Unico indizio la luna piena - Film (1985)

Unico indizio la luna piena
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Silver Bullet
Anno: 1985
Genere: horror (colore)
Note: "Aka Stephen King's Silver Bullet". Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dino De Laurentiis incarica Stephen King di scrivere una sceneggiatura tratta dal suo racconto “Cycles of the Werewolf” e chiama alla regia un regista esordiente, Daniel Attias (il quale in futuro non riuscirà a uscire dai confini televisivi). I due si vengono incontro, si consentono reciproche concessioni e alla fine ne esce un horror che non è certo tra i migliori prodotti partoriti da opere kinghiane. Innanzitutto si perde la ciclicità mensile dei delitti (nel film pare che il licantropo sia fuori ogni santo giorno), poi la storia, concentrata com'è sulla figura del ragazzino in sedia a rotelle (Corey Haim), devia l'interesse normalmente volto al mostro...Leggi tutto in direzione delle vicende dei due giovani protagonisti. King ha il merito di saper coinvolgere tramite un quadro corale in cui le figure “attive” sono costantemente in numero maggiore rispetto alla media degli horror americani, la qual cosa permette ai suoi film di acquistare forza, di proporre una varietà di caratteri inusuale. Accade anche qui (lo sceriffo Terry O’Queen, il prete Everett McGill, lo zio Gary Busey, i genitori, gli avventori del bar...), però quanto capita loro non è così interessante da farci dimenticare i brutti effetti speciali di Carlo Rambaldi (un passo indietro rispetto all’ULULATO e a UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA) o la povertà del soggetto. Alla fine è solo l'ennesimo film sui lupi mannari, cui l'ottica adolescenziale attraverso la quale è vissuto lo rende un po’ “bamboccesco” come capita ai film in cui l'influenza di King si fa sentire troppo. Un finale deludente completa l'opera. Un bravo a Gary Busey, unico personaggio veramente accattivante. Superfluo.

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B. Legnani 25/04/07 00:25 - 5532 commenti

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Interessante, ennesimo film tratto da Stepen King. Piacevole miscela di ossìmori: ragazzetto maturo (per di più portatore di handicap, ma scattante mentalmente) che riesce a vedere dove gli altri non capiscono. L'ambientazione provinciale, tutt'altro che leziosa, è buona cornice per un film che non è un capolavoro (e neppure dà l'impressione di volerlo essere), ma che fila via senza problemi, non puntando all'effettaccio, perché l’orrore è più suggerito che palesato. Gustabile, con discreto diletto.

Undying 25/06/07 20:25 - 3807 commenti

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Una delle peggiori pellicole horror del periodo, a causa di una sceneggiatura falsamente tematica e fiaccamente sviluppata lungo il canovaccio della licantropia. Ma ad aggravare il poco interessante risultato finale contribuiscono effetti speciali approssimativi e scarsamente distribuiti nell'arco dei 90 (lunghissimi) minuti. Peccato, perché il cast si avvale della presenza di Terry O'Quinn, che avrà modo di mettere in risalto (solo due anni dopo in The Stepfather, da noi Il Patrigno) le sue non comuni doti d'attore...

Caesars 26/06/07 13:22 - 3790 commenti

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Certamente non uno dei migliori film tratti da Stephen King (d'altronde neanche il materiale di partenza era eccezionale) ma neppure uno dei peggiori. Il regista Attias dirige diligentemente un buon cast di attori non facendosi prendere la mano (forse per questioni di budget) dall'abuso di effetti speciali. Non particolarmente originale, se capita di vederlo può riservare qualche motivo d'interesse.

Brainiac 8/02/09 11:45 - 1083 commenti

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Questo film è interessante. Non perfettamente riuscito, ma con delle buone intuizioni che risultano frenate. Belle le caratterizzazioni dei personaggi (merito di King?), non perfettamente sviluppate ma superiori all'horror medio (i personaggi non sono bidimensionali). Positivo anche il fatto che il licantropo non si veda bene per quasi metà pellicola. A vederlo oggi e non (ahimè) a nove anni, le pecche ci sono tutte: lentezza dello sviluppo, staticità degli omicidi, effetti speciali non all'altezza. Un film ibrido: poteva essere un capolavoro, ma è solo buono.
MEMORABILE: L'istinto vendicativo dei cittadini che pretendono giustizia sommaria (tema caro a Stephen King).

