Vanzina nel genere thriller conferma che la commedia riesce loro meglio. *1/2

Lucius 1/10/09 01:58 - 3015 commenti

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Sicuramente ai Vanzina riescono meglio i thriller che le becere commedie; questo in particolare è un capolavoro di film, tanto che non sembra neppure un film italiano. Gli attori si sono impegnati, il ritmo è al top, la fotografia è buona, il filo narrativo non fa una piega e poi c'è Renèe Simonsen... Che dire: ne avessimo, di altri thriller made in Italy come questo...

Funesto 10/12/09 16:35 - 525 commenti

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Luccicante thriller di alte ambizioni diretto da un Vanzina in gran forma. Di un certo gusto depalmiano, descrive con realismo la Milano da bere accostando, a mo' d'ossimoro, immagini platinate e colorate (lo spasso, la bella vita) ad altre tetre e incolori (il viscidume dei vips), a discapito della non sempre ottimale fotografia. Discreto il cast (scarso Schanley, stupenda la Simonsen) e poco splatter i (pochi) delitti, anche se sono piuttosto disturbanti. Godibile, ma a volte pare che dietro quella lussuosa confezione si celi il vuoto. ***.
MEMORABILE: Pleasence che rompe la forchetta, le musiche depalmiane (infatti sono di Donaggio) e l'omicidio sul letto nel flashback, assai disturbante.

Metuant 2/01/10 21:11 - 456 commenti

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Interessante incursione nel giallo di Vanzina, il quale confeziona, senza tuttavia mancare di far sentire il suo stile non certo da thriller, un film di buona fattura. Buona l'idea dei due gemelli, anche se appare un po' forzata e non male nemmeno la scelta di ambientare la vicenda nel fascinoso mondo della moda (inevitabile, data l'impostazione del romanzo originale). Omicidi non troppo cruenti ma funzionali e attrici "patinate", così come le scenografie.
MEMORABILE: Il finale nell'appartamento vuoto.

Puppigallo 22/02/10 16:57 - 5274 commenti

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Gialletto senza infamia e senza lode con una spruzzata iniziale di paranormale (che para normale, ma badabin badabin badabin, alla fine è più che normale. Era l'unico modo per collegare i fratelli separati da miglia). Siamo nell'ambiente della moda, con sesso, droga, giochetti pericolosi per imbecilli danarosi (la roulette) e gnocca a più non posso. Bisogna dire che Vanzina dirige con mestiere, ma il contenuto è davvero poca cosa; e persino l'assassino (si capisce quasi subito chi è, anche solo andando per esclusione) non convince molto. Attori decenti (bravo Pleasence). Vedibile e nulla più.
MEMORABILE: "Ricorda modella, tu sei fatta di carta e non di carne"; Il finale, un po' eccessivo, ma almeno ravvivante (inchiodata).

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Magnetti 28/02/10 23:10 - 1103 commenti

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Film da premiare: girato molto bene tanto che il sottoscritto ha faticato a credere che fosse stato girato da Vanzina. Ricorda molto da vicino i gialli di Dario Argento con una qualità delle immagini e delle riprese in genere veramente encomiabile. Pur essendo ambientato nell'effimero mondo della moda evita i luoghi comuni tipici. La trovata del paranormale non è particolarmente riuscita. Un film che ho visto con gran piacere.

Rambo90 19/03/10 02:24 - 7697 commenti

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Noioso film dei Vanzina che tentano, invano, di scimmiottare De Palma e Argento ricorrendo a tutti gli elementi del genere thriller (l'assassino di cui si vedono solo le mani, musiche ossessive, delitti efferrati). Tanto bravi nella commedia eppure tanto deboli alle prese con un film diverso dai loro canoni; Pleasence è sempre bravo ma molto sprecato, il protagonista uno stoccafisso e la storia veramente ridicola. Restano le buone musiche di Pino Donaggio e qualche buona sequenza isolata.

Siregon 20/03/10 23:23 - 352 commenti

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Il finale da solo merita il prezzo del biglietto, ricorda davvero i migliori gialli italiani anni 70. La recitazione è abbastanza modesta, Pleasence non è molto credibile nonostante la sua bravura ma lo stile è palpabile ed intrigante, condito com'è dalle ottime musiche di Pino Donaggio. La tensione si avverte, grazie anche ad una raffinata scelta delle location (Argento insegna) e la seconda parte del film tiene incollati alla poltrona. Renée Simonsen è di una bellezza stravolgente. Da recuperare assolutamente.

