Buon film di Reynolds, racconta il crollo della civiltà di Rapa Nui (l'isola di Pasqua). Un microcosmo completamente isolato dal mondo, una micro-civiltà distrutta dal fanatismo religioso e dall'avidità di pochi potenti che consumarono ogni possibile risorsa dell'isola, fino all'inevitabile collasso. Palese il fatto che sia solo un pretesto per parlarci di problemi di livello mondiale, lo sfruttamento intensivo delle risorse innanzitutto. Buona regia e avvincente la storia, davvero un film ben fatto.
MEMORABILE: Spettacolari tutte le scene di costruzione dei Moai.
L'isola di Pasqua meritava di meglio. Tra gli indigeni del luogo nasce un sentimento tra due esponenti di caste diverse in perenne combutta tra loro. Immagini patinate e pathos poco credibile. La lunga gara tribale offre poco e presenta una pellicola carente che cerca la salvezza in un finale carico di finta speranza.
Tormentata storia d'amore con accento epico che si svolge sull'isola di Pasqua alla fine del '600. Buona caratterizzazione ambientale e stimolante fotografia ma la storia è poco interessante e i personaggi delineati in modo eccessivamente prevedibile. Il film ha poi ambizioni etiche che non riesce a soddisfare e va preso unicamente come un film di avventura con annessa storia sentimentale.
Non mi ha convinto del tutto: bellissime le location, la fotografia ed alcune sequenze, però nella sua totalità non mi ha soddisfatto. Forse si è data troppa importanza alla storia d'amore e poco alla vera storia dell'isola e del suo popolo. Belle le statue Moai.
L'unica cosa da passare a pieni voti di questo film è la scelta delle location, molto suggestive, e il modo in cui vengono fotografate; tutto il resto è fuffa: l'intreccio psudo-ricostruzione storica degli avvenimenti pre-colonizzazione dell'isola di Pasqua non interessa veramente e neanche la storia d'amore (tra il protagonista e una ragazza di casta inferiore che subirà numerose vessazioni) riesce ad appassionare. Solo in alcuni brevi passaggi può divertire (la scena dell'iceberg). Più che altro una prova generale per l'ideazione dell'universo Waterworld.
MEMORABILE: La scena in cui il vecchio sale finalmente sopra l'iceberg.
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La colonna sonora del film è realizzata da Stewart Armstrong Copeland nato nel 1952 in Virginia (USA) musicista di alto livello, nel 75 evidenziò la sua vena creativa con il gruppo dei Curved Air. Tra il 1977 ed il 1986 ha dato vita insieme a Sting ed ad Andy Summers ai mitici POLICE gruppo inglese creatore di pezzi come "Message in a bottle", "Roxanne", " Every breake you take" ed altri. Scioltisi i POLICE ( così chiamati perche il padre di Copeland era un agente della CIA) Copeland si è dedicato a vari lavori musicali. Rammento un Golden Globe per la migliore colonna sonora per il film "Rusty il selvaggio".
DiscussioneZender • 22/01/11 18:29 Capo scrivano - 47698 interventi
Nando, ti ho spostato il post su Copeland in MUSICHE, perché è lì che va messo, riguardando appunto la colonna sonora del film.