Stubby 27/07/09 15:51 - 1147 commenti

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Nei lontani Anni Ottanta, quando ero poco più che quindicenne, mi aveva abbastanza coinvolto e a tratti mi aveva fatto anche una certa impressione, non certo per quel che mostrava ma più che altro per la tensione che sapeva creare. Rivistolo oggi, invece, perde quasi tutto il suo fascino e anche l'atmosfera di allora svanisce nella nebbia del film.

Cotola 19/04/10 20:26 - 9044 commenti

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Horror vecchio stampo (anni Ottanta per intenderci) che paga una sceneggiatura un pò troppo prevedibile (per scoprire il "colpevole" non bisogna essere dei geni) ed una scarsa incisività e cattiveria dovute forse al target giovanile cui la pellicola era rivolta. In ogni caso dignitoso anche se non sufficiente.

Galbo 24/04/10 07:33 - 12393 commenti

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Sceneggiato dallo scrittore Stephen King (il film è tratto da un suo racconto), Unico indizio la luna piena è un horror senza infamia e senza lode in cui la pecca principale è costituita dalla prevedibilità dell'intreccio. Inoltre, sebbene alcune sequenze siano decisamente riuscite, la regia si mantiene su livelli abbastanza ordinari e i personaggi sono sono degnamente caratterizzati.

Greymouser 29/04/11 11:53 - 1458 commenti

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Horror dagli stilemi molto convenzionali, ma niente affatto disprezzabile per la cura dei particolari e la vividezza dei personaggi e degli ambienti. La sceneggiatura solida, seppur scontata, viene valorizzata da una regia che sa creare qualche buon momento di tensione, con effetti speciali buoni per l'epoca, e saggiamente centellinati. Classico, insomma, e sicuramente guardabile con diletto da parte degli appassionati dell'horror che fu.

Herrkinski 30/05/11 11:26 - 8112 commenti

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Un film che sicuramente ha lasciato un'impronta nel cinema horror anni '80. Tra i tanti film tratti da King questo è sicuramente uno di quelli meglio realizzati. Un buon cast (con un giovanissimo Haim e un ingrassato Busey), location e musiche azzeccate, una fotografia estremamente suggestiva nelle scene notturne (non sembra certo che il regista provenga dalla TV), SPFX riusciti... Tra momenti di tensione davvero efficaci e qualche stralcio ironico, il film mantiene un buon equilibrio ed è molto godibile. Storica anche la locandina! Classico.
MEMORABILE: Nella nebbia.

Ryo 29/07/11 14:15 - 2169 commenti

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Filmetto per ragazzi tipicamente anni 80. Un lupo mannaro vive tra la gente del villaggio. Chi sarà? La risposta è scontata poiché si capisce dopo mezz'ora. La trama è semplice e banalotta e di una risoluzione così facile che assistere al finale del film dà lo stesso effetto di subire una presa in giro. Il film non risparmia neanche momenti di trash, come la carrozzina-Harley Davidson. Ottimi davvero gli effetti speciali (considerando che il film è datato 1985). Ad un adulto potrebbe annoiare, utile per avvicinare un adolescente ai film horror.
MEMORABILE: "Mio figlio è stato fatto brutalmente a pezzi... e lei mi parla di giustizia sommaria?"

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Buiomega71 26/01/12 20:04 - 2910 commenti

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Uno dei miei "piccoli cult", che mischia con sagacia certo cinema "spielberghiano" alla Goonies con tetragone atmosfere licantropiche degne dei migliori "werewolf movies". Dall'inizio con splatterosa decapitazione sulle rotaie a incubi degni del Neil Jordan di In compagnia dei lupi sino alla sete di vendetta dei cittadini e ai nebbiosi e brumosi boschi che fanno tanto Hammer film. Sarà pure un "King movie" minore, ma lo preferisco a titoli più blasonati tratti dai suoi libri. Ottima la creatura mannara rambaldesca e il prete "fulciano" di McGill.
MEMORABILE: Le lupesche trasformazioni in chiesa; La ragazza aggredita nella sua cameretta; Il finalone a casa dello zio Red.

Myvincent 22/02/12 13:43 - 3741 commenti

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Ancora un film tratto da un celebre romanzo di Stephen King sulla società middle class della provincia americana, dove nell'apparente gioiosa tranquillità quotidiana s'annida il male più feroce. E sarà un inoffensivo ed handicappato bambino a usare la fionda (e una pallola d'argento) contro un Golia tutto zanne e peli. La solita favola antropologica viene qui raccontata da una regia all'altezza che ricrea il sottofondo di mistero, ma con effetti speciali datati.