Nando 14/07/10 17:25 - 3814 commenti

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La Milano da bere degli anni 80 si trova invischiata in un giallo tendente al softcore in cui un serial killer di modelle crea torbido panico. Molta artefazione ed immaginazione, i gemelli sensitivi su tutto. Tuttavia la narrazione non è così scadente come sembra ed i Vanzina utilizzano il loro mestiere.

Il Dandi 7/11/10 15:15 - 1917 commenti

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Immagino che i titoli di lavorazione fossero "Argento veste Armani", poi "Armani veste Antonioni", "Sotto Vanzina Argento" infine "Sotto il vestito niente". Rendo merito ai f.lli Steno jr., che ereditano il patrimonio del giallo anni '70 con consapevole gusto cinefilo! Ma le musiche hitchcockiane e la presenza di Pleasence ci fanno capire che i due guardano oltre, non solo ad Argento & co... Giova quel taglio internazionale che rende l'ambiente della moda ancor più patinato. La regìa è saggiamente misurata, ma la suspense finale è notevole.
MEMORABILE: "Chi è quello?" - "Giorgio: vende gioielli e scopa modelle".

Buiomega71 4/01/11 13:01 - 2910 commenti

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Per il sottoscritto il più bel thriller italico degli anni 80 (escludendo Argento). Sarà pur vero che Vanzina cita i sommi (Argento e De Palma in primis), ma ditemi quale thriller non è stato influenzato da questi due autori. Influenze a parte, resta un gioiellino del genere, ricco di tensione e colpi di scena. Il vituperato Carlo Vanzina realizza almeno due scene che sono un gran bel pezzo di cinema: l'inizio al parco di Yellowstone dove Bob "sente" la sorella in pericolo; il finale sulle struggenti note di Donaggio, sfiora il capolavoro.
MEMORABILE: Anna Galiena a Bob: "Ricorda modella che tù sei fatta di carta non di carne. Un po' di trucco, un bel vestito e sotto il vestito niente".

R.f.e. 6/01/11 17:36 - 816 commenti

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Solitamente non sono un grande estimatore dei Vanzina, ma lo sono ancor meno di quel pallone gonfiato di Brian De Palma - del quale sopporto un solo film, Fury, che è invece quasi sempre detestato dai fanatici estimatori di De Palma! - ma non riesco a non apprezzare questo bel thriller, forse il loro capolavoro, secondo nella mia personale classifica vanziniana al solo Via Montenapoleone. E non mi è del tutto dispiaciuto neppure il (decisamente inferiore) sequel! Splendide Renée Simonsen e Nicola Perring.

124c 25/02/11 16:43 - 2918 commenti

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Thriller diretto da Carlo Vanzina che ebbe un certo successo, quando uscì in sala nel 1986. Il film non è niente di che, anche se la storia può avvincere uno spettatore distratto e in cerca di facili emozioni (ammetto che l'idea iniziale del giovane ranger dai "poteri paranormali" non era male), ma gli attori, a parte Donald Pleasance nel ruolo del commissario, sono un po' troppo bellocci ed inespressivi, per i miei gussti. Mi spiace, ma boccio anche il Vanzina alla De Palma, nonostante la presenza nel cast della bella modella Renée Simonsen.

Dengus 24/02/11 08:53 - 361 commenti

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Chi meglio di due fratelli romani potevano descrivere la Milano da Bere?! I Vanzina passano con disinvoltura ad un noir di tutto rispetto contornandosi di vere dee come la splendida Simonsen. Prendendo spunti da altri thriller, si ispirano ad un reale fatto di cronaca che vide protagonista Terry Broome (avvenuto l'anno prima) e lo fa con grande realismo, descrivendo un mondo che è esistito ed esiste ancora, meno patinato. Ottimi la fotografia e gli effetti speciali che lo rendono meno invecchiato di altri film dell'epoca; da guardare.
MEMORABILE: Renée Simonsen.

