Mauri dirige un classico vampirico, con il non-morto che decide di insidiare e fare sua compagna per l'eternità una giovane donna sposata; un professore cercherà di distruggerlo. Batzella/Solvay si conferma ancora una volta migliore come attore che come regista e il buon caratterista tedesco Eppler interpreta degnamente il vampiro. Il film presenta temi classici, già usati, ma non annoia mai e si fa seguire nella sua durata.
MEMORABILE: La vampira impalata dai forconi nel prologo.
Ennesimo spaghetti-vampiro degli anni d'oro del filone che vede alcune presenze fisse di questo genere di pellicole, come Brandi, Rizzo e Solvay/Batzella. Trama, situazioni e ambientazioni non presentano, com'è prevedibile, alcun elemento di originalità, la regia di Roberto Mauri è quella che è, eppure il film non annoia e si lascia seguire con una certa infantile curiosità. A fare la parte del leone è sicuramente la sfolgorante bellezza di Graziella Granata, qui capace di dare dei punti, quanto a fascino dark, anche alla mitica Barbara Steele.
MEMORABILE: Le generosissime scollature della Granata e i suoi sguardi diabolici da vampira valgono da soli la visione.
Vampiresco made in italy che paragonato ai coevi film della Hammer ne esce alquanto malconcio. D'altronde gli attori non sono certo dei mostri di bravura e anche la regia, del pur discreto Mauri, pecca di ingenuità e di inventiva. Detto questo, la pellicola si mantiene su livelli dignitosi riuscendo a creare una buona atmosfera goticheggiante garantita dalla location del castello e da un bianco e nero piuttosto efficace.
Il raffronto con i similari Polselli e Regnoli sorge spontaneo: il vampirico di Mauri guadagna in cura di scenografie e ambienti – entrambi molto dettagliati ed eleganti, come si addice ad un gotico italiano anni Sessanta -, ma perde in originalità, tenuta di ritmo – invero prossimo alla noia – e soprattutto in erotismo, punto di forza delle opere dei due colleghi. Brandi cede la dentiera al tedesco Eppler e si vota alla causa di Van Helsing su istruzioni del combattivo medico Paolo Solvay, aka Luigi Balzella; spaesatissima la Granata.
MEMORABILE: La Granata corre nella notte, con i seni che le ballonzolano sotto la veste.
C'è un'ottima fotografia in bianco e nero che crea una riuscita atmosfera gotica (importante per questo genere di film horror) nelle location italiane dove, ogni tanto, spunta la tipica vegetazione mediterranea (stupendi i cipressi nei giardini del castello), che poco si adatta ai nomi nordici dei protagonisti (difetti di ambientazione, se vogliamo, frequenti non solo nei film italiani). La storia è abbastanza scarna e certe scene poco incisive (come i morsi vampirici che non lasciano traccia).
Di stragi manco l'ombra se si eccettua l'incongruo incipit, quello che qui interessa del vampirismo è assai più il côté erotico: la Granata, perennemente con le poppe in vista, è palesemente ingrifata al richiamo dell'inguardabile e zannuto Eppler, e dopo i mozzichi riscoprirebbe anche il marito che prima schifava. Il gotico nostrano era spesso solo atmosfera, e qui ci siamo. Il passo però è un po' moscio.
Vampirico di buona fattura formale, ma sostanzialmente inerte nell'innovazione del genere (e passi) e nella costruzione della trama che procede stancamente e con datati momenti action (e questo è un problema). Se l'ambientazione, quindi, ben curata, risulta gradevole, la rappresentazione della maledizione dei non-morti lascia il tempo che trova: alcune sequenze son discrete (la bambina), altre un po' ridicole (Eppler che, a sentir bussare, fuoriesce dalla camera della Granata come un cornificatore qualsiasi). Se non altro si evitano i temuti pipistrelli di gomma.