Giùan 12/10/13 07:12 - 4559 commenti

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Horror lineare, scolastico dal punto di vista cinematografico, “per famiglie” quanto a contenuti, oggi diremmo tout court un buon prodotto televisivo (e sarebbe un complimento visto il livello dei contemporanei tv movie). Possiede la desueta virtù (come anche il limite) della modestia filmica, non abbandonandosi a esibizionismi o forzature di stile e scrittura (King ritma diligentemente il suo racconto). Più che discreti gli effetti di Rambaldi e in piena sintonia col prodotto le interpretazioni dei grandi McGill/Busey come dei piccoli Haim/Follows.

Claudius 8/08/14 20:37 - 543 commenti

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Difficile commentare questo film senza incorrere nell'effetto nostalgia (il primo film horror che ho visto, ma l'ho visto la bellezza di cinque volte). Ad ogni modo commentandolo con occhio critico il film di Attias presenta difetti (una certa lentezza nella narrazione, sfx deludenti, lupo a parte) e pregi (buon cast, soprattutto Busey e Haim, una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi, soprattutto i due fratelli) e una poesia non comune.
MEMORABILE: Le scene nella nebbia; "Ti voglio bene, Marty".

Daniela 27/12/15 00:57 - 12662 commenti

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In un piccolo paese di provincia, un ragazzino costretto sulla sedia a rotelle scopre l'identità del responsabile di alcuni orribili delitti, ma solo la sorella maggiore sembra disposta a credergli... Tipico horror anni '80 con target adolescenziale, non si segnala né per la trama assai prevedibile né per gli effetti speciali modesti, ma può contare, oltre che sull'effetto nostalgia di chi lo vide allora, sulla freschezza del piccolo protagonista e sulla presenza di Busey nel ruolo dello zio scapestrato: chi non avrebbe voluto averne uno così?
MEMORABILE: La curiosa giustificazione dell'assassinio della ragazza incinta

Alex75 30/12/15 09:28 - 880 commenti

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Storia licantropica blandamente orrorifica, sceneggiata da Stephen King, ha uno sviluppo lineare e piuttosto prevedibile, ma coinvolgente anche grazie alla simpatia e all'acume del giovane protagonista. Tipico prodotto degli anni ’80, forse non dà molta soddisfazione allo spettatore esigente (anche se la fotografia di Nannuzzi e gli effetti speciali di Rambaldi sono sempre una garanzia); sembra rivolto più ai ragazzi o a chi non ama molto il genere.
MEMORABILE: La sedia a rotelle del protagonista; La pallottola d’argento.

Trivex 20/03/17 09:02 - 1744 commenti

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Storia di una bella famiglia, con lo zio beone ma dal cuore grande. I rapporti tra fratello e sorella si fanno più stretti, di fronte alla minaccia incombente. Il lupo è il male e forse serve anche a unire, nel bene, la famiglia che lo avverte. Il film non spiega l'evento e forse ha qualche breccia nella sceneggiatura (lo sceriffo scompare e nessuno lo cerca?), ma il film mi è piaciuto. Porta pure ansia e tensione, in particolare nell'attacco finale. La provincia americana è dipinta in chiaroscuro, con facce in giro che fanno più paura del lupo mannaro.
MEMORABILE: La fabbricazione del proiettile d'argento; Il finale.

Darkknight 7/05/17 18:16 - 353 commenti

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Stephen King stavolta predilige l'atmosfera provinciale e il ritratto famigliare all'orrore (manca pure il tipico il twist finale pessimista). La regia del televisivo Attias incide poco, gli effetti di Rambaldi sono invecchiati peggio rispetto a quelli di Baker e Bottin, ma come film d'avventura per ragazzi ottantiano alla Steven Spielberg funziona. Insomma, poteva andar meglio, ma è la curiosa dimostrazione (30 anni prima di Stranger things) di quanto King e Spielberg abbiano in comune. Godibilissimo.
MEMORABILE: L'incubo del reverendo.

Jena 10/05/17 18:11 - 1555 commenti

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Tratto da una storia a puntate-calendario (!) di Stephen King, sceneggiato dallo stesso Re e affidato allo sconosciuto Attias (che qui inizia e finisce la carriera cinematografica), non ha particolari colpi d'ala ma non è neanche brutto. Piace il tipico interesse kinghiano per il mondo adolescenziale (alla It) e il lupaccio non è male. Alcune scene sono riuscite, altre buttate via (la caccia nel bosco, mal diretta tanto che non si capisce chi muore e chi no). Haim da grande non sarà così bravo, Busey poco convinto. Ritmo altalenante.
MEMORABILE: L'inizio con l'omicidio dell'ubriacone cui vola al testa; Il tipo nella serra risucchiato dal basso.