Hackett 20/03/11 18:35 - 1867 commenti

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Dopo un inizio insolitamente ambientato ed uno svolgimento altalenante, a tratti noioso, il giallo vanziniano per eccellenza si riscatta con una lunga, ottima sequenza finale nella quale seguiamo il giovane protagonista scoprire la verità fino al bel (ma non originale) ralenti finale. A parte le indugianti inquadrature sui pacchetti di sigarette la regia regala buoni momenti e gli attori non sfigurano. Trama poco studiata ma efficace.

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Enzus79 12/06/11 11:56 - 2896 commenti

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Non male questo thriller stile Brian De Palma firmato Carlo Vanzina. Anche se le pecche sono tante, a cominciare dagli attori che non convincono per niente (incluso il buon Pleasance). Colonna sonora che poteva essere più originale. Il finale non è da standing ovation ma dà comunque suspence.

Coyote 22/06/11 23:29 - 185 commenti

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All'inizio non si capisce bene come mai siamo nello Yellowstone. Poi il film parte e fin da subito ci si ritrova davanti a un giallo semplice semplice ma ben diretto e ben ambientato. Gli attori e le attrici non sono granchè (se si esclude naturalmente il dato fisico), si salva il simpatico ispettore. Incredibile a dirsi, nonostante sia uno dei più triti cliché del genere, ho sobbalzato a ogni inquadratura delle forbici in primo piano.

John trent 24/08/11 12:54 - 326 commenti

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Giallo patinato sullo sfondo della milano da bere tipicamente anni '80. Renée Simonsen è bellezza da sturbo e l'impianto thriller non è affatto malvagio. E poi c'è Pleasance che indaga, eh! Buoni i delitti anche se le citazioni abbondano (ma non è un male); splendido il flashback virato in seppia. Cultissimi due brani dance anni '80 che fanno da sfondo alla sfilata di moda ("I am what I am" di Gloria Gaynor e "One night in Bangkok"di Murray Head). Pino Donaggio si autocita nella colonna sonora. Buono.
MEMORABILE: Il flashback della festa in casa del gioielliere; mimmo Sepe fetish; il finale.

Giùan 22/08/11 12:01 - 4559 commenti

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Commentare un giallo dei Vanzina mette sempre un brivido. Superata la pelle d'oca, il film è coerente al loro Cinema, mostrandone gli indubitabili talenti e gli evidenti limiti. Sotto il vestito è girato con la patina che solo loro han saputo restituire alla Milano anni '80 e s'avvale di una direzione d'attori perfettamente "registrata" (Pleasance d'un altro pianeta, ma tutti son credibili). Peccato il riciclo di alcune situazioni e la solita paura d'osare (la moda, il suo entourage, i festini avrebbero meritato di più). Antonioniano (non volevo: lo dissi!)
MEMORABILE: L'inizio nello Yellowstone park; la sfilata di Moschino in stazione centrale.

Kekkomereq 26/09/11 22:24 - 358 commenti

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Perfetta ambientanzione anni '80 per il film simbolo della Milano da bere. Molto curata la fotografia, ma purtoppo pessimi il montaggio e l'audio, a volte troppo alto. La colonna sonora è molto simile a quella di Omicidio a luci rosse, ma Donaggio ha fatto comunque un lavoro ottimo. La sceneggiatura è abbastanza buona, ma la recitazione dei due protagonisti è scadente. Probabilmente il miglior prodotto dei Vanzina.

Corinne 3/10/11 23:31 - 420 commenti

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In bilico tra thriller argentiano e atmosfera da film d'oltreoceano, dopo un inizio lentuccio si rivela una piacevole sorpresa. L'assassino si può anche intuire con buon anticipo, il movente un po' meno e nonostante citazioni varie e frequente sensazione di deja-vu il risultato finale è molto buono e ricorda molto i gialli di un decennio prima. La trovata del contatto psichico tra i due gemelli confonde le carte in tavola facendo pensare ad un "paranormal thriller" e forse stona un po'.

Nmatta 20/01/12 22:22 - 18 commenti

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Tratto dal bestseller di Marco Parma, un film con due anime: la prima è quella di un ritratto degli ambienti della moda milanese degli anni '80, reso perfetto anche dal contributo di Moschino; la seconda è quella di un thriller, una scelta bizzarra per due praticanti del cinema comico quali sono i fratelli Vanzina. Poco originale e zeppo di citazioni (o scopiazzature?) da Brian De Palma e Dario Argento. Belle musiche di Pino Donaggio.

