Ruslan - Film (2009)

Un ex pezzo grosso del crimine russo (non viene specificato se gangster, killer o quant'altro) si reca al matrimonio della figlia ma, nello stesso giorno, la ex moglie viene uccisa e la figlia stessa ridotta in fin di vita. Parte la vendetta. Dopo il mediocre Killing Point Seagal si fa dirigere ancora da King in un altro action da dvd. La storia è quella banale della vendetta, l'azione è tanta ma noiosa e i combattimenti ripresi in maniera frenetica e inseguibile come nel precedente. Jjikine però è un cattivo che funziona. Brutte musiche.

Il buon Steven, gonfio come un amante della birra in gita all'Oktoberfest, si tramuta in un russo a cui alcuni paesani sterminano la famiglia. Detta cosi sembrerebbe sempre la solita zuppa: beh stavolta è proprio cosi ed oltretutto manca anche il sale. Le scene d'azione sono confuse e girate in maniera convulsa ed arruffata, la storia è scontata a livelli mai visti (per pietà non parlo dei dialoghi) e la recitazione è approssimativa. L'unica nota lieta è Seagal che per i fans, come me, è uno zio rassicurante a cui si perdona (quasi) tutto.

Seagal declina nuovamente il termine della vendetta in questo telefilm anonimo e senza pregi, che pare un ibrido di altri suoi cinque o sei film. I momenti d'azione non mancano, ma sono resi in modo così caotico e raffazzonato da limitare buona parte del coinvolgimento e la storia è quanto di più banale si possa offrire. Il livello si alza un po' nella parte conclusiva, ma il risultato complessivo è decisamente scarso.

Seagal veste i panni di un arrabbiato omone che vuole vendicare chi gli ha mandato la figlia in coma e ucciso la ex moglie. Panni che gli vanno stretti, data la corporatura sempre più imponente del bravo Steven. Cosa differenzia questo action-thriller dagli altri della stessa risma? Una sorta di "Fulci's touch", ovvero una cura per il dettaglio estremo (punteruoli nel collo, sangue che schizza a go-go, pistole che finiscono nei bulbi oculari) e una musichetta azzeccata. Pertanto, pollice recto!!!

Action movie abbastanza scontato e telefonato in cui il tema della vendetta emerge preponderante. Numerose sparatorie e scazzottate dove l'imbolsito Seagal appare come invincibile protagonista assoluto. Simpatiche le musiche che accompagnano le scene d'azione, tuttavia le ambientazioni appaiono raffazzonate.

Lontano anni luce dai tempi delle movimentate crociere, il nostro continua senza soluzioni di continuità a riproporre l'unico canovaccio che conosce, ma i risultati scadono sempre più. Qui, con una trama votata alla vendetta, dialoghi spiccioli e musiche bruttarelle, si tenta con qualche mossa di un Aikido ormai bolso a sua volta di dare verve a una pellicola stanca, ma con scarsi risultati. Si può vedere, purché consci che vale poco.

Spegnere il cervello e prepararsi allo spettacolo. Seagal, senza alcun aiuto (lo segue solo un'ambigua zavorra umana) ha deciso di sgominare e spazzare proprio via la mafia russa. I "poveretti", infatti, hanno pensato bene di colpire i suoi affetti più cari (stolti). Trattasi ovviamente di pellicola spara-picchia e ammazzatutto (fortunatamente il nostro eroe non ha un'atomica, o l'avrebbe usata, magari nell'ospedale, alla resa dei conti). Comunque, tra il suo grugno, le poche parole, ma "sentenze" e la fine di chi lo ostacola, il tempo passa e non ci si annoia, ovviamente senza alcuna pretesa.