Pesten 5/03/18 14:56 - 790 commenti

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Piccolo cult per chi era giovincello in quel periodo. Come per quasi tutti i film tratti da racconti di King, il risultato è come al solito altalenante: se da una parte è interessante il vago sapore Goonies della pellicola, dall'altra la presenza di fin troppi momenti senza azione e/o sviluppi interessanti, tende a rendere la pellicola un po' vuota e leggermente tediosa. I protagonisti non sono male (soprattutto quello di Gary Busey), ma si poteva sicuramente indugiare di più sul prete McGill. I ricordi tengono a galla il film insomma.

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Pumpkh75 1/06/18 12:53 - 1749 commenti

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Pur mettendo nel cassetto il fattore nostalgico (comunque fortissimo), resta ugualmente una delle riduzioni più conformi allo spirito di King e tra l’altro in senso assoluto non è affatto male: atmosfera familiare ma infida, sceneggiatura con gli ingranaggi giusti, Busey e McGill diventano patrimonio di quella stessa memoria che non aveva registrato che di sangue non è che si sia fatta poi chissà quale economia. Il finale frettoloso non ha fatto i figli ciechi. Più che apprezzabile.

Rambo90 6/08/18 01:21 - 7697 commenti

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Da un racconto secondario di King, un horror piacevole, da lui stesso sceneggiato con mano felice per personaggi e situazioni. La regia riesce a rendere bene l'atmosfera del paesino di provincia assediato dal lupo mannaro e la fotografia notturna funziona. Gli effetti di Rambaldi poi (per l'epoca ottimi) fanno il resto. Bravi i due ragazzini protagonisti, spalleggiati dal valido Busey. Nessun momento particolarmente terrificante ma un film comunque gradevole e riuscito. Buono.

Anthonyvm 13/08/18 23:22 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Buon filmetto licantropico anni '80, uno di quelli che visti in giovane età ti colpiscono e non si fanno dimenticare. Gli spettatori cresciutelli possono comunque apprezzare una godibile leggerezza di fondo macchiata da sequenze gore più cattive di quanto ci si aspetti. La trama è avvincente nella sua semplicità, i personaggi convincono sebbene il rischio irritazione (soprattutto per certi atteggiamenti del piccolo protagonista) sia dietro l'angolo. Il mistero è svelato quasi subito, ma come macabra fiaba horror il film funziona a dovere.
MEMORABILE: La moto-carrozzella guidata dal ragazzino disabile; Le fugaci apparizioni del lupo mannaro; Il triplo delitto nella nebbia.

Rufus68 21/02/19 23:33 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

Il classico filmino che ci piaceva tanto da liceali e che, rivisto oggi, rivela le sue belle magagne. Anzitutto il mocciosame, sempiterno, invasivo e con la lacrima incorporata (il bimbo paralizzato); quindi la prosaicità diffusa che riesce ad annullare qualsiasi tipo di afflato fantastico; last but not least: la piattezza della sceneggiatura. Non si nega, tuttavia, che il prodotto sia uno dei più decenti prima della caduta verticale degli attuali horror nichilisti-parossistici. Simpatico Busey.

Taxius 20/01/20 14:52 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Tratto da uno dei racconti meno famosi di King, è una graziosa e riuscita favola horror sui lupi mannari. Protagonista è un ragazzino disabile che, con l'aiuto della sorella e dello zio (Gary Busey) deve scoprire la vera identità della persona che si cela dietro il lupo mannaro. Il regista riesce a catturare perfettamente l'atmosfera kinghiana (cosa che raramente riesce ai registi), motivo per cui il film risulta essere tra i migliori tratti dalle opere dello scrittore del Maine. Bella perla anni 80.

Rigoletto 8/09/20 10:14 - 1786 commenti

I gusti di Rigoletto

Forse un po' prevedibile nella sceneggiatura, ma l'averlo reso un horror per ragazzini (i protagonisti sono due teenager) lo rende senz'altro meno appetibile alla grande massa. Meno male che almeno parte bene creando subito quell'atmosfera malsana, elemento imprescindibile per la costruzione di un mostro (opera di Carlo Rambaldi) che agisce nell'ombra. Allo spettatore si richiederà dunque un piccolo sforzo di sopportazione, neanche troppo difficile, e potrà godersi un film dignitoso gradito soprattutto ai nostalgici dei meravigliosi anni '80.
MEMORABILE: L'omicidio di Stella.