Herrkinski 13/09/12 03:05 - 8111 commenti

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Vanzina dimostra di sapersi muovere bene anche al di fuori della commedia, realizzando un prodotto dal respiro internazionale, evidente nella buona confezione e nel citazionismo dei thriller d'oltreoceano, senza per questo rinunciare a quel tocco di giallo all'italiana di matrice argentiana tanto caro a noi amanti del cinemabis. La vicenda scorre fluida e senza stop di sorta, il cast se la cava (ottimo Pleasence, coi baffi), non mancano i colpi di scena e un po' di sangue. Un buon film, che a suo modo ha segnato gli anni '80 indelebilmente.
MEMORABILE: Il finale.

Luchi78 19/12/12 18:28 - 1521 commenti

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Nel disperato tentativo di imitare un thriller alla Dario Argento, non si può negare che a Vanzina riesca a tratti di sostenere una crescente suspence, tipica del genere. Peccato per le alternanze con momenti più stanchi che alleggeriscono la visione togliendo vivacità al film. Ottima la fotografia, che esalta una Milano rampante e dissoluta ma nel complesso la trama non esalta, nonostante un finale quantomeno "alternativo".

Rebis 5/03/13 21:20 - 2337 commenti

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A suo modo, un canto del cigno - quello del thriller argentiano - capace di fare breccia nell'immaginario popolare e omaggiare le fondamenta del filone immergendosi nel baviano mondo della moda. Traballante nella struttura narrativa e grossolano nella definizione dei caratteri, ma vivacizzato da un taglio visivo sofisticato e internazionale che discende dalla matrice depalmiana (anche nelle implicazioni parapsichiche), ha il limite di farsi tanto meno interessante quanto più si avvicina alla soluzione del mistero – difetto ricorrente quando l'omicida è il più improbabile tra i comprimari.
MEMORABILE: Il finale, un plagio riuscito.

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Bergelmir 1/05/13 01:48 - 160 commenti

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Alla metà esatta degli anni 80 esce questo film emblematico che riassume, nella forma e nei contenuti, pregi e difetti del periodo: la moda, i party, i colori sgargianti, la droga, le palestre, le metropoli, la gente bellissima quanto sola e inquieta, le follie e le miserie nascoste. Tutto torna, perfino l'improbabile telepatia fra i gemelli e la musica scopiazzata di Donaggio. Un film perfettamente inserito nell'epoca stessa che si proponeva di criticare. Documentarista e ammonitore.

Ciavazzaro 26/08/13 15:46 - 4770 commenti

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Giallo che riprende le atmosfere di quelli anni 70 con però l'aria degli anni 80. L'assassino in guanti neri resuscita dalla sua tomba e torna a uccidere alcuni anni dopo la vera e propria morte del genere. Stupenda la Simonsen, impossibile non citare Pleasence detective, discreto Schanley. Gli omicidi e la suspense sono egregiamente realizzati, apprezzabile il morboso movente (proprio da giallo dei tempi d'oro), da incorniciare il finale (seppur rubato da altri titoli). Menzione d'onore per la musica di Donaggio.
MEMORABILE: Il bellissimo finale; Il movente; Il flashback.

Nicola81 22/08/14 15:19 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Se in Mystère avevano reso omaggio alla spy story, stavolta i Vanzina si servono degli ingredienti tipici del giallo italiano anni '70 trasferendoli in una "Milano da bere" degradata, dietro la sua parvenza di eleganza e lusso, da festini a base di sesso e cocaina. L'esperimento tutto sommato funziona e anche se a livello di sceneggiatura non tutto fila liscio, il ritmo e la tensione sono quelli giusti. Le attrici sono decisamente più belle che brave, ma per fortuna c'è Donald Pleasance... Discrete le musiche di Donaggio.
MEMORABILE: L'incipit e il finale.

Claudius 12/10/14 12:55 - 543 commenti

I gusti di Claudius

Rivisto ieri sera dopo anni questo thriller mantiene intatto tutto il suo fascino. Mix di giallo e paranormale, il film di Vanzina è anche un ritratto della Milano da bere anni 80 e dello spregiudicato mondo della moda. Nel cast, accanto al sempre bravo Pleasance, troviamo un discreto Schanley e la bellissima (ancora oggi) Reneè Simonseen (non male come attrice). Forse il mio giudizio risente dell'effetto nostalgia; indimenticabile il finale sulle note di Donaggio.
MEMORABILE: Il flashback a base di forbici.

