Sorta di biografia romanzata del "grande impostore" F. W. Demara, una delle migliori interpretazioni di Tony Curtis. A me il personaggio piace, forse perché, piuttosto che come impostore, lo intendo come una sorta di "autodidatta molto veloce" (cfr. la sequenza dell'operazione chirurgica a bordo del sottomarino). Il regista, invece, ossessionato - si veda in proposito anche il suo Su per la discesa (1967) - come molti americani, da chiunque riesca a ben simulare d'avere uno status diverso dal proprio, vede severamente il protagonista...
Il protagonista, non volendo accontentarsi dei ruoli a cui lo relegava il modesto grado di istruzione, grazie alle considerevoli capacità di apprendere e improvvisare riesce ad trasformarsi in ufficiale, monaco, chirurgo... Alternando i toni fra parti quasi drammatiche ed altre comiche, Mulligan dirige Curtis in un ruolo tagliato su misura, quello di un affascinante bugiardo con una propria dirittura morale, considerato l'impegno con cui si dedica di volta in volta alla professione scelta e la sua volontà di non danneggiare nessuno. Ben assemblato il resto del cast, spiritoso l'epilogo.
MEMORABILE: Il momento più divertente: l'estrazione dentale
Robert Mulligan HA DIRETTO ANCHE...
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Quando ero ragazzo vidi più volte in tv il primo film di Robert Mulligan: "Prigioniero della paura" (1957), nel quale Anthony Perkins interpreta il ruolo di un giocatore di baseball che ha come unico obiettivo("impostogli" dal padre) il diventare un grande campione. Questo lo porta ad avere un sistema nervoso estrememente instabile. Lo ricordo come un buon film, intepretato molto bene. Purtroppo mi risulta praticamente scomparso (così come l'ottimo "Il mediatore" del quale però ho una registazione su VHS targata 1981). Sarebbe bello che lo editassero o almeno lo riproponessero in televisione (ma il fatto che manchi dal data base davinottico mi fa pensare che anche le tv a pagamento non lo abbiano mai programmato).