Von Leppe 13/10/20 19:04 - 1262 commenti

I gusti di Von Leppe

Tipico horror americano con giovani protagonisti che ha marcati connotati fiabeschi e fanciulleschi. La storia è raccontata dalla voce narrante della sorella del bambino “eroe” della vicenda come fosse un ricordo dell'adolescenza. La trama contiene elementi da giallo anche se verso la metà della pellicola già si capisce l'identità del licantropo: questo non è un difetto, anzi, da qui il film acquista tensione e coinvolge di più. Gli effetti speciali lasciano trasparire una certa gommosità ma sono comunque divertenti e splatter.

Teddy 26/08/23 08:55 - 825 commenti

I gusti di Teddy

Daniel Attias, dopo aver accuratamente escluso dal suo film ogni ambizione spirituale, dirige placidamente (e senza dar peso alle contraddizioni della logica) una storia di vita di provincia: come sopravvivere al paesello, alla faciloneria dei suoi abitanti, con un pericolo incombente che sembra preoccupare più i bambini degli adulti. La suspense traspare, gli attori sono tutti in parte e gli omicidi sono sufficientemente brutali da far appassionare i patiti del genere. Meravigliose le location boschive.

Noodles 11/10/22 17:42 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

Uno dei peggiori film tratti da testi di Stephen King, che si salva solo per l'iniziale splatter (che risulterà poi una pia illusione) e per la presenza del mitico Gary Busey. Per il resto è un film che, come detto, comincia bene ma poi si perde nella banalità più sconcertante, ulteriormente peggiorata da tediosi momenti di zucchero. Tensione non ce n'è, men che meno paura. Si capisce presto che quello che sembrava un buon horror è in realtà il tipico film adolescenziale anni '80. Ma i giganti di quel genere sono ben lontani. Da evitare con cura.

Minitina80 5/01/24 14:46 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Un racconto di licantropi abbastanza canonico e semplice che porta con sé qualche difetto nella narrazione del primo segmento, soprattutto in termini di lentezza e dispersione. Migliora nella seconda parte, quando il soggetto trova finalmente il vigore di cui necessitava e assesta il colpo migliore con l’identità del mannaro. Fin dall’inizio non lesina su omicidi ed effetti speciali che, per quanto datati, risultano discreti. Si distingue per un paio di buone scene dal discreto impatto che bilanciano le carenze del copione da cui scaturisce un fioco interesse.
MEMORABILE: Le trasformazioni in chiesa.

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  • Curiosità Patrick78 • 23/05/09 08:40
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    Nel libro di Wensley Clarkson TARANTINO - THE MAN, THE MYTHS AND HIS MOVIES edito nel 2007 viene citato come uno dei film e delle fonti di ispirazione che più di ogni altro hanno influenzato la carriera registica di Quentin Tarantino.
  • Curiosità Zender • 8/08/14 18:32
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dalla collezione "I flanetti di Legnani" (con contributo di Zender al restauro), il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della prima tv di Unico indizio la luna piena (20 luglio 1990, come da ricerche di Zender):

  • Discussione Claudius • 9/08/14 11:28
    Servizio caffè - 212 interventi
    Buono Legnani, grazie per aver postato il flanetto del film, per me è come tornare indietro ai tempi del liceo
  • Discussione B. Legnani • 9/08/14 11:52
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Claudius ebbe a dire:
    Buono Legnani, grazie per aver postato il flanetto del film, per me è come tornare indietro ai tempi del liceo

    Se ti piacciono i flanetti, in Curiosità ce ne sono moltissimi.

    b.l.
  • Discussione Claudius • 9/08/14 13:24
    Servizio caffè - 212 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Claudius ebbe a dire:
    Buono Legnani, grazie per aver postato il flanetto del film, per me è come tornare indietro ai tempi del liceo

    Se ti piacciono i flanetti, in Curiosità ce ne sono moltissimi.

    b.l.


    Si, ho visto.
  • Homevideo Buiomega71 • 23/10/20 18:30
    Consigliere - 25999 interventi
    A breve in blu ray per la Midnight Factory, in un cofanetto "stephenkinghiano" che comprende anche Brivido e L'occhio del gatto.
  • Homevideo Buiomega71 • 19/03/24 09:06
    Consigliere - 25999 interventi
    In blu ray per Eagle Pictures (collana Hellhouse), disponibile dal 15/05//2024