Minitina80 1/05/15 08:22 - 2984 commenti

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Un bel giallo, ingiustamente criticato a causa del confronto serrato a cui è stato sottoposto fin da subito con le alte sfere dove risiedono Argento, Bava e altri illustri colleghi. In realtà è un ottimo film, ben congegnato e intelligentemente costruito attorno a una Milano ben caratterizzata. Non tutti gli attori sono il massimo della espressività, ma nel complesso non ci si può affatto lamentare. Ci sono diverse citazioni, ma d’altronde chi non le ha fatte?

Markus 31/05/16 11:29 - 3687 commenti

I gusti di Markus

Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Marco Parma (1983), la pellicola di Vanzina è un patinato thrilling d’indubbia efficacia e tensione ambientato nello spietato e talvolta sgradevole mondo del prêt-à-porter. Il ricorso così massiccio a modelli prestati al cinema (talora solo dei “bei volti” accortamente doppiati) stavolta pare appropriato e confacente ai vezzi del tempo. Il film è anche una sorta di fotografia della Milano altoborghese - e non solo - di quegli anni.

Paulaster 15/01/16 09:54 - 4419 commenti

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I Vanzina imparano la lezione dai grandi del genere e sfornano un thriller quasi di respiro internazionale. Efferatezze già viste ma con il valore aggiunto di una parte conclusiva che tiene sulla corda e che sfrutta bene i giochi di ombre. L’unico difetto è la scarsa recitazione, che si scontra con la bellezza delle protagoniste. Ambienti, luci e usi anni 80 e sigarette Chesterfield bene in vista per dare il contorno al mondo della moda, visto allora come un’isola priva di umanità.

Ultimo 17/03/16 18:28 - 1655 commenti

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Il secondo viaggio dei Vanzina nel mondo del thriller porta a un film non di certo brutto ma lontano dall'essere un cult del genere. La vicenda non è di certo originale (rimandi a Argento e De Palma) e vive di alti e bassi, ma si rifà con un finale di livello, seppur non originale. La cosa peggiore è la prova del cast (escluso il sempre ottimo Pleasance): il protagonista è totalmente inespressivo e lo stesso può dirsi per le varie modelle che si susseguono nella vicenda (che sventole! Ma qualcuno ha insegnato loro l'arte della recitazione?).

Disorder 21/03/16 21:30 - 1416 commenti

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Dal punto di vista formale è un piccolo capolavoro, ineccepibilmente girato e ben fotografato, forse l'ultimo grande esempio di giallo all'italiana. Mancano però quei guizzi autoriali che rendevano davvero indimenticabili i film dei maestri del genere (Dario Argento innanzitutto), capaci inoltre di compensare una trama non certo granitica e un parco attori poco incisivo. Comunque un film interessante, sicuramente da annoverare fra i migliori dell'intera filmografia dei Vanzina.

Ira72 25/07/17 15:45 - 1313 commenti

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Certamente il regista trae spunto e non disdegna lo scopiazzare celebri scene antecedenti. Il fatto è che ci regala uno dei più bei thriller italiani anni 80 e quindi la scelta si rivela azzeccata. Non per niente questo film è diventato un cult. Pretendere anche che le modelle ci regalino interpretazioni eccelse sarebbe un po' troppo (compensa la recitazione un ottimo Pleasence). Buona la pellicola, efficace la musica, sostenuto e scorrevole il ritmo. L'omicida non è individuabile così facilmente e le macchiette tipiche vanziniane, in fondo, divertono.

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Jdelarge 4/09/17 00:51 - 1000 commenti

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Al di là dei chiari riferimenti registici presi in considerazione per realizzare questo film, ciò che si salva è senza ombra di dubbio l'atmosfera che si viene a creare; soffusa, sinuosa e, soprattutto nelle scene notturne, quasi onirica. Ciò che invece non convince granché è la sceneggiatura, incapace di dare un appropriato spessore psicologico ai personaggi e troppo superficiale negli snodi cruciali della trama. Discreto.

