Racconti dell'età dell'oro - Film (2009)

"Leggende" sulla Romania al tempo del regime di Ceausescu, dai toni saritici che però trascolorano in un clima nostalgico, dato che, anche se il piccolo mondo ritratto presenta aspetti meschini o grotteschi (i burocratici di partito e le loro assurde direttive, la ricerca continua di cibo), suscita umana comprensione e muove al sorriso, con un impatto non dissimile a quello legato a certi nostri film sul ventennio. Il risultato è un'opera-collage lieve, anche tenera, malinconica.

Ha un sapore da commedia all'italiana questo esempio di "commedia alla romena", dove la gente mette in pratica una sana arte d'arrangiarsi per sopravvivere alla dittatura. Sarebbero leggende dai tempi di Ceausescu, ma ci raccontano, tra il buffo e il grottesco, l'eterna resistenza delle persone normali contro la stolidità del potere. La commistione con un fondo di realismo stride spesso con l'intento ironico: il film rimane così irrisolto, lasciando nell'incertezza se ridere o prendere atto della vita sotto quel regime. Interessante comunque.

Un'opera collettiva che guarda al passato di un paese dell'ex galassia sovietica. La chiave narrativa è quella ironica: si sorride a denti stretti per le situazioni e per il clima di rigida oppressione che come sempre in questi casi trasforma il potere dittatoriale in qualcosa di ridicolmente tragico; esemplificativo a questo proposito l'episodio della fotografia di Ceausescu. Forse l'eccessiva bonomia e la scarsa critica sociale con la quale gli autori trattano i propri personaggi è il limite di un film comunque divertente e informativo.

Sullo sfondo della dittatura di Ceausescu, quattro episodi di ordinaria sopravvivenza contro le privazioni e le assurdità che un regime infligge al suo popolo. Tra sottomissione e rassegnazione, alla ricerca quotidiana di un modo per sbarcare il lunario, attraverso espedienti tra il grottesco e il favolistico. Si sorride e si riflette, nella consapevolezza della dura realtà che somiglia a tante altre; ma qui prevale un certo ottimismo sulla coesione e la solidarietà tra simili. Si apprezzano l'ambientazione, la spigliatezza dei racconti e del variegato cast.

Quattro storie "leggendarie" ai tempi della dittatura rumena. Taglio tra commedia agrodolce e piccola denuncia dei tempi in cui il popolo era costretto ad arrangiarsi e il regime manteneva l'ordine. Girato con una certa genuinità d'intenti (sebbene con pochi mezzi), non infierisce particolarmente sulle condizioni precarie della popolazione anche se lascia trasparire la disperazione del periodo. Anche i metodi repressivi sono solo accennati, ma la prigione è dietro l'angolo, come la perdita della pensione raggiunta.