Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Durante la Seconda Guerra Mondiale, un'unità medica comandata dallo stravagante maggiore Oscar Pilli (Coluche, vero nome Michel Colucci) riceve tra i suoi ranghi il tenente Marcello Lupi (Beppe Grillo), specializzando in psichiatria. Di stanza in Africa, il gruppo (composto da Fabio Testi, Sandro Ghiani, Franco Diogene, Claudio Bisio, Bernard Blier e pochi altri) cerca di esautorare il maggiore Pilli, ormai sull’orlo della pazzia. Dino Risi, su sceneggiatura scritta tempo prima da Age e Scarpelli prevedendo Vittorio Gassman, realizza un film insolito, tutto sospeso in un clima di soleggiata pacatezza, quasi sussurrato. Beppe Grillo si inventa un modo di recitare dimesso, costantemente...Leggi tutto sotto le righe: accetta tutto pur senza evitare di manifestare il proprio disappunto, fa la chioccia di un gruppo di medici senza lavoro (al campo non c'è mai un cane), come abbandonati in una guerra cui non crede nessuno ad eccezione del maggiore Pilli, che con le sue manie monopolizza l'attenzione: prega nudo in pieno deserto la mattina al sorgere del sole, minaccia di fucilazione il povero Ghiani colpevole di aver ucciso uno sciacallo e fa seppellire l'animale con tanto di bara, tenta approcci omosessuali... Quando i sottoposti non ce la fanno più vengono chiamati a visitarlo due psichiatri (uno dei due è il supermilanese Guido Nicheli, doppiato in siciliano!!!), ma l'amicizia di Pilli con gli alti papaveri fascisti gli permette di passare l'esame. Le cose si complicano... E’ quasi un Salvatores ante-litteram, con la stessa atmosfera di cameratismo (MEDITERRANEO è a un passo e chissà, forse la presenza di Bisio nel film di Salvatores non è casuale) in un ambiente molto lontano del prototipo M.A.S.H. Risi tuttavia sbaglia i ritmi, si dilunga in particolari poco interessanti e il soggetto offre in fondo davvero poco al di là di un coraggioso tentativo di raccontare, senza enfasi, uno stralcio di campagna d'Africa.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Herrkinski 10/01/11 21:33 - 8072 commenti

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Risi confeziona un film italiano di notevole caratura, che pur includendo tutti i tratti tipici del cinema "d'autore" italico riesce a non risultare pretenzioso, mostrando anche diversi punti d'unione con la nostra commedia di una volta (quella intelligente). Sfruttando un tema e una location interessanti, Risi dirige bene un manipolo di attori apparentemente male assortiti, ma che invece interagiscono perfettamente; a parte un misurato Grillo e un bravo Testi, a rubare la scena è Coluche, veramente eccezionale. Assolutamente da riscoprire.

Zardoz35 11/07/14 01:34 - 290 commenti

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Pellicola senz'altro sottovalutata, che tratta un tema serio come la malattia mentale, per di più nel corso di una guerra, curiosamente interpretata da una serie di attori notoriamente dediti al genere comico. Coluche mattatore sempre più stravagante, mentre Grillo appare riflessivo e misurato; Testi fa il compitino e Bisio è solo un giovane a inizio carriera. Buona la prova dei tanti caratteristi, tra cui svetta il sardo Ghiani.
MEMORABILE: Il "Dogui" Guido Nicheli, nella sua breve apparizione, parla siculo!

Galbo 17/10/14 06:24 - 12380 commenti

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Tra le ultime opere di Risi, un film ambientato in Libia nel 1940, in pieno conflitto bellico. La vera sorpresa del film è la recitazione dimessa e "sottrattiva" di Beppe Grillo che convince più qui che in altre incursioni cinematografiche. Migliore la prova istrionica di Coluche. Il film non è memorabile forse a causa della difficoltà a trasporre l'opera letteraria da cui è tratto sullo schermo. Il ritmo langue e la sceneggiatura è povera di spunti. Buona l'ambientazione.

Saintgifts 30/04/15 18:30 - 4098 commenti

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Tratto dai racconti autobiografici di Mario Tobino, a cui attingerà anche Monicelli per il suo Le rose del deserto, racconta l'importante problematica relativa ad ufficiali che, in posti di responsabilità, soffrono di disagi psichici gravi. Il titolo e il cast traggono quindi in inganno: non è propriamente un film comico, semmai una tragicommedia che si svolge in un presidio medico militare nel deserto libico. Un Grillo misurato è l'alter ego di Tobino, mentre Coluche recita bene la parte del capitano con problemi. Misurata è anche la direzione di Risi. Cast notevole.
MEMORABILE: La commissione giudica idoneo il capitano Pilli (Coluche) quando viene messa al corrente che è intimo di un importante ufficiale; Il nudo di Fatima.

Paulaster 16/12/21 09:42 - 4391 commenti

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Sottotenente viene assegnato a una sezione nel deserto della Libia. Il racconto della campagna d’Africa è raccontato attraverso l’esperienza di un drappello di italiani (a dimostrare l’incongruenza con la situazione militare) con la conseguente ritirata. Alla fine emergono solo i lati personali, i più dei quali manifestano nevrosi o incapacità. La critica risulta quindi blanda e anche il personaggio di Grillo, in fondo buonista e poco assimilabile a un militare, si distingue per piccole battute di scena confacenti al suo repertorio televisivo.
MEMORABILE: La corsa intorno al campo; La visita medica alla figlia del libico; La visita psichiatrica al comandante.

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