Trivex 25/09/17 08:52 - 1744 commenti

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Forse era meglio tralasciare la parapsicologia, perché così l'insieme - realistico e stereotipato - rappresentato in questo film perde un po' di credibilità. Sceneggiatura non esente da difetti e violenza moderata per un thriller complessivamente discreto ma che ricordavo più appassionante. Vanzina supporta la storia con location affascinanti e modelle sensuali, carnali direi e quindi lontane dall'idea spiacevole e pericolosa che chi sfila deve per forza essere pelle e ossa. Finale drammatico e triste.
MEMORABILE: L'irrealistica roulette russa, davvero sopra le righe.

Johnncrein 8/08/18 01:22 - 5 commenti

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Grandissimo, raffinato thriller italiano di stampo autoriale che offre agli spettatori suspense, contenuti e idee e non solo l'effimero (specchietto per le allodole, per chi non si lascia andare alle suggestioni di una rama ipnotica). Il top delle modelle anni 80 in una storia che ha due matrici: quella fashion e quella privata di un amore malato. Donaggio, dal canto suo, offre partiture di altissimo valore che suggellano un'opera cinematografica di cui l'Italia può andare fiera. Thriller per eccellenza, di quelli che non si scordano mai.

Zender 3/12/18 18:16 - 315 commenti

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Distillato depalmiano versato nel calice della Milano da bere per un cocktail giallo che seduce quanto l'utraterrena bellezza della Simonsen. Algide silfidi all'Hotel Scala, stille di timido sangue a macchiare l'ocra anticato, smaltato d'Argento di un fugace tuffo perverso tra coca, pallottole e diamanti. Vanzina aggiorna lo spaghetti thriller patinandolo di 80 mentre guarda oltreoceano; recupera Pleasence per un ironico Danesi alla McGregor e piazza un biondo ragazzotto del Wyoming nella Milano più fashion attivando un meccanismo thriller che sorprendentemente gira (e non solo in Svizzera).
MEMORABILE: Il finale, come una Molotov che esplode lenta al grido di "Libertà".

Bubobubo 16/08/19 15:50 - 1847 commenti

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Giudizio complesso, in quanto applicato sul classico film polarizzante, amato da alcuni e detestato da altri. Fra i pro: il tentativo di dare nuova linfa a un genere in declino, le torbide atmosfere della Milano da bere, l'efficacia nella rappresentazione degli omicidi, un finale al ralenti catartico. Fra i contro: uno spunto narrativo del tutto risibile, dei dialoghi brutti e a tratti ridicoli, alcuni pessimi personaggi (imbolsito Pleasance) e l'artificiosissimo spiegone del pre-finale a uso e consumo dello spettatore. Invecchiato male.

Noodles 4/03/23 23:34 - 2227 commenti

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Non sarà il giallo del secolo, ma questo film di Carlo Vanzina, non propriamente un habitué del genere, funziona alla grande. Interessante la storia, ben sceneggiata e ricca di interessanti trovate, alcune delle quali anche molto inquietanti. E mentre ci fa entrare nel mistero della vicenda Vanzina è bravo anche ad accompagnarci in una Milano anni '80 descritta alla perfezione, un mondo patinato e finto quanto si vuole ma che qui genera un fascino quasi perverso. Non manca qualche scena poco credibile e il cast non è sicuramente da Oscar, ma il film vale e riporta in auge un genere.

Nick franc 22/12/23 23:42 - 515 commenti

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Ultimi rantoli dell'italica cinematografia thriller: Vanzina gira un giallo citazionista dal ridicolo involontario facile che perde il confronto con quasi tutta la produzione di genere del precedente decennio. Tensione ed emoglobina latitano, il ritmo è sonnambolico, il cast, tolto Pleasence, è imbalsamato; la fotografia patinata, poi, rende il tutto ancora più posticcio. Il movente morboso del killer sarebbe anche interessante ma il ralenti finale grida vendetta. Almeno la bellezza delle modelle appaga l'occhio e Donaggio fa (bene) Donaggio: per chi si accontenta...