L’estetica è notevole. A partire dalla splendida e brava protagonista “vampirizzata”, fino alle formali ma importanti scenografie, ben valorizzate anche se espresse in b/n. Siamo nel 1962 e non si poteva osare molto, anche se i decolté femminili venivano “concessi” e le vampire non lesinavano sguardi languidi e morbosi. La storia tiene bene per una buona metà, ma poi, nonostante la breve durata complessiva della pellicola, il tedio si fa strada. Pochi gli spaventi e si arriva al mediocre finale con molte scene che paiono realizzate solo per assicurare un metraggio dignitoso.
MEMORABILE: L'improvviso attacco del professore alla vampira, con la croce.
Un film sui vampiri senza volti noti è come una ciambella senza buco, nonostante gli sforzi di infondere elementi espressionisti, come in questo caso. Una fresca sposina "rapita" da un sinistro e misterioso succhia-sangue preferisce la compagnia di quest'ultimo alle profferte coniugali. Tutto qui, il resto è come si immagina che possa capitare e finire: croci e infilzamenti a profusione.
Lo si direbbe per la doppia programmazione in drive in. Horror con tòpoi a josa, dalla rivolta contadina alle carrozze che salgono per il viottolo, dal maniero ai sotterranei. Per cosa distinguerlo dagli altri film del genere? Per la spettacolare Graziella Granata, qui giovanissima, che mostra tutto ciò (di cospicuo) che all'epoca era mostrabile. Il tedesco Eppler vampireggia discretamente, mentre Brandi è decisamente poco espressivo. Ci sono Batzella e Alfredo Rizzo (immancabile in questi film). Non raggiunge la sufficienza, anche per alcune visibile trascuratezze, ma è guardabile.
MEMORABILE: Occhioni e torace della Granata...
Roberto Mauri HA DIRETTO ANCHE...
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Ciavazzaro ebbe a dire: Anche se comunque il suo mitico creatore a cui vanno sempre le mie infinite lodi continuerà a trasmettere film stracult su una rete regionale
TVR più
Sai per caso se questa emittente sia disponibile anche in streaming?
Comunque tienci sempre informati, nel caso Fantastika decidesse di ritentare l'autostrada internettiana ;)
Io son barese e come si sa qui in Puglia non abbiamo ancora potuto godere del passaggio definitivo al digitale terrestre.
Però abbiamo sempre la mitica Telepuglia, fonte inesauribile di chicche d'antan altrove irreperibili.
Gestarsh99 ebbe a dire: Io son barese e come si sa qui in Puglia non abbiamo ancora potuto godere del passaggio definitivo al digitale terrestre.
La toscana ha beneficiato di questa cosa, ma ad esempio io non riesco a vedere canali come Rai Movie e Rai 4.
E infatti mi son perso pure il film di Deodato "Camping Del Terrore", anche se per fortuna son riuscito a reperirlo su c*n*m*g*d*o*. ;)
Ma questa rete si becca solo in Toscana o c'è possibilità di vederla anche in altre regioni sintonizzando il decoder ?
Per Gestarsh99
Temo purtroppo che stavolta per fantastika sia davvero finita,e visti i numerosi problemi francamente posso anche capire,comunque ovviamente non si sa mai,e speriamo sempre !!
@ Digital & Gestarsh99
Ma come si fa a contattarvi privatamente qui? Certi film trasmessi dalle tv private mi interessano eccome...uso sempre questo nickname anche altrove comunque.
Gestarsh99 ebbe a dire: Mandami un messaggio privato sul Davibook (devi cliccare in alto sull'icona "DATE", accanto al quadratino "FORUM!"). Ho provato ad inserire il tuo nick in Add recipient dopo aver cliccato l'icona messaggi e poi Scrivi, ma non mi funziona...se mi scrivi nel posto menzionato da Digital mi è forse più semplice.
DiscussioneZender • 7/03/12 08:40 Capo scrivano - 47787 interventi
Devi loggarti al davibook col tuo nick e password, devi entrare in amici, chiedere l'amicizia di ges e poi scrivergli.