Scusi, dov'è il fronte? - Film (1970)

Lewis riscrive come Tarantino gli esiti della seconda guerra mondiale impersonando un playboy americano somigliantissimo ad un generale nazista che si arruola nonostante sia scartato alla visita militare. La comicità è tutta lewisiana e, un po' alla Mike Myers, la sua presenza è un tantino ingombrante (vedi quando per 5 minuti si volta a guardare un compagno d'armi, iterando la gag). Non mi ha convinto del tutto anche se il risultato è Lewis al 100%. C'è anche il mitico Franken, cameriere ubriaco di Hollywood Party.

Uno dei Lewis più divertenti e scatenati di sempre. La trama è ormai definitivamente demenziale e lui sembra più gigioneggiante del solito, cosa che può infastidire alcuni ma sicuramente piacerà molto ai suoi fan. Il resto del cast è ottimo, con comici poco famosi ma all'altezza della situazione; le gag arrivano a raffica e il finale spiazzante anticipa di tanti anni Tarantino (e lui probabilmente lo sapeva bene). Ottimo.

Miliardario americano respinto alla visita di leva forma un piccolo esercito personale per dare il suo contributo alla lotta al nazismo e si dirige a bordo di un lussuoso yacht verso l'Italia, dove le truppe americane sono in difficoltà... Lewis in versione più "adulta" rispetto al picchiatello abituale in un film farsesco in cui non sono estranei influssi chapliniani (vedi il travestimento da Kesselring per ordinare la ritirata). Fiasco commerciale negli USA, preludio ad una lunga pausa per L. ma, nonostante il film non possa dirsi molto riuscito, è comunque un tentativo interessante.