Diamond 1/02/24 09:52 - 174 commenti

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Thriller d'atmosfera e patinato mischiato al giallo all'italiana con De Palma nel mirino, ma De Palma è di un altro mondo. I Vanzina ci provano pure e alcune scene hanno dalla loro una discreta forza visiva e un po' di tensione, ma lo script è mediocre e pieno di facilonerie narrative. Bene il finale e le musiche di Donaggio, non brilla particolarmente il cast (si salva solo il solito Pleasence).
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  • Discussione Lucius • 28/04/19 13:18
    Scrivano - 9051 interventi
    Dovrebbe finalmente rendere onore a questo film e farci dimenticare l'insulso libro di Parma.
  • Discussione Buiomega71 • 28/04/19 13:43
    Consigliere - 25998 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Dovrebbe finalmente rendere onore a questo film e farci dimenticare l'insulso libro di Parma.

    Credo che c'entri poco o nulla, quello di Parma è il romanzo da cui il film è stato tratto, quello di Bartolini un'approccio analitico sul film di Vanzina.
    Ultima modifica: 28/04/19 13:44 da Buiomega71
  • Discussione Lucius • 28/04/19 14:34
    Scrivano - 9051 interventi
    Intendevo comparare solo la scrittura e i contenuti. Credo che siano due libri che invece si possano comparare benissimo. Per il momento ne ho letto solo uno e credo non ci voglia un genio per scriverne uno con tutti i crismi.
    Ultima modifica: 28/04/19 14:40 da Lucius
  • Discussione B. Legnani • 28/04/19 15:21
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Intendevo comparare solo la scrittura e i contenuti. Credo che siano due libri che invece si possano comparare benissimo. Per il momento ne ho letto solo uno e credo non ci voglia un genio per scriverne uno con tutti i crismi.

    Lucius, uno è un romanzo, l'altro è un saggio.
  • Discussione Lucius • 28/04/19 16:30
    Scrivano - 9051 interventi
    E quindi?
  • Discussione B. Legnani • 28/04/19 16:49
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    E quindi?

    Sono due generi diversi. Posso di certo dire, in questi casi, che uno è bello e che l'altro è brutto, che preferisco leggere uno anziché l'altro, ma direi che confrontarli direttamente è come confrontare una squadra di pallavolo che gioca bene con una di pallacanestro che gioca male. Una è una buona squadra, l'altra è una cattiva squadra, ma non ha, a mio avviso, molto senso dire che una è meglio dell'altra.
    Poi, ci mancherebbe altro, ciascuno la pensi come vuole.
  • Discussione Lucius • 28/04/19 16:54
    Scrivano - 9051 interventi
    Sono due pubblicazioni inerenti lo stesso tema, in questo caso il film. Il libro di Marco Parma è povero di contenuti, di idee e soprattutto scritto malissimo, (per non dire squallido). Questo renderà sicuramente giustizia alla pellicola, immagino. Forse così sono più chiaro. Anche i saggi possono lasciare un segno. E non è una regola tanto meno un'assurdità paragonarne la scrittura. Io la vedo così.
  • Discussione Bergelmir • 4/05/19 14:15
    Galoppino - 211 interventi
    Ho finito di leggere il libro.
    Molto bello e leggibile, si compone di:

    Prefazione di Enrico Vanzina.
    Carta d'identità del regista.
    Carta d'identità del film (dettagli tecnici, cast, etc.).

    PROLOGO: un breve saggio sul contesto storico e culturale in cui nacque il film, il rapporto con il romanzo di Parma (in realtà Paolo Pietroni), il confronto con altri film d'epoca di argomento simile o che hanno potuto avere un'influenza su quello di Vanzina.

    ANALISI: è la parte principale del libro, che analizza scena per scena il film e rimarca le differenze fra la sceneggiatura originale e il girato finale. Molto approfondito e molto interessante.

    EPILOGO: discute la presentazione del film all'epoca, la ricezione da parte del pubblico e della critica, i sequel e gli emuli.

    Una delle tesi del libro è che il modello cinefilo principale di Carlo Vanzina fosse quasi unicamente De Palma, anche per la messa in scena degli omicidi, volendo rimarcare una certa distanza dal thriller alla Argento.

    Molto ricco di foto, locandine e pagine dalla sceneggiatura.

    Ovviamente il libro racconta e discute tutto il film nei dettagli, per cui lo deve leggere soo chi lo ha già visto.
    Ultima modifica: 4/05/19 14:16 da Bergelmir
  • Curiosità Zender • 24/11/19 17:39
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Dusso • 20/04/23 17:54
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    backstage d'epoca